ACHTUNG SPOILEREN IN KOMMA ZWEI, DREI ,FIER, FUNF UND SIEBEN. Non sono film horror ma dimostrano che la realtà è in molti casi ben superiore all'immaginazione.
Quello che dico io (non presente in DB) è un "Gengis Khan" filippino del 1952 che vidi a 9 anni : in una scena un re nemico viene giustiziato facendogli cadere una goccia d'acqua sulla fronte ad ogni secondo, per giorni e giorni, sino al trapanamento del cranio. Mi colpì talmente che ancora lo ricordo mentre il resto del film è svanito nel nulla
Con Susan Hayward, Simon Oackland, Virginia Vincent
Visto da adolescente , per la prima volta ebbi coscenza di cosa fosse la pena di morte e quale atroce agonia per il condannato assistere al macabro cerimoniale dei preparativi della camera a gas. Sarà la bravura della Hayward ma quella scena mi è rimasta impressa indelebilmente.
Con Florinda Bolkan, Maria Casarès, Claudio Cassinelli, Anthony Higgins, Spiros Focas
Terribile la scena in cui i preti fanatici spellano viva la sciagurata : zoomata dello scalpello che incide , alla caviglia, la pelle che di colpo viene strappata su accompagnata dal terrificante grido di dolore disperato.
Con Vanessa Redgrave, Oliver Reed, Dudley Sutton, Max Adrian, Gemma Jones, Murray Melvin
Quando Reed viene arso sul rogo, il regista si compiace di prolungare al massimo i tempi del supplizio, mostrandoci gli effetti delle fiamme sul viso che vediamo, tra gli urli strazianti, annerirsi, screpolarsi, sollevarsi. Dicono che in realtà le vittime sul rogo morivano quasi subito soffocate dal fumo; mi piace crederlo.
Con Gérard Depardieu, Sigourney Weaver, Armand Assante, Angela Molina, Fernando Rey
La scena degli "auto da fè" è stilisticamente stupenda e ricorda i quadri di Bosch : su uno sfondo di notte, fiamme e folla assatanata le povere condannate vengono lentamente "garrotate" e le lingue fuoriescono, lunghe in maniera innaturale dalle bocche contorte. Terribile.
Con Luigi Diberti, Arnaldo Ninchi, Massimo Bellinzoni, Dalia Lahav, Lorella Morlotti
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Ovvero il lato oscuro di Pupi Avati che ci mostra il lavoro di un boia medievale che prima deve affogare una condannata poi squartare con molta cura un povero cristo che non ne vorrebbe sapere.
Il latente (mica tanto) sadismo di Gibson salta fuori con la lunghissima scena della tortura sulla ruota, finché morte ne consegua, ma non ne consegue mai, mai... Questo compiaciuto e violento finale , a mio parere, rovina un film che non era male.
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