Dopo la playlist di Panflo su alcuni dei migliori scrittori del sito, che ha riscosso molti consensi ed è stata commentata senza eccessive polemiche, mi sembrava interessante estendere lo stesso discorso anche alle migliori recensioni, quelle scritte con uno stile davvero "al di sopra della media". Naturalmente anche qui siamo nel campo della pura soggettività e sette scelte ne lasciano fuori molte altre. Chi vuole può aggiungere le proprie preferenze.
Autore: Spopola. Qui siamo davanti a un vero e proprio saggio sul film, scritto da uno spettatore chiaramente innamorato dell'opera che recensisce, con una prosa "fluviale e debordante" punteggiata di leitmotifs e di ritorni come il film stesso. E l'autore, nonostante il suo assoluto entusiasmo, ha anche l'onestà di denunciare gli eccessi letterari della sceneggiatura di Marguerite Duras
Autore: Snaporaz68. Recensione di ammirevole lucidità, esemplare nell'analizzare i vari piani narrativi su cui è costruito il film, i riferimenti letterari e psicanalitici e la trasposizione operata dal film "nel sentimento universale della noia e del senso di straniamento di questi nostri tempi".
Autore: Fabio1971. Lo stile di Fabio ci accompagna sapientemente nella lettura e nell'interpretazione di un capolavoro che risulta però fra le opere più enigmatiche di Bergman, avvalendosi perfettamente della citazione di alcuni dialoghi del film e di alcune riflessioni di Bergman sul ruolo dell'artista.
Con Anatolij Solonicyn, Ivan Lapikov, Nikolaj Grinko, Nikolay Sergeev, Irina Tarkovskaya
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Autore: Peppe Comune. Perfetta disamina del capolavoro di Tarkovskij con interessanti osservazioni sulla specularità fra il regista sovietico e il pittore medievale, sul ruolo dell'artista nella società e il legame imprescindibile fra la creazione artistica e il concetto del "sacro". Stile di grande chiarezza espositiva e ricchezza linguistica.
Autore: AIDES. Qui siamo di fronte a una riflessione più complessa, per molti versi "filosofica" e non soltanto estetica, che per la profondità dei suoi riferimenti e delle sue conclusioni meriterebbe senz'altro la pubblicazione in una rivista specializzata.
Autore: Bradipo68. Tra le tantissime recensioni scritte da questo critico-cinefilo di incredibile prolificità nello scrivere, questa mi è sembrata una delle più complete, delle meglio argomentate, una di quelle in cui più traspare la sua passione per l'oggetto "film" e la sua capacità di spiegarne i contenuti e analizzarne la forma con notevole appropriatezza lessicale
Autore: Call me snake. Grande film di Godard, e recensione entusiasmante che ne spiega benissimo le novità formali, l'uso della citazione da parte di Godard e il disperato romanticismo che si respira nel film
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