Adattamento di una frase famosa di un antico film che i meno giovani ricorderanno (??); comunque alle 12 di oggi l' 11% di affluenza è troppo poco. Sveglia italiani, questi sono gli unici momenti in cui possiamo fare sentire la nostra voce: dalle urne. Per chi se lo merita ricordo alcuni film in cui si parla di votazioni.
Con Anton Diffring, Carl Parker, Pamela Tudor, Ugo Adinolfi, Rudi Roman
Un docufilm di Deaglio alla Michael Moore che mostra i presunti brogli delle elezioni del 2006 (oltre un milione di schede bianche attribuite a Forza Italia)
Concordo con AlexPortman sul rafforzamento del Referendum come strumento di democrazia, ma questo va inteso non nel senso di aumentare le consultazioni (a mio avviso si dovrebbe andare nella direzione opposta) bensì nella possibilità di introdurre l'isituto del Referendum propositivo (oggi può essere solo abrogativo). Vorrei ricordare che la consultazione referendaria in fase costituente venne introdotta su proposta, se non erro, dei Repubblicani ma (e qui son sicuro) fortemente osteggiata sia dal PCI che dalla DC che da bravi partiti di massa non amavano affatto uno strumento che garantisse un cos' diretto accesso alla democrazia da parte dell'elettorato (e questo piccolo episodio la dovrebbe dire lunga sulla nostra classe politca). Fu per questo che alla fine il Referendum venne accettato sì ma in maniera monca come è adesso. Se allora la paura era motivata dal fatto che era meglio limitare l'attività del popolo "ignorante" (non del tutto sbagliata visto che le dittature spesso nascono prorprio grazie al consenso della massa) in seguito questa limitazione si è rivelata assolutamente anacronistca. Del resto il primo referendum si tenne nel 1970 (quello sul divorzio) e direi che già allora il livello culuturale medio era decisamente migliorato rispetto al dopoguerra. Certo che esistessero i referendum propositivi i nostri politici dormirebbero sonni meno tranquilli: si potrebbe fare un referendum sul dimezzamento del numero dei parlamentari (francamente eccessivo) oppure sull'abolizione dei privilegi pensionistici degli stessi. Quella sì che sarebbe una rivoluzione
Assolutamente d'accordo sul referendum propositivo, metterei subito la firma! Avrebbe molto più senso rispetto a quello abrogativo. Poi sul numero di consultazioni, che dire, a me paiono davvero poche, dal '70 solo 16 consultazioni. Andando alle urne, tra politiche, amministrative ed europee, quasi tutti gli anni, i referendum si potrebbero sempre accorpare a queste, oltre ad istituire parallelamente il voto per corrispondenza (Poste Italiane permettendo) con relativo libretto esplicativo, con testi di legge e pareri degli schieramenti opposti. La gente (la parte che vuole partecipare) sarebbe di certo più informata, visto il nulla o la disinformazione che c'è in tv.
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@toni70 Corro a firmare ! Grazie mille ! EL PUEBLO UNIDO ecc.ecc.
@panflo certo, grazie per l'interessamento ;) Sono andato proprio oggi a vedere i quadri. Ciao!
@stanley kubrick non avevo dubbi; se tanto mi da tanto.....
Concordo con AlexPortman sul rafforzamento del Referendum come strumento di democrazia, ma questo va inteso non nel senso di aumentare le consultazioni (a mio avviso si dovrebbe andare nella direzione opposta) bensì nella possibilità di introdurre l'isituto del Referendum propositivo (oggi può essere solo abrogativo). Vorrei ricordare che la consultazione referendaria in fase costituente venne introdotta su proposta, se non erro, dei Repubblicani ma (e qui son sicuro) fortemente osteggiata sia dal PCI che dalla DC che da bravi partiti di massa non amavano affatto uno strumento che garantisse un cos' diretto accesso alla democrazia da parte dell'elettorato (e questo piccolo episodio la dovrebbe dire lunga sulla nostra classe politca). Fu per questo che alla fine il Referendum venne accettato sì ma in maniera monca come è adesso. Se allora la paura era motivata dal fatto che era meglio limitare l'attività del popolo "ignorante" (non del tutto sbagliata visto che le dittature spesso nascono prorprio grazie al consenso della massa) in seguito questa limitazione si è rivelata assolutamente anacronistca. Del resto il primo referendum si tenne nel 1970 (quello sul divorzio) e direi che già allora il livello culuturale medio era decisamente migliorato rispetto al dopoguerra. Certo che esistessero i referendum propositivi i nostri politici dormirebbero sonni meno tranquilli: si potrebbe fare un referendum sul dimezzamento del numero dei parlamentari (francamente eccessivo) oppure sull'abolizione dei privilegi pensionistici degli stessi. Quella sì che sarebbe una rivoluzione
Assolutamente d'accordo sul referendum propositivo, metterei subito la firma! Avrebbe molto più senso rispetto a quello abrogativo. Poi sul numero di consultazioni, che dire, a me paiono davvero poche, dal '70 solo 16 consultazioni. Andando alle urne, tra politiche, amministrative ed europee, quasi tutti gli anni, i referendum si potrebbero sempre accorpare a queste, oltre ad istituire parallelamente il voto per corrispondenza (Poste Italiane permettendo) con relativo libretto esplicativo, con testi di legge e pareri degli schieramenti opposti. La gente (la parte che vuole partecipare) sarebbe di certo più informata, visto il nulla o la disinformazione che c'è in tv.
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