Il laureato
- Drammatico
- USA
- durata 108'
Titolo originale The Graduate
Regia di Mike Nichols
Con Anne Bancroft, Dustin Hoffman, Katharine Ross, William Daniels
Si parla tanto di rapporti sessuali tra vecchi 70-80 enni e giovinette (chi non ricorda “Susanna e i vecchioni” del Tintoretto?), ma il fascino “perverso”(?) che può avere su un adolescente l’interessamento non sempre “platonico” di una donna matura è stato riportato nel cinema…Qui mi sovvengono solo alcuni film, diversi per il messaggio che portano…Ne “Il laureato”, il giovane viene letteralmente assediato da un corteggiamento dapprima subdolo, indi scopertamente seducente, da una signora di mezza età, madre di una sua fiamma….il medesimo ne rimane apparentemente solo un po’ infastidito, salvo approfittare della situazione per poter meglio avvicinare la figlia..Ciò che più colpisce, al di là del comportamento della donna, forse giudicato eccessivo, perché troppo “scoperto” nell’Italia dei fine anni ’60, è il modo di affrontare la situazione del di lei marito, conscio (e rassegnato) agli appetiti della moglie…
In “Grazie zia”, invece, il gioco erotico parte dal giovane (e perverso) nipote, che induce la zia – dottoressa – a sottostare a situazioni sado-masochistiche…in un finale di morte…amore e morte, si dirà…ma qui si respira un’atmosfera malata, talora surreale…E’ chiaro che il gioco si può espletare solo se entrambi gli attori vengano coinvolti totalmente nella parte che essi stessi desiderano interpretare; pertanto, considerare la zia una vittima del nipote, sembra essere interpretazione molto riduttiva…Infatti è stata la stessa Gastoni a rivelare tutta la partecipazione (anima e corpo) a detto ruolo:« Io sono convinta che ciascuno di noi ha una sua età(...) Ci sono dei momenti fisici - perché nel cinema è soprattutto questione di momenti fisici - che ci sono più adatti, più giusti. In genere si chiamano "incontro col personaggio". In fondo il mio vero incontro col personaggio è avvenuto quando avevo ventinove anni, girando Grazie zia. All'età quindi di una donna nella sua pienezza, alla soglia della trentina. Non ero vecchia ma neppure giovane. Però ero fisicamente ed emotivamente giusta per il ruolo »
In altre situazioni, quando appunto è lei a prendere l’iniziativa, il gioco può diventare ancora più “duro”: se lei non è sicura dell’amore ( o comunque solo dell’assiduità sessuale di lui- che è cosa diversa dell’amore) ricorre alle maniere “forti” per costringerlo: può legarlo alle sponde del letto (“La gabbia” di Patroni Griffi), pascendosi del suo sesso fino a sfinirlo…in un desiderio di annullamento “dell’amante” – piuttosto che “nell’amante”- dividendolo (più o meno inconsapevolmente) con la figlia…con conseguenze tragiche…oppure, può arrivare ad accecarlo, per costringerlo ad una dipendenza totale da sè, come ne “I tulipani di Harem”…In tutti questi casi, comunque, “lui” sembra “correo”, se è vero, come è vero, che “amor..che a nullo amato…amar perdona….[verso 103 Canto V dell'Inferno]
Titolo originale The Graduate
Regia di Mike Nichols
Con Anne Bancroft, Dustin Hoffman, Katharine Ross, William Daniels
Regia di Salvatore Samperi
Con Lou Castel, Lisa Gastoni, Gabriele Ferzetti, Nicoletta Rizzi, Luisa De Santis
Regia di Giuseppe Patroni Griffi
Con Tony Musante, Laura Antonelli, Florinda Bolkan, Blanca Marsillach, Cristina Marsillach
Regia di Franco Brusati
Con Carole André, Frank Grimes, Gianni Garko
Regia di Salvatore Samperi
Con Laura Antonelli, Turi Ferro, Alessandro Momo, Tina Aumont
Regia di Salvatore Samperi
Con Laura Antonelli, Alessandro Momo, Orazio Orlando, Lilla Brignone
Titolo originale Secretary
Regia di Steven Shainberg
Con James Spader, Maggie Gyllenhaal, Jeremy Davies, Lesley Ann Warren
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