L'idea della playlist mi è venuta in seguito al dibattito che ha avuto luogo all'interno della play di kikisan sugli ultra-gore giapponesi, nella quale si è finito col tirare in ballo il concetto di "dionisiaco" a proposito dell'esplosione di quelle pulsioni profonde dell'Es, di fronte alle quali, ad esempio quando le vediamo rappresentate al cinema, proviamo un senso di destabilizzazione e inquietudine, a causa della difficoltà nel riconoscerle come parte di noi stessi. Certo, non è una tematica originalissima, i film che hanno affrontato l'argomento sono talmente tanti che farci su una playlist sarebbe addirittura superfluo (basti pensare a tutti quelli basati sullo sdoppiamento di personalità, dal Dr. Jekyll in poi), per questo ho deciso di prendere in considerazione soltanto quelle opere particolarmente destabilizzanti e volendo anche "pericolose", in quanto hanno affrontato la tematica dell'emergere delle pulsioni profonde in maniera amorale, addirittura quasi esaltandole. Per questo non ho voluto inserire un film come "Salò", che pure affonda come pochi altri in quelle zone della psiche che nessuno vorrebbe mai conoscere/riconoscere in sè, perchè quello di Pasolini è uno sguardo dolente, di condanna, mentre invece il dionisiaco, se è davvero tale, travolge tutto, oltrepassa distruggendo i limiti della morale, ribalta radicalmente l'ordine del mondo, insomma, come direbbe qualcuno che di dionisiaco se ne intende, esso si trova "al di là del Bene e del Male".
A-lex è l'Es, come ci suggerisce quell'occhio truccato con cui ci guarda con aria minacciosa e provocatoria, come sfidandoci ad identificarci con lui, a riconoscere che ciò che fa lui è quello che vorremmo fare anche noi. Per uccidere si veste di bianco, il colore dell'innocenza, che è anche l'innocenza assoluta della Gazza ladra di Rossini, il brano con cui vengono accompagnati i suoi crimini (tra l'altro si faccia caso al fatto che i momenti di stasi della musica coincidono sempre con l'arrivo delle sirene della polizia, e con l'espressione guardinga di Alex un momento prima di svignarsela), per poi tornare a casa ed esaltarsi con l'Inno alla gioia di Beethoven. Durante l'uccisione della signora dei gatti imbraccia un grosso fallo di marmo, proprio come un satiro (creatura dionisiaca), col quale dà vita ad una sorta di danza dionisiaca con la sua vittima, un momento prima di ucciderla.
Va be', impossibile dire qualcosa che non sia già stata detta in proposito, semplicemente un manifesto poetico del Surrealismo e dunque un'esaltazione di tutte quelle pulsioni recondite represse dall'ordine sociale e dalle convenzioni borghesi. Basta pensare soltanto all'immagine del Cristo che esce dal castello delle 120 giornate di Sodoma, vetta di blasfemia e di ribaltamento radicale dei valori, probabilmente rimasta ancora insuperata.
Con Sirpa Lane, Lisbeth Hummel, Pierre Benedetti, Marcel Dalio
La bestia è l'inconscio, la parte animalesca dell'uomo, le sue pulsioni più primitive, alle quali dapprima resiste, per poi lasciarsene divorare, ovviamente in un'esplosione di piacere e di gioia (che però anche qui porta alla morte).
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