Da tempo non pubblicavo una play. Già, il tempo: è ciò che mi manca. Eppure, proprio quando siamo affacendati in mille cose, quando sembra che tutto vada bene, si affaccia il male. Un dolore, un acuto terribile, la sensazione che stiamo per spegnerci, senza neppure fare resistenza. Nei tempi andati, e parlo di molto tempo fa (ancora lui, il tempo...), avrebbero dato la colpa al diavolo. A volte, sogno di essere un uomo del Medioevo: avrei potuto dare anche io, semplicemente, la colpa a Satana. O a Lucifero, Abraxas, Belzebù...quanti nomi ha il Diavolo? E vale ancora, nel III Millennio, la sua figura? La Chiesa cattolica, almeno in Italia, ha terrorizzato le masse negli anni '60, complice la trascorsa II Grande Guerra. Da bambino, le storie sui demoni mi incutevano timore: sono cresciuto con il cinema di Dracula e de La Mummia (non quella odierna...), ho visto L'Esorcista, da solo, a tredici anni (ma diversi anni dopo la sua uscita italiana), nella versione italiana, s'intende, ma anche in quella originale con la voce di Mercedes McCambridge, ciò nonostante, certi racconti mi lasciavano addosso un malessere esistenziale, che divenne ansia negli anni di giovinezza. La gioia di vivere è quasi sempre frenata dalla paura di perdere ciò che abbiamo: è, forse, questo il vero demonio di oggi. Lo abbiamo annacquato, nascosto, dimenticato. Eppure, in termini di classificazione del Maligno, si sono cimentati più o meno tutti gli Autori oggi mitologici. Come rappresentare questo terrore? Se Hollywood ha risposto in maniera "superficiale", ben pochi europei hanno lavorato in maniera profonda. Tuttavia, nessuno si è sottratto alla fascinazione del Male. Indubitabilmente, i nostri demoni sono tutti là: nella testa.
Per Roman Polansky, non ci sono dubbi: il Diavolo può nascere dalla Donna. Per un semplice patto, fatto a sue spese dal marito. Ma nessuna Madre può disconoscere il figlio: chi ama un bambino, può allora amare anche il Male? Jack Nicholson non ottenne la parte. Ma il film fu uno spaventoso successo.
Eccolo, il demonio: si chiama Pazuzu, nella Washington del '70. Ma ha le forme di una bambina, Regan: è cresciuto, si è nutrito. Ora può fare ancora più Male. Perchè se la prende con chi non può difendersi. Jack Nicholson si propose per la parte di padre Damian. Ma non lo presero. Friedkin si affidò a Jason Miller. Linda Blair è ancora in analisi.
Con Antoine Monnier, Tina Irissari, Henri de Maublanc
Per Robert Bresson il Male non è fisico: avvolge il mondo. Ma non ci si può difendere. Il discorso che prefigura la morte di Charles- Antoine Monier è il più bello della Storia del Cinema. Ho spesso pensato alla sua assenza di retorica. Chissà, se lo avesse fatto Jack Nicholson...
Neppure Kubrik si sottrae all'influenza del Maligno: non ha la voglia di perpetrarne la Forma fisica, perciò sostituisce a Satana Jack Torrance. Ma si sente che ai suoi démoni ci crede, eccome. Anche se hanno la faccia di Jack Nicholson. Che scrive la frase unica della sua vita in tutte le lingue in cui il film sarà doppiato: perchè Paese che vai, Maligno che trovi.
Che Alan Parker facesse un film su Lucifero, quando ormai stava scomparendo il timore del Diavolo, fu un colpo basso: tutti questi film li ho visti al cinema, mica alla tv. E mi cacai sotto, azzò! Perchè Jack Nicholson rifiutò la parte e De Niro fa più paura. Meno male che Mickey Rorke (ah, come ti sei ridotto...) ci riporta a casa.
