Esiste una categoria di film che in genere di definiscono “piccoli”, a volte nel senso della durata, a volte in quello delle dimensioni produttive, a volte entrambe. Interessante è che “piccolo” ha quasi sempre una connotazione positiva, è cioè quasi un vezzeggiativo. Non si dice mai “piccolo” di un film di poco valore. Ebbene, i film piccoli si fanno apprezzare anche perché - appunto - riescono a piacere con poco. Chissà perché, un periodo in cui se ne fecero parecchi fu gli anni '50, anche per merito della mitica (per me) casa di produzione RKO. Il proprietario pare fosse un capriccioso milionario americano. Non credo fosse un idealista o un grande amante del cinema, ma tant'è che la RKO ci ha regalato diversi bei film girati con pochi soldi. Forse è proprio questa loro piccolezza a penalizzarli oggi davanti ad un pubblico in cerca di emozioni immediate e preconfezionate nei soliti appariscenti ma vuoti blockbuster, che vengono divorati e scordati nell'arco di pochissimo tempo. Spesso le persone restano anche deluse da questo tipo di film, benché poi all'uscita successiva abbocchino con immutata ingenuità. Chi ha il coraggio di vincere i propri pregiudizi e di guardarne qualcuno (un altro ostacolo è che sono anche “vecchi”!!), molto difficilmente poi se ne pente. Ho pensato di stilare una lista dei miei preferiti tra i piccoli film, anche perché mi hanno fatto sentire il desiderio di farli conoscere.
Con Edward G. Robinson, Lon McCallister, Rory Calhoun, Judith Anderson
In streaming su Plex
E' una torbida storia di gelosia incestuosa e di crimini sepolti nel passato orchestrata dal grande Delmer Daves. L'amore che una ragazza di campagna incontra rompe i precari equilibri della strana e misteriosa famiglia da cui proviene, soprattutto perché manda su tutte le furie il suo strano e tormentato padre (un grande Edward G. Robinson), un uomo con molti segreti ingombranti. E' un film di grande efficacia e di notevole forza drammatica. Mostra che chi protegge e copre il male venga dapprima sopraffatto e poi inghiottito da esso, fatto che il film rende con una indovinata e calzante metafora.
Un film non molto noto, ma che un po' di cinefili conoscono, e che servì da ispirazione al più famoso “Gangster story” di Arthur Penn. Quello che colpisce di più è la figura di lei, donna senza scrupoli e quasi sadica, che è la vera forza trascinante del duo di fuorilegge. E' lei che sin dall'inizio spinge il suo uomo a diventare un bandito e poi lo istiga a continuare ad oltranza. Lui è in fondo un debole, uno che non sa dire di no davanti all'abile ricatto dell'amore e della stima. Quando aprirà gli occhi sarà troppo tardi.
Con Charles McGraw, Joan Dixon, Lowell Gilmore, Louis Jean Heydt, Milburn Stone
La storia è diversa, ma in fondo l'argomento non è poi così dissimile dal film precedente. Qui il protagonista si fa sedurre da una donna perfida e ambiziosa, che non desidera l'amore ma una vita agiata e denaro, molto. Ne è succube, e pur di non perderla è disposto a tutto. Infine, per assecondare i sempre più pesanti capricci della donna, si spinge fino alle rapine. Un film breve ma molto ben diretto e recitato, che con poco riesce a dirci molto.
Con Loretta Young, William Holden, Robert Mitchum, Gary Gray, Tom Tully, Sara Haden
In streaming su Rai Play
E' un film semplice e molto gradevole, che parla di amore che nasce dolcemente e in modo proprio inaspettato, e di giusta gelosia, senza i toni del melodramma e scene forti. Un giovanissimo William Holden ha per comprimario il grande Robert Mitchum, che qui dà anche prova di essere un discreto cantante. E' un film di lieve romanticismo, lieve umorismo, e di dialoghi più che dignitosi. Diversi i bei momenti, e poi io mi sciolgo quando vedo cantare e suonare la chitarra attorno al fuoco, in campagna.
Con John Wayne, Ella Raines, Audrey Long, George "Gabby" Hayes
In streaming su Rai Play
Un western poco noto ma di buon livello, che gli ammiratori di John Wayne non dovrebbero proprio perdere. La vicenda è intricata e sa di noir, con tanto di due donne che si contendono il valente pistolero (e lui stesso che non sa chi scegliere). Forse è rimasto nel dimenticatoio solo perché è in bianco e nero, poiché per il resto la vicenda è coinvolgente e il divo Wayne non delude proprio.
Con Grant Williams, Randy Stuart, April Kent, Paul Langton
Un piccolo capolavoro di fantascienza, che appassiona sin dall'inizio e tiene tutto il tempo in pena e in ansia per il povero protagonista. E' anche un film angosciante, perché fa vedere un uomo che, per uno strano fenomeno, diviene lentamente ma inesorabilmente sempre più piccolo, fino a diventare della grandezza di un insetto. E proprio con gli insetti si ritrova a combattere tremende lotte per la vita. Gli effetti speciali sono tanto semplici quanto riusciti, e troviamo pure un'interessante tematica filosofica. La voce narrante finale, il cui testo è modificato in italiano, dice dell'irriducibile dignità dell'uomo, quali siano le sue dimensioni.
Don Siegel girò questo film, entrato nella storia del cinema, servendosi per gli effetti speciali di qualche manichino, qualche verza, e di un po' di detersivo per piatti. Eppure che mestiere, che messaggio. Io non ci vedo una metafora del pericolo dell'invasione comunista, ma un monito a come potremmo tutti diventare se non stiamo attenti, cioè quasi degli zombi senza personalità, senza sentimenti, e senza cuore.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta