Tra i molti esponenti della "new wave" cinematografica giapponese si sta sempre più affermando l'ormai cinquantenne Shion Sono. I suoi film sono sempre una "piacevole e sgradita sorpresa"; quando mi appresto a vedere una pellicola di questo genialoide regista (non saprei che altro aggettivo usare), non riesco mai a capire immediatamente dove voglia andare parare, tanto è l'imprevedibilità dei suoi temi. I suoi bersagli preferiti sono l'istituzione della famiglia, l'alienazione della società giapponese, le nevrosi ed i miti dell'adolescenza, le perversioni sessuali, la religione; tutti questi temi vengono puntualmente frullati in un caleidoscopio di immagini, colori, suoni, dialoghi che non smettono mai di sorprendermi. Non sono ancora del tutto convinto se mi trovo davanti ad un nuovo genio della settima arte, oppure ad un ciarlatano con una certa "stoffa"; proseguendo con la visione dei suoi film propenderei per la prima eventualità... Chi avesse voglia di iniziare un nuovo percorso e guardare le opere di Shion Sono, posso garantire che non si annoierà. Certe sue provocazioni (sangue a go-go, blasfemie, rapporti sessuali insani, incesti) possono ricordare i film di un altro pazzo esponente della cinematografia giapponese: Takashi Miike; il quale però delle sue pellicole è regista e non sceneggiatore - quindi - lo definirei "solamente" un abile provocatore visivo. Shion Sono invece è anche sceneggiatore dei suoi film, quindi è un "folle" iconoclasta a 360°. Non vorrei commettere un "sacrilegio", però - se dovessi fare un paragone - lo accosterei a David Lynch per la visionarietà e a P.T.Anderson per lo schema narrativo usato nella coralità di certi suoi film. La descrizione della maggior parte dei film sotto inseriti è solamente un copia-incolla delle schede da me confezionate; a parte Cold Fish, degli altri titoli sono disponibili i sottotitoli in italiano. Per dovere di cronaca Shion Sono è autore anche delle seguenti pellicole: Into a Dream (2005), Hazard (2005), Be Sure to Share (2009), che non ho visto ma sono disponibili i sottotitoli in inglese.
Con Ryo Ishibashi, Masatoshi Nagase, Mai Hosho, Tamao Satô, Takashi Nomura, Rolly, Joshua
Tokyo: stazione ferroviaria di Shinjuku. 54 studentesse regolarmente vestite con la classica divisa alla marinara, si gettano contemporaneamente sotto il treno in arrivo, in stato di apparente serenità. Questa ondata di suicidi seriali continua a propagarsi presso altre scuole del paese; la polizia comincia ad indagare. Sulla scena di ogni suicidio di massa, gli inquirenti trovano un sacchetto contenente quadrati di carne umana cuciti assieme tra loro, appartenenti alle vittime del suicidio che avverrà successivamente. Contemporaneamente un hacker dirige gli investigatori verso un sito web che conta le vittime prima ancora che siano morte
Con Masumi Miyazaki, Issei Ishida, Rie Kuwana, Mai Takahashi, Fujiko, Madamu Rejînu
All'età di dodici anni Mitsuko viene informata dal padre Gozo che è diventata donna. Successivamente ogni volta che Gozo decide di fare sesso con la moglie Sayuri, rinchiude la figlia in una custodia di violoncello munita di spioncino e la costringe ad assistere all'happening amoroso. L'uomo ben presto decide di invertire le parti: ovvero costringere la moglie ad osservare mentre lui fa sesso con la figlia. Sayuri invece di infuriarsi con il marito, diventa gelosa di Mitsuko; inizia così a sottoporre la povera ragazzina ad ogni sorta di angheria fisica e psicologica, cercando addirittura di ucciderla. Rimasta sola con il padre, la giovane continua a subire soprusi e tenta il suicidio, rimanendo paralizzata alle gambe. Una volta cresciuta e non più desiderata dal padre, Mitsuko - immobilizzata su una sedia a rotelle - continua ad assistere a scene di sesso che Gozo fa con altre donne, sopportando umiliazioni di ogni tipo. Ad un certo punto tutto quello raccontato fino ad ora, sembra sia tratto dal romanzo di una famosa scrittrice storpia di nome Taeko. Il suo androgino assistente Yuji si rende conto che la trama del romanzo potrebbe essere non del tutto inventata.