"Oh, l'ha fatto Bob", deve aver detto Al. Mica posso lasciarlo unico. E così, il mitico Pacino (pre-Bickleriano) si sbraccia le maniche e convince Keanu Reeves a seguirlo sulla strada della perdizione. C'è Taylor Hacford dietro la cinepresa: dopo "Ufficiale e gentiluomo", non volle più avere a che fare con Jack Nicholson.....
La paura della vecchiaia e il ricordo della giovinezza: Aleksander Sokurov ha impiegato quattro anni per completare il suo progetto più ambizioso: il Diavolo non si vede più. Eppure esiste. S'infiltra, lento ma inesorabile, tra le pieghe di una umanità che vuole dimenticare gli orrori del passato. Senza riuscirci. Tremo al pensiero che Jack Nicholson si possa essere offerto per la parte del dr Faustus. Lui sì, è Mefistofele.
Ciao Maurri, concordo sulla tua chiusa sul premier... benchè proprio ieri gli abbia fatto gli auguri qui sul sito dedicandogli una playlist in cui non poteva mancare (come ho fatto a scordarlo e a non citarlo qui prima?) Il Piccolo Diavolo. Ciao e buona giornata!
anche io maurri sento, quando meno me lo aspetto, questo acuto terribile, come dici benissimo tu.. unito alla percezione che il male puoi combatterlo ma non eliminarlo.. l'esorcismo più diffuso nel nostro oggi secolarizzato è quello interiore: per non sentire il Diavolo (cioè il piacere che l'altro può avere per il male, cioè il dolore altrui come scelta di azione o di vita di singoli, di gruppi) l'unica via sembra razionalizzarlo... e invece più passa il tempo, più capisco la cultura medievale.. non mi dispiacerebbe se il diavolo avesse il volto di Jack Nicholson.. invece la cosa che mi inquieta di Rosemary's Baby e che lo rende ai miei occhi il più esatto sul tema è che un bambino è una vita che inizia.. il diavolo col volto di un bambino, il male che si rigenera... rappresentato da un cineasta a cui l'anno dopo Charlie Manson massacrerà la moglie... c'è di che riflettere
Come qualche giorno fa per una playlist sugli angeli, anche in questo caso vorrei segnalare l'esistenza di una taglist: //www.filmtv.it/taglist/23/demoni/
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Ciao maurri, aggiungo un punto di partenza (1896): "Le manoir du diable" di Georges Méliès.. Ciao!
Ciao Maurri, concordo sulla tua chiusa sul premier... benchè proprio ieri gli abbia fatto gli auguri qui sul sito dedicandogli una playlist in cui non poteva mancare (come ho fatto a scordarlo e a non citarlo qui prima?) Il Piccolo Diavolo. Ciao e buona giornata!
anche io maurri sento, quando meno me lo aspetto, questo acuto terribile, come dici benissimo tu.. unito alla percezione che il male puoi combatterlo ma non eliminarlo.. l'esorcismo più diffuso nel nostro oggi secolarizzato è quello interiore: per non sentire il Diavolo (cioè il piacere che l'altro può avere per il male, cioè il dolore altrui come scelta di azione o di vita di singoli, di gruppi) l'unica via sembra razionalizzarlo... e invece più passa il tempo, più capisco la cultura medievale.. non mi dispiacerebbe se il diavolo avesse il volto di Jack Nicholson.. invece la cosa che mi inquieta di Rosemary's Baby e che lo rende ai miei occhi il più esatto sul tema è che un bambino è una vita che inizia.. il diavolo col volto di un bambino, il male che si rigenera... rappresentato da un cineasta a cui l'anno dopo Charlie Manson massacrerà la moglie... c'è di che riflettere
Come qualche giorno fa per una playlist sugli angeli, anche in questo caso vorrei segnalare l'esistenza di una taglist: //www.filmtv.it/taglist/23/demoni/
"La nona porta", trascrizione cinematografica de "Il club Dumas" di Arturo Perez Reverte. I lfilm non è gran chè, il libro decisamente sì.
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