Scerbanenco da leggere. Scerbanenco da vedere al cinema. Perchè c'è stato un prima e un dopo Scerbanenco. E la narrativa noir italiana, il cinema noir italiano, tutti gli sono debitori.
Calibro 9, numero 1. L'infedele Di Leo prende il titolo di un racconto, lo spunto di un altro (Stazione Centrale - Ammazzare subito), l'anima di Scerbanenco e gira il più bel film noir italiano di sempre. I (polar) francesi ci rispettano, che le balle ancora gli girano. Eccome.
I milanesi ammazzano il sabato, perchè gli altri giorni si lavora. Una brutta storia di amore paterno e di perdita, in una Milano incattivita, avida e che non lascia scampo a nessuno.
Con Bruno Cremer, Renaud Verley, Marianne Comtell, Raffaella Carrà
Grande romanzo, trasposizione corretta ma fin troppo semplificata. Resta impresso il Lamberti di Bruno Cremer e un uso efficace della Milano di periferia.
Con Gian Maria Volonté, Don Backy, Tomas Milian, Ray Lovelock, Ezio Sancrotti
Non è tratto da un racconto, purtroppo, ma è un instant movie che racconta le azioni sanguinarie della banda Cavallero. Ma tutti i film che lo precedono in questa lista gli devono qualcosa.
Con Ugo Tognazzi, Carlo Delle Piane, Carla Gravina, Athina Cenci, Claudio Amendola
Tardo epigono di un genere, strano ibrido di poliziesco, commedia italiana e polar francese. Scerbanenchiano nell'ambientazione e nelle atmosfere, gli sono affezionato e lo metto a chiusura della lista.
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