Qui di seguito riporto le 7 Opere fatte di camere e uomini, ciak e verità, quella Verità che raramente ritrovo nella gente cosiddetta “vera”. 7 incontri come fulmini, che hanno cambiato la mia percezione, hanno aggiunto sfumature insostituibili alla mia vita, 7 momenti di cui oggi non potrei più privarmi.
Con Pyotr Mamonov, Viktor Sukhorukov, Viktoriya Isakova, Jana Esipovich
E’ IL FILM in assoluto più luminoso e travolgente che sia mai stato girato. La storia si basa sulla vita del beato Feofil di Kiev, e si sviluppa sulle spalle dell’attore, compositore, cantante (faceva parte di una band alternative rock/indie/post-punk russa) e saggio eremita Petr Mamonov. Una persona che ha fatto della fede la propria forza, un’energia così tangibile da rimanerne per sempre segnati (da qui l’origine della sua meravigliosa interpretazione). Grandissima regia quella di Lungin, che permette di guardare al personaggio con gli occhi del superficiale in un primo momento, per poi accompagnarci alla conoscenza. Fotografia indimenticabile e dalla grande carica mistica. Un vero e proprio pellegrinaggio; dopo aver “visitato” L’Isola niente sarà più lo stesso.
La delicatezza del petalo di ciliegio aleggia ad ogni passo imperiale, lasciando Primavera lì dov’era una volta deserto. Un’opera intensa e delicata, come potrebbe essere un albero composto con le fiamme ai piedi, agli occhi di un bambino. Mi ha regalato occhi da bambino.
Oro, Sangue e Sete. Una composizione infallibile di morte e dannazione. Anche se credi di aver già perso tutto, fai attenzione. Potresti perdere la voce, stordita tra le urla.
La forza di una Principessa dimora nel lamento del vento, e si fa custode del fragile e maestoso. Dio è ovunque, è il silenzio che non ha bisogno d’esser ascoltato, è la comprensione alle porte della follia.
Un’armatura a proteggere l’umanità che resta, l’innocenza di ogni lacrima dallo stupro del tempo. In un mondo in cui l’emozione non è più espressione della carne, tutto è pericolosamente messo in gioco.
Un film che mi ha accompagnato attraverso la galleria di sogni e interrogativi che credevo inaccessibili. Ora ci ritorno con la sicurezza di chi conosce il labirinto come la mani che riempiono le tasche. Sempre vero, sempre attuale, chiunque abbia voglia di conoscersi e comprendere, dovrebbe passeggiarci almeno una volta nella vita.
La guerra non è solo quella sul campo arso dagli spari. Il Cacciatore è il ritratto della guerra alternativa, invisibile agli occhi dei più ma profondamente sconvolgente e distruttiva. E' quella fatta di pensieri e relazioni, lacerazioni nell'anima che non potranno risanarsi mai.
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