Non posso rimanere insensibile al grido di dolore espresso dal mio cagnetto/avatar sul (peraltro piacevolissimo) Post di Maghella relativo ad Alien, gatto e speranza. Elenco quindi i cani che riempirono la mia vita cinofila ,ma anche cinefila, per cui li abbino a film che ne ricordano le caratteristiche fisiche.
Il labrador del film è molto simile al cane che avevano i miei suoceri ; si chiamava SKIPPER, matto come un cavallo , goloso e con tendenza alla pinguedine. Anche da vecchio, bloccato dalla paralisi, quando mi vedeva cercava di tirarsi su, sforzandosi di scodinzolare.
Passeggiavo con la mia bambina e questa cagnolina ci seguì fino a casa; la tenemmo per qualche mese, poi lei, SPLIT, mise al mondo cinque cuccioletti che, una volta cresciutelli, consegnai ad una vicina cascina. Ma Split si dileguò dopo qualche giorno e la ritrovammo in cascina, riunita alla sua prole. Malgrado le resistenze della bimba la lasciamo lì e ci ringraziò con gli occhi.
L'unico cane che prendemmo in un allevamento , un pastore tedesco di nome GROG ; malgrado la stazza era mite e allegrone, forse perché cresciuto con tre bambini; viveva in giardino e salutava tutti coloro che passavono davanti al cancello cercando la carezza. Quando nottetempo ci rubarono tutte le bici pensai che lui avesse aiutato i ladri scodinzolando.
Con Charles Chaplin, Edna Purviance, Chuck Riesner
Al canile trovammo un cane identico a quello di Chaplin nel film; TEO .Già adulto mordeva tutti i maschi di casa per proteggere mia moglie e mia figlia, chissà da che ; non sopportava il guinzaglio e se ne liberava continuamente; infatti in una fuga finì sotto un auto.
Sempre al "centro soccorso animali" trovammo una cagnetta simile ; affettuosa, sempre un pò triste, amava la quiete della casa e il suo angolino con brandina e ciotola. Era l'ombra di mia moglie, TEA, mentre io ero sempre via per lavoro; quando andai in pensione morì.
La spinoncina MARGOT , tutta ciuffi, proveniva da un canile di Brescia chiuso d'autorità per maltrattamenti; ciò malgrado (aveva anche perso molti denti a causa della cattiva alimentazione) era ottimista e sempre allegra; compagna di passeggiate , nuotate, scalate , non potevamo mai lasciarla sola. Trauma da abbandono . Quando morì, a sedici anni, la nostra vita ci sembrò improvvisamente vuota.
Non è un chiuaua PINKERTON bensi' un pincer ; lo condividiamo con la nipotina e malgrado il cervello della dimensione di una nocciola mi pare intelligentissimo. Pur discendendo dai dobermann ha un carattere docile e remissivo, quasi fantozziano.
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