Approfitto di questo spazio per ricordare brevemente almeno qui la giornata contro l'omofobia, questa assurda piaga che ancora serpeggia in certe persone dalla coda di paglia e/o ottuse da gratuite incomprensioni. Non voglio certo fare qui ed ora un saggio sul tema e non voglio nemmeno trovare la risposta assoluta sul fatto che le "giornate" a tema possano risolvere o meno i problemi, dico solo che il punto sta nel mandare almeno qualche imput in più alla/alle società, tirare in ballo l'argomento non tramite però le notiziole da rotocalco e i fatterelli idioti di molta (dis)informazione. Se il messaggio di una giornata (naturalmente vale per qualunque argomento) svanisce con le ventiquattro ore, la colpa è solo nostra... Per stasera, a partire dalle 21, il canale satellitare MGM (ed è grassa) ha programmato alcuni titoli importanti sull'omosessualità: i primi quattro della lista. Per gli ultimi tre spazi ho scelto forse film troppo forti per certi occhi, ma estremamente significativi e autentici di un modo di sentire.
Con Glenda Jackson, Peter Finch, Murray Head, Daniel Day-Lewis
Uno dei film più importanti di John Schlesinger, un ritratto emozionante di tre personaggi (un uomo e una donna tra i quali sta un giovane artista sfuggente) e di un'epoca tra desideri, incertezze, malinconie, gioie e disillusioni.
Con Richard Chamberlain, Glenda Jackson, Max Adrian, Christopher Gable, Izabella Telezynska
Un magnifico Ken Russell in stato di grazia esplosiva, per un ritratto sui generis, appassionante e scatenato, febbrile e insieme glaciale del grande compositore Piotr Ciaikovskij, ossessionato dal "fantasma" della madre, dall'amore per un aristocratico, da crisi artistiche e dalla corrispondenza provvidenziale della mecenate von Meck.
Con Helen Shaver, Patricia Charbonneau, Audra Lindley, Andra Akers, Gwen Welles, Dean Butler
Concepito totalmente da donne, il film narra di un universo solo femminile, dove l'uomo si nota tutt'al più solo per la sua assenza. Ai margini del deserto del Nevada, che qui funge evidentemente da luogo simbolico della solitudine, la storia d'amore trova forza nella singolarità e nella marcata contrapposizione delle due protagoniste, separate da cultura e da sensibilità differenti. (Vincenzo Patanè)
Con Emile Hirsch, Tom Guiry, Richard Jenkins, Pablo Schreiber, Zachary Knighton
Una storia commovente e molto delicata, diretta con discrezione e sensibilità da Michael Burke, magnificamente interpretata dal giovanissimo e delizioso Emile Hirsch nei panni di Duncan Mudge, orfano di madre da poco e in cerca d'amore nel trapasso dell'adolescenza scontrandosi con se stesso e gli altri.
Ultimo capolavoro di Rainer Werner Fassbinder, un miracolo di messinscena dal romanzo totalizzante di Jean Genet. Un film soggiogante, claustrofobico, torbido, erotico, carnale e trascendente.
Con German Jaramillo, Anderson Ballesteros, Manuel Busquets, Juan David Restrepo
L'incursione di Barbet Schroeder nell'intreccio multiforme tra religione e violenza brutale, amore e omicidio gratuito, dallo sguardo preciso e ironico, sconcertante, duro e divertente.
Un miracolo di bellezza sgargiante, coloratissimo, erotico come non mai, simbolico, ipnotizzante, avvolgente, estasiante, estetizzante, un inno incondizionato all'Essere, lussurioso e altalenante tra ideale e cruda realtà, ma senza sentore di peccato. Grazie James Bidgood!
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