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DIZIONARIO IMPOSSIBILE DELL'OTTICA STEREOSCOPICA
di LIBERTADIPAROLA75 ultimo aggiornamento
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DIZIONARIO IMPOSSIBILE DELL'OTTICA STEREOSCOPICA

 
La seguente playlist di impossibile ha il fatto di essere stata faticosamente costruita con l’ausilio di vari strumenti di informazione che spesso si contraddicevano tra di loro dimostrando spesso una assoluta infondatezza delle informazioni descritte.
Ci limiteremo quindi ha fornire quel poco che abbiamo raccolto tramite riviste, siti, associazioni, fondazioni, aziende del settore e accademie tecnologiche. Per il resto sarà compito degli utenti di correggere o ampliare con nuove informazioni.
Sembrerà banale ma con la nuova moda di vedere “tutto in 3D” (rasoi elettrici 3D, action figure 3D, lavatrici 3D, sic3D!!!, etc.3D…) viene da considerare quindi che qualunque statua sia in 3D (le action figure 3D sono semplici statuine che nulla hanno di diverso dalle altre!!!) e che allora i primi oggetti stereoscopici comparsi sul pianeta Terra siano state le statue.
Ma se cogliamo la stereoscopia però tecnicamente in una ricerca di illusione di profondità (come dovrebbe essere!) i primi esempi di 3D sono i bassorilievi e gli altorilievi.
Riguardo alle immagini in movimento (come un film) forse il più antico esempio che è giunto a noi è una curiosissima scoperta ai piedi di una rupe sul mare nei dintorni di Pompei.
Qualche tempo fa furono ritrovate lì alcune (parecchie!) statue distrutte. Le figure rappresentavano persone e oggetti simili (se non identici) che si differenziavano per piccoli particolari (come una mano alzata o abbassata).
Sulla sommità della rupe sorgeva una enorme villa signorile dove nel giardino era posto un teatro.
Sulla cima della rupe di fianco a quella dove stavano gli spettatori vi erano poste le statue una davanti all’altra che venivano avvicinate man mano al burrone e poi gettate di sotto dando l’impressione del movimento degli arti.
In questo caso la rappresentazione è anche (forse!) il 1° esempio storico di animazione (prima dei Burattini, Marionette e Lanterne Cinesi). Unico problema? Sicuramente il costo del tutto (e soprattutto lo spreco a costruire statue così ben fatte per poi distruggerle!), tanto è vero che probabilmente si è trattato di una unica rappresentazione nel corso di una festa.
Arrivando a periodi storici più vicini al nostro abbiamo l’invenzione dello Stereoscopio nel 1832.
Questo particolare strumento si basava su di un gioco di specchi che faceva percepire 2 particolari identici come un’immagine tridimensionale.
Poco tempo dopo (nel 1839) vengono fabbricate le prime macchine fotografiche a doppia lente stereoscopica (le prime enormi su cavalletto ed a lastra, in seguito –primi del ‘900- portatili!!!) per effettuare fotografie tridimensionali.
La tecnica che permette però la visione perfetta tridimensionale con lenti colorate è del 1853, si chiama Anaglifico ed è il sistema di visione con occhialetti a lenti bicolore (sopravvissuto fino ad ora!).
Intanto alla fine dell’800 era nato il cinematografo ed alcune fonti (Wikipedia) parlano di un film come L’ARRIVO DEL TRENO girato in 3D dai Lumiere nel 1903 con il sistema Steroscopic Lumiere (anche se molte fonti indicano il sistema come mai esistito e confuso con la semplice invenzione della zoomata nel cinema classico –con l’illusione che il veicolo venga addosso al pubblico di Fantozziana memoria!!!-).
I primi del 1900 vedono la comparsa di alcuni documentari mondo girati in stereoscopia (anche se non sono chiaramente indicati sulle fonti di informazione i sistemi di ripresa effettuati) come LE CASCATE DEL NIAGARA del 1914.
Il 1915 vede la realizzazione del 1° film in 3D a soggetto dal titolo JIM THE PENMAN del regista Edwin S. Porter che però la scarsa distribuzione e l’esigua durata lo condurranno nel dimenticatoio. Al contrario il 1° film lungo e a larga distribuzione ufficiale è IL POTERE DELL’AMORE del 1922 realizzato da Fairhall Elder e proiettato nello stesso anno il giorno 27 Settembre al teatro dell’Hotel Ambassador di Los Angeles. Peccato che la pellicola sia andata perduta.
Negli anni ’30 compaiono film in Cineorama, un sistema panoramico che aumenta la visione laterale dello schermo dando l’impressione (con determinati teloni cinematografici!) di “entrare” nel film senza ausilio di occhialini (il sistema migliorerà con il successivo Cinerama –simile ai recenti programmi di fotografia come il Vistarama-).
Il 1938 vede la nascita di un apparecchio chiamato View-Master messo sul mercato da William Gruber, un riparatore di pianoforti di origine tedesca. Tale apparecchio agiva sovrapponendo l’immagine di 2 dischi di cartoncino contenenti una serie di mini-diapositive. Questo sistema durò per decenni, ispirò alcuni souvenir di località turistiche (soprattutto mete religiose) e negli anni ’70 venne modificato con doppie lastre (rettangolari e non più a disco!) che contenevano anche soggetti erotici.
Nel 1947 nasce uno dei sistemi più complessi e spettacolari (ma ancora a tutt’oggi in fase di sperimentazione) come l’ologramma. L’invenzione la dobbiamo al fisico Dennis Gabor e consiste nella cattura tramite lastra fotosensibile della luce indicante la sagoma dell’oggetto da riprodurre (tanto per farvi un idea pensate a certe scene di GUERRE STELLARI dove i protagonisti vedono oggetti e persone olografate tempo prima!!!).
