" Sempre inglese,sempre lady,sempre tentata dalla passione."
Deborah Jane Kerr-Trimmer nacque a Glasgow da genitori scozzesi.La madre,Kathleen Rose,appassionata di teatro,il padre,capitano Arthur Charles Kerr-Trimmer,pilota veterano della Prima Guerra Mondiale. Trascorse la sua adolescenza a Helensburg e manifestò fin da piccola un precoce talento artistico,frequentando con successo la Hicks-Smale Drama School,dove studiò recitazione,canto e danza classica,focalizzando ben presto il suo impegno nel teatro,interpretando opere shakespeariane all'Open Theatre a Regents Park. Durante una di queste performances fu notata dal regista Robert Atkin e dal talent scout John Gliddon,che rimasero colpiti dalla sua elegante bellezza e dalla raffinata recitazione e la misero sotto contratto per cinque anni. Il suo esordio avvenne nel film "Contraband" (1940) di Michael Powell,in una parte secondaria che venne poi tagliata in fase di montaggio,ma subito dopo il produttore Gabriel Pascal e il regista David Lean la vollero per la parte di Jenny Hill in" Il Maggiore Barbara "(1941),tratto da una pièce di George Bernard Shaw,che ottenne un grande consenso di pubblico e critica.La fotografia era di Ronald Neame e i bellissimi costumi furono disegnati da Cecil Beaton. Ma fu Michael Powell che la scelse per "Duello a Berlino" (1943) ,nel triplice ruolo della donna amata da due ufficiali,uno inglese e l'altro tedesco,uniti da una profonda amicizia che sopravvive nell'arco di quarant'anni,in una Europa dilaniata dalla guerra e dalla follia del nazismo,a consacrarla come astro nascente e ad imporla all'attenzione degli studios della MGM. Durante la lavorazione di "The life and death of Colonel Blimp",secondo l'autobiografia di Michael Powell,tra i due nacque una tenera storia d'amore:" I realised that Deborah was both the ideal and the flesh-and-blood woman whom I had been searching for." (M.Powell," A Life in Movies" 1986),che però s'interruppe bruscamente quando la Kerr decise di proseguire la sua carriera a Hollywood. Furono ancora Powell e Pressburger nel 1946 ad offrirle uno dei ruoli più complessi e affascinanti della sua carriera,quello di Sister Clodagh,nello splendido e ammaliante "Narciso nero" ,per il quale Deborah Kerr vinse il New York Film Critics Awards,come migliore attrice. Nella sua carriera hollywoodiana alternò film storici - "Quo vadis?" di Mervyn Le Roy,"Giulio Cesare" di Joseph Mankiewicz,"La Regina vergine" di George Sidney a drammi intimisti come "Edoardo mio figlio" di George Cukor,nella parte della moglie alcolizzata,per la quale ottenne la prima della sei nomination all'Oscar ( che però non le fu mai assegnato),mentre ricevette nel 1956 il Golden Globe per il film musicale "Il re ed io" di Walter Lang,con Yul Brinner,nella parte di Anna Leonowens,che nel 1860 divenne l'insegnante dei 67 figli del re Mongkut del Siam. Un film sontuoso,una storia vera,tratta dal romanzo "Anna and the King of Siam" di Margaret London. Attrice versatile,dopo aver affrontato il melodramma sentimentale in "Un amore splendido" (1957)di Leo Mc Carey a fianco di Cary Grant,l'avventura in "L'anima e la carne" di John Huston,nei panni di una suora che durante la seconda guerra mondiale,si ritrova in un'isoletta deserta del Pacifico con un rude marine (Robert Mitchum), la commedia in "L'erba del vicino è sempre più verde" di Stanley Donen,ancora con Cary Grant e Robert Mitchum,tornò a produzioni inglesi nel capolavoro di Jack Clayton"Suspense" (1961) e nel dramma psicologico "Il giardino di gesso" (1964) di Ronald Neame. Dopo le magnifiche prove drammatiche in "La notte dell'iguana" (1964) di John Huston e nel bellissimo "Il compromesso" (1969) di Elia Kazan a fianco di Kirk Douglas,Deborah Kerr si ritirò dal cinema,tornando sul set solo sedici