Nel mondo muoiono ancora i bambini di fame, ci sono guerre, carestie, uragani, terremoti, povertà, omicidi...Ci siamo abituati? Sembra di sì...Poi capita qualche altra cosa, e nuovamente ci indigniamo, cerchiamo risposte, facciamo domande, dilaga la paura, versiamo qualche lacrima, speriamo in soluzioni...e comunque ci riteniamo soddisfatti di vivere dalla parte giusta del mondo.
Oggi ho sentito una notizia che mi ha fatto schifo!!!
In Svizzera è legale sparare ai gatti randagi, perché portatori di malattie per i gatti domestici più fortunati, perché brutti e cattivi, perché troppi!
C'è stata una dura battaglia da parte degli animalisti, scesi in campo per la difesa dei felini randagi, ma tutto è stato inutile. Se durante la notte un micione farà la serenata d'amore alla gattina viziata di qualche banchiere svizzero, questo potrà imbracciare il fucile a pallettoni e farlo fuori, se sarà “fortunato”, o ferirlo e lasciarlo agonizzare per ore, o amputargli qualche parte del corpo.
E' una vergogna!!! Uno schifo!!! e non mi importa se qualcuno farà il sarcastico commentando che ci sono problemi molto più gravi di un gattaccio randagio morto, ricordo che chi fa male ad un animale è in grado di farlo ad un uomo, con la stessa crudeltà.
I nazisti per imparare a diventare feroci, si esercitavano facendo torture mostruose a indifesi micini.
Gli svizzeri, ricordo, fino agli anni '70, praticavano l'uso della sterilizzazione forzata sugli zingari.
Se questi sono i comportamenti di Paesi civili, che dovrebbero portarci alla soluzione dei problemi “più importanti”, mi vengono i brividi.
Inoltre ricordo, a chi non possiede un gatto, che è praticamente impossibile riconoscere un gatto domestico in “libera uscita” per il quartiere, da un gatto randagio che magari si avventura per strade urbane in cerca di cibo o amore...a meno che non trovino il modo di potergli cucire sulla coda una stella gialla a 5 punte, così sarebbero visibili da lontano!
Metterò nella play film che raccontano di gatti belli e amati, che hanno arricchito la storia con la loro presenza...I gatti non recitano mai, non si addomesticano, semplicemente si affezionano a quello che stanno facendo, o alle persone che hanno accanto, per questo ogni immagine con un gatto in un film è un dono gratuito che ci fanno.
Il gatto di famiglia, è una delle presenze nel film che più mi ha commosso e meravigliato. Ci sono un paio di scene che Malick per girarle, ci deve avere impiegato più che fare quelle con i dinosauri.
Con Totò, Sophia Loren, Vittorio De Sica, Silvana Mangano, Eduardo De Filippo, Tina Pica
L'ultima scena dell'episodio con De Sica giocatore di carte: il bambino rimane solo nella stanzina, con un micino unico compagno di giochi per lui...si sentono le grida farneticanti di De Sica che scende in ascensore, e il bimbo guarda sconsolato gli amici che vivono la loro infanzia, mentre lui accarezza il gattino sperduto.
Un gattino bianco e nero lega per sempre i due bambini amici: alla fine quando quello ebreo dovrà lasciare i quartiere, il micio prenderà il suo posto.
Con Lori Randi, Gino Del Signore, Afro Poli, Vito De Taranto, Enrico Formichi
A testimonianza di tutti i gatti cartoni animati: Lucifero, il più odioso e antipatico...se si trova in Svizzera in questi giorni, ed esce fuori per una giratina, secondo chi si trova come vicino di casa...beh...può passare dei brutti momenti.
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