Totò al Giro d'Italia
- Commedia
- Italia
- durata 90'
Regia di Mario Mattòli
Con Totò, Isa Barzizza, Walter Chiari, Fulvia Franco, Giuditta Rissone

In streaming su Prime Video
Una delle tante macchiette del Principe, novello Faust in bicicletta.
Dopo il calcio , il ciclismo era lo sport preferito dagli italiani e dai francesi; dico era perché oggigiorno non crea più quell'interesse fanatico che lo caratterizzò sino agli anni '70. Eppure di film ambientati in quel mondo ce ne sono pochissimi. La RAI da un paio di anni ha rispolverato qualche campione con sceneggiati di una certa qualità La leggenda del bandito e del campione (Girardengo); Il Pirata Marco Pantani ; Il grande Fausto (Coppi), Bartali . Ma di film veri e propri non mi viene in mente granché.
Regia di Mario Mattòli
Con Totò, Isa Barzizza, Walter Chiari, Fulvia Franco, Giuditta Rissone
Una delle tante macchiette del Principe, novello Faust in bicicletta.
Titolo originale Breaking Away
Regia di Peter Yates
Con Dennis Christopher, Dennis Quaid, Daniel Stern, Jackie Earle Haley, Barbara Barrie
Bel film su un ragazzo americano fanatico di Fausto Coppi che imparerà a crescere.
Titolo originale American Flyers
Regia di John Badham
Con Kevin Costner, David Grant, Rae Dawn Chong, Alexandra Paul
Astrusa storia di due fratelli , uno medico sportivo l'altro ciclista, ossessionati dall'aver ereditato la malattia che portò il padre alla tomba.
Titolo originale Les triplettes de Belleville
Regia di Sylvain Chomet
Simpaticissimo cartoon "per grandi" su un bambino che dal triciclo arriva al Tour de France.
Regia di Jean-Jacques Kahn
Con Sean Paul Roussilon, Philippe Volter, Katia Weitzenback
Mai visto né sentito; però c'è in Database .
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@ViolettaBeauregarde "di una certa" qualità non è "di qualità" è un pò meno ah ah ah; l'ho detto perché in confronto alle altre fiction televisive queste almeno illustravano momenti di vita di grandi campioni che non tutti conoscono e anche nella ricostruzione d'epoca non sono malaccio. Ciao.
QUICKSILVER un poney express in bici.
@shout non l'ho mai visto: Grazie e ciao.
Da circa dieci anni sogno un film sul tour: ma è complesso nel suo insieme. Vediamo perchè: il ciclismo non è sport, ma fatica fisica, sofferenza, aggregazione, solidarietà, invenzione. Il ciclismo non è sport perchè è fratellanza, competizione, armonia, rottura del silenzio di una montagna. Il ciclismo non è sport perchè è linguaggio dell'anima, del corpo, della mente. Eppure,...il ciclismo è sport perchè è vivo, vitale, completo e partecipe delle disgrazie di un corridore. Dove si cade, si muore, ci si fa male, si lotta....si vince. Gli atleti sui pedali sono (e saranno per sempre) i più poveri del mondo: ma sanno raccontare le loro storie meglio di chiunque altro. Nel 1998, attratto dalla magia di Pantani, Michael Cimino, decise di fare un film sul Tour de France. Recatosi a Parigi, visse tre mesi con una piccola troupe che simulava quella televisiva, deciso a raccontare qualcosa di straordinario: il film, in realtà, non venne mai girato. Paturnie di Cimino ? Mah...Egli dichiarò "non mi hanno mai dato una città ai miei piedi come hanno fatto i parigini con Parigi". C'erano tutte le premesse. Ma non è uscito nulla. Sotto sotto una spiegazione ce l'ho: nessun film potrebbe davvero raccontare la magia di una vittoria di tappa. Perchè, diciamo la verità, il Giro, la Vuelta, ma soprattutto il Tour sono già un film. Anzi, di più: un capolavoro! M
maurri63 molto bello questo tuo commento . Grazie. In fondo è vero il ciclismo è fatto di sensazioni e le sensazioni è difficile renderle cinematografiche. Ciao.
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