Noriko è una giovane di 17 anni che vive in provincia con la famiglia composta da padre, madre e sorella di nome Yuka. Annoiata dal suo modo di vivere passa le giornate davanti al computer e si iscrive a un blog dove fa conoscenza con una ragazza il cui nickname è Ueno Station 54. Noriko decide di fuggire a Tokyo dove incontra Ueno Station 54, il cui vero nome è Kumiko; questa è una strana ragazza che fa un lavoro altrettanto strano: quello di darsi in affitto a delle famiglie. Kumiko finge infatti di far parte di una famiglia per condividerne gioie e dolori, sostituendosi alle persone morte o scomparse. Kumiko è anche responsabile del Suicide Club: un sito web che incita i giovani a suicidarsi. Sei mesi più tardi, alla stazione di Shinjuku, 54 ragazze si suicidano gettandosi sotto un treno. Kumiko e Noriko (che adesso si fa chiamare Mitsuko) assistono al suicidio di massa. Yuka - sorella di Noriko - si reca anche lei a Tokyo per cercarla, mentre la madre si suicida e il padre inizia a svolgere indagini sul Suicide Club al fine di ritrovare le figlie.
Con Chiaki Kuriyama, Megumi Satô, Tsugumi, Eri Machimoto, Miku Satô, Yûna Natsuo
All'interno di un container nel porto, la polizia scopre un carico di extension (lunghe ciocche di capelli umani destinate al mercato dei parrucchieri per signora) e il cadavere di una ragazza. L'autopsia eseguita sul corpo della donna rivela che le sono stati asportati tutti gli organi interni, probabilmente destinati al mercato dei trapianti illegali. Il corpo viene poi trafugato e portato a casa da un inserviente dell'obitorio - feticista dei capelli - di nome Yamazaki. Questo strano individuo scopre - con sorpresa - che i capelli del corpo straziato della giovane continuano a crescere; decide quindi di venderli come extension ai negozi di coiffeur. Nel frattempo scopriamo Yuko, una giovane che lavora come apprendista in un negozio di parrucchiera; alla porta dell'appartamento che condivide con un'amica, un giorno bussa la piccola Mami: figlia della sua sorellastra Kiyomi, madre violenta e sbandata. Yuko notando i lividi sul corpo della nipotina causati dalle percosse della madre indegna, decide di tenere Mami con se. Intanto le extension vendute da Yamazaki e venute a contatto con le clienti dei negozi di parrucchiere, provocano in chi le porta terribili allucinazioni; queste donne rivivono le orribili violenze subite dalla ragazza trovata cadavere nel container e impazziscono. Inoltre le extension prendono vita e aggrediscono chiunque si avvicini a loro, uccidendoli.
Qui per fortuna ci hanno pensato gli utenti graffiodiluna: //www.filmtv.it/film/43271/love-exposure/opinioni/499214/ e pazuzu: //www.filmtv.it/film/43271/love-exposure/opinioni/498927/ con due mirabili opinioni. Personalmente non avrei saputo da dove iniziare, però è il mio preferito
Con Asuka Kurosawa, Mitsuru Fukikoshi, Tetsu Watanabe, Megumi Kagurazaka, Denden
Questo non l'ho visto; in concorso a Venezia 2010 nella sezione Orizzonti dove - a giudicare dai commenti letti - rappresenta una delle note più positive di un'edizione abbastanza asfittica e anemica come è stata l'ultima Mostra del cinema. Vi rimando alle opinioni degli utenti UjiOgami: //www.filmtv.it/film/43203/cold-fish/opinioni/527801/ e Mathiasparrow: //www.filmtv.it/film/43203/cold-fish/opinioni/503664/
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