Adoro Jim Carrey e considero i fratelli Farrelly, nel loro genere, assolutamente geniali. "Io, me & Irene", ancora di più di Mary, è il loro capolavoro assoluto, un gioiello di comicità greve eppure intelligentissima da godersi senza spocchia cinefila... e peccato davvero per chi non ne è in grado.
Con Josh Hartnett, Rose Byrne, Matthew Lillard, Diane Kruger, Christopher Cousins
Sono letteralmente innamorato di questo gioiello diretto da Paul "Slevin" McGuigan, affascinante ibrido tra thriller e storia d'amore, uno di quei rari casi in cui più importante di qualsiasi considerazione critica è la totale empatia che connette uno spettatore ed una pellicola cinematografica. Forse, oggettivamente, non è un capolavoro... ma chi se ne frega?
Uno dei film più affascinanti del decennio (a dispetto dell'orrido titolo italiano): l'ineluttabilità dell'amore e del destino e le insondabili profondità della psiche umana nell'incalzante visione di uno dei più talentuosi registi oggi in circolazione. Si può amare o odiare ma sicuramente non lascia indifferenti: per quanto mi riguarda una pellicola semplicemente sublime.
Praticamente ex aequo con l'altro capolavoro di Jeunet, "Il favoloso mondo di Amelie", "Una lunga domenica di passioni" è la più suggestiva, virtuosistica e sorprendente rievocazione della Grande Guerra che abbia mai visto, oltre che una toccante e difficilmente dimenticabile storia d'amore. Davvero un film magnifico.
Amo molto Ridley Scott e considero "Le crociate" un'opera affascinante che, anche se non molto attendibile storicamente e forse a tratti leggermente irrisolta, commuove profondamente per lo struggente umanesimo del quale è intrisa. Il miglior film diretto dal regista inglese dopo "Blade Runner".
Struggente ed indimenticabile, il sorprendente esordio alla regia dell'attore Liev Schreiber, del quale confesso di attendere con ansia una seconda prova. In attesa conviene rivedere per l'ennesima volta questo toccante road-movie sulla riscoperta delle radici di un giovane ebreo newyorkese... un capolavoro.
Un piccolo delizioso film fatto di musica e sentimenti inespressi, girato con due soldi e quattro attori (nemmeno professionisti) a dimostrare che i grandi budget non sempre sono necessari a creare un'opera capace di segnare nel profondo. Un piccolo gioiello, imperdibile per chi, come me, ama la musica di Glen Hansard.
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