Capita molto raramente. A me non è mai accaduto. I film cerco di vederli tutti fino alla fine dei titoli di coda.
Invece mi è capitato più volte di interrompere un film prima della fine perché insostenibile o scemo (almeno ad una prima visione). Equivale quasi ad uscire dalla sala, ma lo si fa più facilmente perché per fortuna non si paga nessun biglietto.
o Eternal Sunshine come c***o si chiama. Si candida a diventare il mio "scult" in cima alla classifica personale. Pieno di aspettative, mi sono trovato davanti ad una fighettata coi controfiocchi (infatti faceva impazzire un mio prof di cinema di quelli un pò chiusi e trasandati (qua e là griffati), tra l'altro amico/devoto di Enrico Ghezzi). Ottima confezione, ma film sgangherato, "freddo", pretenzioso.
Ancora non mi spiego le 5 stelle di film.tv e il plauso dei cinefili tutti.
Con Sergio Rubini, Paolo Villaggio, Anita Caprioli, Fabrizio Bentivoglio
Sarà che Salvatores non mi ispira fiducia né simpatia verso il suo Cinema ma...quale ardito discorso filosofico vuole formulare? Tra l'altro il tutto è impregnato di un tono serioso che non ti permette di vederlo con ironia, eccezion fatta per le scene con l'eccellente Paolo Villaggio che almeno danno un pò di vigore. Dopodiché ho premuto stop.
2003. Mio padre frega di soppiatto ad un suo collega la copia masterizzata del film e me lo rifila per una visione tra coetanei, fanatici del maghetto. Dopo 5 minuti 5 la boria era già alle stelle.
Passato anni fa su Canale 5 in prima serata, non sono riuscito ad andare oltre i 20 minuti. Di una mediocrità desolante. Si, occorrerebbe vederlo tutto per dare un giudizio ma...credo che in questo non ce ne sia il bisogno.
Con Tinto Brass, Cinzia Roccaforte, Erika Saffo Savastani, Carla Solaro, Paolo Lanza
In streaming su Cultpix
Oltre ai pornazzi, i preadolescenti della mia generazione prediligevano un certo tipo di film erotici, per così dire, "d'autore". La scelta principale era Tinto Brass. Lo vidi in vhs in un fatiscente garage dove il padre del mio amichetto teneva gli attrezzi di lavoro. Mai un momento di eccitazione.
Ecco uno di quei melodrammoni USA di quelli che fanno impazzire mio padre. Io non ci ho perso tempo più di un'ora delle fatidiche (ed inutili) tre, ma alla fine ho accettato di rivederlo per intero, confermando in pieno la prima e incompleta impressione. Anzi, peggiorandola.
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