anni più tardi in "Il giardino indiano" (1985) di Mary Mc Murray,storia poetica e malinconica dell'intensa amicizia tra un'anziana vedova inglese e la sua vicina di casa indiana. Nel 1994 le fu assegnato l'Oscar alla carriera. Deborah Kerr morì nel 2007,dopo lunga malattia.. Attrice rigorosa ed elegante,la cui grazia distaccata sa celare emozioni trattenute e profondità introspettiva,seppe dare prove di superba intensità,ribaltando ruoli costrittivi che la volevano soprattutto algido prototipo della lady inglese e costruendo con tenacia e passione una indimenticabile carriera cinematografica. Nel 1978,in un'intervista rilasciata al New York Daily Mirror,dichiarò: "I suppose the part nearest to me is Laura Reynolds in Tea and simpathy.Of course Bob Anderson didn't know that,but he wrote Laura Reynolds and Laura Reynolds happened to be me.It was the coming together of a part and an actress.The same attitude to life,a certain shyness,a deep compassion for people who are being persecuted for anything." E, a proposito del suo primo impatto con gli studios hollywoodiani,aggiunse: "I came over here to act,but it turned out all I had to do was to be high-minded,long suffering,white-gloved and decorative..."
Titolo originale The Life and Death of Colonel Blimp
Regia di Michael Powell, Emeric Pressburger
Con Roger Livesey, Anton Walbrook, Deborah Kerr, John Laurie
Nel triplice ruolo di Edith,Barbara e Angela,Deborah Kerr è l'incantevole giovane donna amata da due ufficiali,uno inglese e l'altro tedesco,legati da un comune senso dell'onore e da una profonda amicizia,che sopravvive alla tragedia di due guerre e alla follia nazista.Splendido esordio della coppia Powell Pressburger.
Con Deborah Kerr, David Farrar, Flora Robson, Jean Simmons
Scontro fatale tra repressione e sensualità,tra ubbidienza e trasgressione,tra misticismo e desiderio,in una sperduta missione di suore ai piedi dell'Himalaya,guidata dalla volitiva Sister Clodagh,che lotta invano contro la follia di una novizia e il ricordo di un amore perduto,avvolta da un'atmosfera di insinuante erotismo.
In una base militare americana,poco prima dell'attacco di Pearl Harbour,Deborah Kerr,moglie infelice di un ufficiale,libera la sua turbante sensualità,travolta dalla passione per Burt Lancaster.
Con Deborah Kerr, John Kerr, Leif Ericson, Edward Andrew, Darryl Hickman, Norma Crane
In un college americano,la moglie del direttore si prende a cuore la sorte di un allievo timido e sensibile,in crisi di identità e di smarrimento sessuale,e se ne innamora.Il codice Hays di autocensura e la MGM impedirono al regista di approfondire la tematica omosessuale.Il ruolo più amato da Deborah Kerr,che si identificava con il personaggio di Laura Reynolds.Elegante trasposizione della pièce teatrale di Robert Anderson.
Mortificando la sua bellezza,la Kerr interpreta con struggente intensità il ruolo della figlia nubile e repressa da una madre possessiva,che cerca nell'amore per un vanesio colonnello di mezza età il riscatto di una vita malinconica e desolante.
Con Deborah Kerr, Martin Stephens, Pamela Franklin, Peter Wyngarde, Megs Jenkins
Superba prova di Deborah Kerr,istitutrice di due bambini "posseduti",che soccombe in preda a morbose e inquietanti ossessioni.Magnifica trasposizione del romanzo "The turn of the screw" di Henry James.Splendida fotografia di Freddie Francis.
Con Deborah Kerr, Madhur Jaffrey, Alec McCowen, Zia Mohyeddin, Ronald Russell, Daisy Bell
Malinconica e poetica amicizia tra un'anziana vedova inglese e la sua vicina di casa indiana,che superano differenze culturali e sociali,per ridare al giardino esotico lasciato dal marito alle cure di Helen,il suo affascinante splendore."Evocativo e struggente" (Emanuela Martini)
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