Dai 15 ai 22 anni ho vissuto a Roma; erano gli anni del grande cinema italiano e Roma condivideva questa grandezza concedendo se stessa alla macchina da presa e mostrando le sue eterne bellezze con compiaciuto orgoglio. Le location di tanti film di allora erano i luoghi dove si svolgeva la mia vita quotidiana, tra "sudate carte" e ricerca di " amorosi sensi".
Con Anna Magnani, Aldo Fabrizi, Vito Annichiarico, Maria Michi, Marcello Pagliero
Le angoscianti scene di interrogatorio da parte delle SS si svolgono nei sotterranei del famigerato palazzo, comando della Gestapo, in via Tasso; nel palazzo vicino aveva sede la palestra della mia scuola , ma noi alunni, di gestapo e SS non sapevamo ancora nulla.
Via Veneto, Fontan dé Trevi, due luoghi dove noi giovani passavamo e ripassavamo a caccia di attori (e attrici) che di tanto in tanto beccavamo. Non c'era tantissimo tutismo a Fontana dei Trevi all'epoca ed era piacevole sedersi ad ascoltare lo scroscìo dell'acqua.
Molto bella nel film la ricostruzione del Pincio dei primi novecento, con il carabiniere severo, le dame con gli ombrellini che gustano il sorbetto, i bambini con il cerchio. Il Pincio che ricordo io mostrava i primi segni di degrado , spesso invaso da cartacce e plastiche, brutti ceffi con gli occhi sfuggenti...
La bocca della verità e Trinità dei Monti ; la prima era una meta periodica legata alle passeggiate sul lungotevere in cerca di fresco d'estate, la seconda passaggio obbligato, dopo Via Veneto, per poi giungere in via del Babuino a casa di zia.
I giovani belli bivaccavano in Piazza Navona che allora era semideserta ; vorrei vedere oggi se una troupe cinematografica riuscirebbe a sostare sulla piazza se non all'alba.
In una scena appare il night più famoso all'epoca. tra la fine di Via Veneto e Piazza Barberini (irraggiungibile oggetto dei nostri oscuri desideri) accanto alla chiesa dei cappuccini dove mi portò mia madre a vedere scheletri di secoli , composti uno accanto all'altro; horror visu....
Con Totò, Aldo Fabrizi, Ave Ninchi, Rossana Podestà, William Tubbs, Ernesto Almirante
Il truffatore trova una moneta nel Foro; i fori erano sempre pieni di comitive provenienti da tutto il mondo che violentavano la severità di quei luoghi con il loro fracasso e quindi in genere quei luoghi meravigliosi venivano da noi evitati. Però la suggestione del Carcere Mamertino/Tulliano meritava una visita di tanto in tanto; mi pare che ci abbiano girato anche la scena di un film ma non lo metto a fuoco.
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