Immagino che chi sta guardando questa insolita playlist si chieda: "Cosa c'entra il Cinema con quei metallari?" Beh, non molto, salvo che questi hanno preso ispirazione da alcuni film famosi per certe loro canzoni, ma non solo. Io mi limiterò ad elencarne alcuni (ovviamente le canzoni sono in inglese, quindi bisogna considerare il titolo originale dei film).
Con Lon Chaney, Mary Philbin, Norman Kerry, Arthur Edmund Carewe
In streaming su Cultpix
è vero, è venuto prima il romanzo (1910), però sono state realizzate numerose versioni cinematografiche. Io ho segnato la prima in ordine cronologico tra quelle che comparivano
Aaarghhhh!!!!!! grande @snake mi fai tuffare nella mia adolescenza. Comunque la tua playlist non è affatto insolita: Steve Harris, bassista e mente degli Iron era tra le altre cose un grande appassionato di cinema. Nel video di "run to the hills" vengono usate le immagini di un vecchio western del cinema muto. La passione per il cinema horror era evidente nelle copertine dei dischi, con il personaggio di Eddie, oltre a numerosi riferimenti alla fantascienza (la copertina di "Somewhere in time". ne è zeppa) e alla letteratura (su tutte ricordiamo la frase di Lovecraft che campeggia sulla lapide disegnata sulla copertina di"Live After Death"), In "The number of the beast" c'è la canzone "The prisoner" dove viene riportato integralmente il dialogo con cui iniziavano la puntate della celebre serie "Il prigioniero" che appassionò il publico degli anni '70 (FILM Tv rivista gli ha dedicato un articolo molto ben realizzato). Un saluto
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Aaarghhhh!!!!!! grande @snake mi fai tuffare nella mia adolescenza. Comunque la tua playlist non è affatto insolita: Steve Harris, bassista e mente degli Iron era tra le altre cose un grande appassionato di cinema. Nel video di "run to the hills" vengono usate le immagini di un vecchio western del cinema muto. La passione per il cinema horror era evidente nelle copertine dei dischi, con il personaggio di Eddie, oltre a numerosi riferimenti alla fantascienza (la copertina di "Somewhere in time". ne è zeppa) e alla letteratura (su tutte ricordiamo la frase di Lovecraft che campeggia sulla lapide disegnata sulla copertina di"Live After Death"), In "The number of the beast" c'è la canzone "The prisoner" dove viene riportato integralmente il dialogo con cui iniziavano la puntate della celebre serie "Il prigioniero" che appassionò il publico degli anni '70 (FILM Tv rivista gli ha dedicato un articolo molto ben realizzato). Un saluto
Credo che "Somewhere in time" si ispiri molto a Blade Runner, per quel che riguarda la veste grafica. Benvenuto tra noi: http://www.youtube.com/watch?v=NumV7gUKLz0
Speravo in qualcosa che ricordasse la mia preferita. :)
Banalmente: to tame a land.
Doverosa play per un grande gruppo ! Se non sbaglio anche "the loneliness of the long distance runner" è ispirato da un film del 62.
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