la grande storia di raitre. qualche settimana fa. IL CORPO DI HITLER. il corpo del fuhrer trasformato nel corpo di adolf hitler. un corpo insonne. un corpo stitico. un corpo verso la fine probabilmente colpito dal morbo di parkinson. un corpo normale. un corpo che poteva ammalarsi. nel momento di maggiore pathos, vengono mostrate due radiografie del cranio di hitler con la voce narrante che dice: "questo è il fuhrer come non l'avete mai visto". il fuhrer come nessuno doveva vederlo. e difatti il dottore personale, lo imbottiva di vitamine e anfetamine tutte le volte che doveva far rappresentanza. e allora tornava temporaneamente il fuher che aveva infiammato le folle e messo a ferro e fuoco mezza europa. poi dopo la sconfitta, arrivò il lupo dalla steppa russa a reclamare le reliquie del figlioccio. resti mezzi carbonizzati che valevano quanto quello che si poteva immaginare, in tempi in cui l'europa era già stata divisa in due blocchi ben distinti e concordati. corpo; resti di un corpo. resti di una fenice, lì lì, sempre dal risorgere.
Con Karina Testa, Aurélien Wiik, Patrick Ligardes, David Saracino, Maud Forget
corpi vilipesi. in nome di un'ideologia corrotta da deliri di superiorità. se non è un dio è un uomo che si erige a dio di tutti e per tutti. frontiere del porno splatter che sperano di svilire a bassa macelleria le crudeltà dissennate delle dittature.
il corpo come cuore rivelatore. si scava una via alla verità attraverso le coscienze se non degli assassini, dei complici silenziosi, come un verme. la guerra non fa tutti gli uomini uguali
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