La città è l'ambientazione naturale di una miriade di film ma in alcuni casi il regista la rende coprotagonista e la inserisce nel cast , la dirige con attenzione e si attarda sulle sue architetture tirandone fuori l'anima nascosta.
Antonioni porta la macchina da presa sull'ascensore del nuovissimo grattacielo Pirelli sino a spaziare dall'alto sulla nuova Milano che stava costruendo il miracolo economico.
Rosi è stato forse il primo a mostrarci i vicoli e i bassi di una Napoli degradata e senza speranza; e non c'erano ancora i cumuli di immondizie nelle strade ma nei palazzi del potere già se ne avvertiva il tanfo.
Woody Allen è forse il regista che maggiormente ha adattato la sua amata New York alle vicende dei suoi film mostrandola in ogni angolo, in ogni stagione, in ogni sua nevrosi. Una vera protagonista.
Ridley Scott immerge il suo film in una angosciante e cupa Los Angeles del 2019 (ci stiamo arrivando). Senza questa ambientazione il film perderebbe molto del suo fascino.
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