La caduta degli dei
- Drammatico
- Italia, Germania
- durata 150'
Titolo originale Götterdämmerung
Regia di Luchino Visconti
Con Dirk Bogarde, Ingrid Thulin, Helmut Berger, Charlotte Rampling
Putroppo in Italia non esiste una Destra costituzionale di lunghe tradizioni…per la quale la distinzione tra i poteri (legislativo, esecutivo e giudiziari) costituiscano pietre miliari dell’assetto costituzionale …Si deve forse risalire alla Destra Storica degli eredi di Cavour (Ricasoli, Sella, Minghetti, Spaventa, Lanza, La Marmora, Visconti Venosta, fino a Minghetti (1876) - espressione della borghesia liberale – per aver un pur sbiadito esempio di Destra costituzionale….." I suoi esponenti erano soprattutto grandi proprietari terrieri e industriali, e personalità legate all’ambito militare.La Destra storica, composta principalmente dall'alta borghesia e dai proprietari terrieri ed eletta con un suffragio di appena il 2%, diede alla neonata Italia un'economia basata sul libero scambio, che però soffocò la nascente industria italiana, esponendola agli attacchi del più forte capitalismo d'Oltralpe".[Wikipedia] Sappiamo come, all’indomani del I° conflitto Mondiale, l’alta borghesia ed i proprietari terrieri si siano appoggiati al movimento dei Fasci di Mussolini, sentendosi minacciati nel proprio potere dai social-comunisti delle “volanti rosse”; in tal modo consegnandosi in pratica alla dittatura.. Non diversamente, peraltro, da quanto avvenuto in Germania – in specie per la Grande Industria siderurgica (e degli armamenti) – fenomeno quest’ultimo magistralmente raffigurato nel La caduta degli dei” di Luchino Visconti..Il suddetto fenomeno italiano è stato molto studiato e non è questo certo il luogo – né chi scrive possiede gli strumenti più idonei – di un’analisi socio-politica; tuttavia potremmo azzardare che, accanto alla mancanza di senso dello stato, la nostra borghesia ha sofferto (e soffre tuttora?) di un’innata sfiducia in se stessa, nelle proprie possibilità imprenditoriali; il che l’ha portata ad appoggiarsi al potere politico per avere facilitazioni in termini legislativi, finanziari e di repressione sostanziale dei salari, così da esserne in definitiva condizionata. Al contrario di quanto sarebbe avvenuto negli altri Paesi Occidentali a capitalismo “avanzato”(Stati Uniti e Regno Unito, in particolare), ove il potere della grande industria, indissolubilmente legato all’alta finanza, avrebbe da sempre condizionato il potere politico. La borghesia italiana si è fatta pertanto condizionare dal Fascismo – salvo poi allearsi con la Resistenza negli anni della RSI, l’unica forza che potesse salvare le fabbriche ancora rimaste in piedi dai guastatori SS della Todd – e si è appoggiata poi al – o ai - Partiti di Maggioranza (la DC prima e il PSI di Craxi in un secondo tempo), ricevendone, specie nel decennio del boom (anni ’60) grosse “ricadute” in termini protezionistici. Il chè ha avuto, come conseguenza, una progressiva perdita di competitività dei nostri prodotti, almeno fintanto che questo “patto” è rimasto in piedi…Il populismo dell’attuale leader è anch’esso negazione dell’assetto costituzionale – volendo il detto far prevalere l’esecutivo (ed il legislativo costruito a propria immagine e somiglianza grazie alla Legge Elettorale, definita Porcellum), su quello giudiziario….e siamo ai tempi nostri….
Titolo originale Götterdämmerung
Regia di Luchino Visconti
Con Dirk Bogarde, Ingrid Thulin, Helmut Berger, Charlotte Rampling
Titolo originale Le charme discret de la bourgeoisie
Regia di Luis Buñuel
Con Jean-Pierre Cassel, Fernando Rey, Delphine Seyrig, Bulle Ogier, Stéphane Audran
Regia di Daniele Segre
Con Attori non professionisti
Regia di Mario Monicelli
Con Alberto Sordi, Shelley Winters, Romolo Valli, Vincenzo Crocitti
Regia di Michele Placido
Con Fabrizio Bentivoglio, Michele Placido, Omero Antonutti, Laura Betti
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