Intanto arriviamo agli anni ’50 che videro il più largo (e creativo!) uso dell’ottica stereoscopica (film, fumetti, fotoromanzi, poster, figurine, giocattoli e chi più ne ha più ne metta!!!).
I decenni successivi vedranno da una parte diradarsi il numero di pellicole girate in 3D e dall’altra l’allargamento anche al genere erotico e pornografico.
Diamo ora uno sguardo veloce (e magari incompleto!) dei giochi in 3D che hanno visto la luce nei vari decenni: L’italiana Arcofalc (leader dei flipper casalinghi di formato di poco inferiore a quelli da bar) ha messo in commercio negli anni 60 alcuni enormi flipper senza vetro (poi con vetro) il quale gioco di immagini (soprattutto con soggetti fantascientifici) dava l’impressione che i disegni uscissero dal gioco.
Successivamente la stessa Arcofalc mise in commercio alcuni flipper con cartoni animati visibili su di uno schermino posto sul tabellone segnapunti dove l’effetto era creato da un nastro disegnato che scorreva ogni volta che si effettuavano dei punti-gioco.
Il Tomytronic 3D invece è un videogioco portatile (scacciapensieri) a forma di binocolo messo in commercio all’inizio degli anni 80 dalla ditta Sebino Giocattoli. Si guardava dentro e c’era l’illusione di pilotare una navicella spaziale.
Il 1989 vede uscire il gioco di corse automobilistiche (per console Nintendo) dal titolo Rad Racer con in dotazione gli occhiali anaglifici bicolore.
Pressappoco nello stesso periodo la Nintendo mette in commercio una console in 3D chiamata Virtual Boy e qualche tempo dopo la Sega risponde con i SegaScope 3-D Glasses per la console Master System.
Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 la Reel Toys (azienda un tempo leader per decenni dei Robot Giocattolo) completa la sua serie di robottini squadrati con un modello che sulla pancia ha posto un monitor dove viene proiettato un cartone animato in 3D (effetto visibile ad occhio nudo!). Tecnicamente al suo interno aveva un semplice nastro con disegnata una battaglia spaziale che scorreva davanti ad una lampada che proiettava il tutto su di uno schermo di plastica opaca. Un po’ ingenuo ma discretamente efficace.
Nel 1999 la ditta di giochi da bar Bully (in collaborazione con la Lucas Film) mette in commercio un flipper dedicato ai film di fantascienza anni 50 chiamato Invasion from Mars in 3D dove l’effetto stereoscopico (visibile ad occhio nudo!) è fornito da un monitor rovesciato posto sotto il tabellone segnapunti dove filmati animati si riflettono contro il vetro dell’apparecchio.
Dopo anni di silenzio il mondo dei games in 3D è tornato a far parlare di sé con alcuni modelli di Pc Portatili in 3D con occhiali (non anaglifici ma di nuova generazione!) in dotazione o giochi adattabili a tutti i Pc (con occhiali nel pacchetto del Cd del gioco) come il sistema 3D Vision della nVidia o console come la PlayStation 3 o i nuovissimi console portatile Nintendo 3Ds o il videofonino Nokia 3D (entrambi con effetto visibile ad occhio nudo!).
E sugli altri oggetti ad uso casalingo cosa ci ha fornito il 3D in tutti questi anni?
Oltre ai già citati apparecchi fotografici o cineoperatoriali (troppi per poterli elencare tutti ma esistono molti collezionisti che possono fornire elenchi completi o quasi) negli anni 70 si sono visti alcuni rudimentali televisori in Stereoscopia (effetto fornito da sistema di lastre di vetro). Alla fine degli anni ’90 è comparso (per pochissimo tempo perché è stato un notevole flop!) una Tv portatile a forma di occhiale (collegabile anche ai lettori e registratori home video) che dava l’impressione (illusione) di assistere al programma (o film) all’interno di una sala cinematografica (mi sembra che fosse un prodotto distribuito dalla Sony). Ma bisogna attendere i tempi odierni per vedere Tv in Stereoscopia di discreta efficacia (anche qua sono troppi i modelli esistenti per poterli elencare tutti) sia con occhiali in dotazione che con effetto visibile ad occhio nudo (riguardo allo sperimentale modello della Toshiba effettuerò un copia-incolla con le caratteristiche tecniche nei commenti che premetto è solo a scopo informativo e non vuole essere una forma di pubblicità occulta!)
E poi ci sono i quadri (da appendere) in 3D visibili ad occhio nudo sia fissi (si trovano in commercio a prezzo fattibile!) che nei visori a caricamento immagini.
Nel corso degli anni sono comparse anche riviste che (parlando del 3D e della sua storia) offrivano fotografie stereoscopiche e occhiali anaglifici in dotazione.
Ultimamente è nato nel Festival di Venezia il Premio Persol 3D dove viene premiato il miglior film in 3D realizzato nel corso dell’anno.
Il premio è sponsorizzato dal marchio Persol del gruppo Luxottica che da alcuni anni finanzia il Festival.
Parecchi festival dedicati al cinema Stereoscopico sono nati comunque in tutto il mondo.
Pochi anni fa il gruppo Luxottica ha acquisito il gruppo americano Oakley (che al suo interno vanta parecchi marchi come la Dragon, etc.) che ultimamente ha posto in vendita un paio di occhiali a sistema Stereoscopico di ultima generazione per il cinema e la televisione.
E nei commenti man mano che avrò nuove informazioni parlerò anche del glossario dei vari sistemi tecnici in 3D comparsi nel corso della storia (Imax, Real 3D, Xpand, etc…).
E naturalmente attendo per la ricerca anche un aiuto da parte vostra!!!
Ed ora esaminiamo i prodotti cinematografici:

