Se lo ho fatto non ne ho memoria, penso piuttosto sia stato un accordo implicito, una volontà inconscia tramutata in assenso-consenso. Così ormai da un pò mi trovo in un limbo straniante e degenerato dove il tempo si accanisce solo sugli altri e a me non resta che amare chi non posso nell'attesa dell'ineluttabile visione di me stesso
Ho sempre amato leggere fin da piccolo, così crescendo ho deciso di guadagnarmi da vivere cercando libri antichi. Essi sono come un virus e per possederne alcuni saresti disposto a dannarti l'anima. In particolare cercai spasmodicamente dei testi di alchimia ed esoterismo ma una volta avuti e letti me ne disfeci subito mettendo più distanza possibile tra me e loro. Il solo pensiero di rivederli mi è impossibile da sopportare
Girando per ambienti dark mi è capitato di imbattermi nei personaggi più disparati, alcuni dei quali veramente inquietanti e difficilmente associabili al mondo dei vivi. Così mi sono chiesto più volte se non fosse il caso di cambiare aria e tornare ad assaporare quelle sensazioni avvolgenti, come il calore umano o avere dei figli, che ti fanno pulsare il sangue nelle vene facendoti sentire vivo. Ma non posso e non voglio perchè sono già morto dentro
Titolo originale Christiane F. Wir Kinder vom Bahnhof Zoo
Regia di Uli Edel
Con Natja Brunckhorst, Thomas Haustein, Jens Kuphal, Christiane Reichelt
Conobbi una ragazza già molto inquieta benchè ancor vergine alla vita, la condussi per mano nel mio mondo di tenebre là dove voleva andare, me ne innamorai per il suo candore e quando lo perse sporcato dalle mie stesse ombre oscure mi sottrasse l'unica droga che abbia mai provato e che mi diede assuefazione: se stessa. Ora che ne sono fuori ogni tanto mi capita di pensare che fine abbia fatto
I miei amici sono decisamente fuori dal comune: c'è Rick l'isterico, Hell la piranha, Rocco il dawn, Satana il povero diavolo, la Morte pestilenziale ed altri loschi figuri. Insieme si scorrazza avvolti dalle ombre della notte tra localacci infimi e città insidiose dove i pericoli sono ad ogni angolo e spesso per portare in salvo la pellaccia si ripiega all'alba nella spiaggia di velluto, con lo skyline dorico in lontananza a rassicurarci che siamo a casa
La mia musica, in bianco e nero come la vita di Ian Curtis, come le copertine di certi dischi, così cupa e oscura eppure così ricca di mondi interiori, una sinfonia decadente, romantica, disperata. Uniche eccezioni: il Duca Bianco caduto sulla terra per sbaglio e i due Re Neri, James Brown l'anarchico (altro che il punk) e Michael Jackson l'angelo devastato, dentro e fuori, unica reale maschera dell'orrore (altro che Marilyn Manson). E i folletti Rettore e Camerini
La Madeleine della mia infanzia, quell'età dell'innocenza dove iniziavano le prime letture strane, i primi brividi di paura e sopratutto l'incontro con la ragazza della mia vita: Vic Beretton. Prima non sapevo esistessero le donne, dopo non ho fatto che cercare lei in ognuna perchè la amavo e la odiavo al tempo stesso. Perchè gli anni felici sono gli anni persi
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