Esprimo una piccola considerazione su alcuni attori e attrici che nonostante la loro bravura innata, quando si trovano in un film che li costringe a vestirsi in maniera diversa dal loro abituale "cliché" appaiono alquanto impacciati, quasi fuori parte. Ma forse è solo una mia impressione.
Abituato a vederlo in jeans e camiciaccia trasandata, quando alla fine de "Il Gigante" appare in smoking mi sembra un altro attore , molto ma molto meno suggestivo.
A grande richiesta delle gentili signore sostituisce Gary Cooper perché miglior esempio, a detta delle gentili signore, di cowboy o soldato impacciato negli abiti civili; però in "Un uomo tranquillo" non mi risulta minimamente goffo in giacca e cravatta.
L'aristocratico portamento , l'algida perfezione del viso e l'eleganza delle acconciature sono stati esaltati da numerosi grandi registi ; ma come donna non la dimenticherò mai nei (pochi) panni della mondina di "Riso amaro".
Il duro per eccellenza dei "noirs" anni '50 , con la giacca dalle spalle troppo larghe, la camicia stropicciata e la cravatta di traverso. Non l'ho mai visto in jeans e polo ed è meglio così. Persino a Saint Tropez giocava a bocce in giacca !!
Nei pochi film in cui deve indossare giacca e cravatta appare impacciato e goffo, basso e largo, un tipo qualunque che incontriamo tutti i giorni per strada ; vestito casual ha una sua ben diversa personalità.
Ha indossato i costumi più svariati e pazzeschi, restando sempre sè stesso ; non ricordo film in cui sia apparso deludente a causa dell'abito indossato, anche sè con giacca , cravatta e cappello a lobbia (Dillinger).
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