Playlist film

Gorilla in fuga

  • Drammatico
  • USA
  • durata 80'

Titolo originale Gorilla at Large

Regia di Harmon Jones

Con Anne Bancroft, Cameron Mitchell, Lee J. Cobb, Raymond Burr

Gorilla in fuga

In streaming su Cultpix

Su alcune fonti lo danno come primo lavoro a colori e lungo in 3D a regolare distribuzione nel globo prima di BWANA DEVIL. Forse la cosa è per i diversi sistemi di lavorazione utilizzati (il Natural Vision 3D per BWANA DEVIL e Anaglifo a luce polarizzata per GORILLA IN FUGA) o per il periodo di distribuzione (seppur terminato nel 1953 GORILLA IN FUGA forse è uscito in alcuni stati all’inizio del 1954). Una esclusività però ha dalla sua GORILLA IN FUGA! E’ uno dei rari(ssimi) lavori trasmessi in televisione nel formato 3D. La cosa avveniva in Italia a metà anni 80 in un ciclo proposto il sabato in prima serata su Rai3 dove per l’occasione nelle edicole (e mi pare pure in qualche centro commerciale) venivano messi in vendita gli occhialetti anaglifici.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

La conquista del West

  • Western
  • USA
  • durata 162'

Titolo originale How the West Was Won

Regia di John Ford, Henry Hathaway, George Marshall

Con Carroll Baker, Lee J. Cobb, James Stewart, Henry Fonda, John Wayne, Carolyn Jones

La conquista del West

IN TV Rete 4

canale 4 vedi tutti

La fine dell’800 aveva visto la nascita del Cineorama, sistema panoramico dove venivano attaccate alcune fotografie per aumentarne l’ampiezza (una sorta di Stereoscopia visibile ad occhio nudo ma in uno schermo ricurvo adeguato!). Poi la cosa arrivò al cinema con il film NAPOLEON di Abel Gance. Successivamente l’effetto fu perfezionato con il Cinemascope (che forniva una ampia larghezza scenica ma con un solo fotogramma) e con il Cinerama del quale LA CONQUISTA DEL WEST ne rappresenta il 1° film a soggetto (dopo alcuni documentari). Rivisto in televisione il sistema risulta squadrato il alcune fotografie attaccate e divise da sottili linee (che si notano soprattutto nelle scene di più ampia colorazione!). Negli anni 80 alle feste del paese in Italia girava una particolare forma di attrazione. La chiamavano “Cinema in 3D” ed era composta da un enorme telone da circo dove al suo interno un proiettore con lente ricurva (come un grandangolo) proiettava su schermo a 180° filmati spettacolari (riprese aeree, burroni, mezzi di trasporto che vengono addosso agli spettatori, montagne russe, etc.). Il tutto visibile ad occhio nudo. In realtà era una forma di Cinerama proiettata nel giusto formato. Il risultato era sorprendente! In seguito la cosa fu sostituita da una strana navicella spaziale che simula (anche muovendosi) le immagini proposte (soprattutto naturalmente il volo!) ed ancora in circolazione.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Ritorno al futuro

  • Fantascienza
  • USA
  • durata 118'

Titolo originale Back to the Future

Regia di Robert Zemeckis

Con Michael J. Fox, Christopher Lloyd, Lea Thompson, Crispin Glover

Ritorno al futuro

IN TV Sky Cinema Uno

canale 301 altre VISIONI

Pur non essendoci nessun capitolo in 3D la serie evoca la Stereoscopia ad ogni inquadratura.
Nel 1° c’è un ragazzo (della banda di Biff Tannen) che va in giro sempre con indosso occhiali anaglifici e il padre del protagonista legge le Amazing di Fantasy anni 50. Nel 2° vediamo un futuro con film in Ologramma. Nel 3° ci sono i vecchi dagherrotipi (vecchie macchine fotografiche a lastra).

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No
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