Finalmente anche qui da noi, nella cara provincia di Livorno, comincia a venire fuori un sole opaco e segnato dal dolore di cotanto tempo dietro alle nuvole grigie. Questo cambiamento di tempo mi ha spinto a riprendere la fresca bicicletta da corsa Olympia ricevuta a Natale. Esperienza meravigliosa soprattutto per il sottoscritto. Non salivo sui pedali con attacchi da ottobre quando ancora faceva abbastanza caldo per spingere fuori la mia ex bicicletta. Ma questo conta poco o niente. Il solo pensiero è che sta arrivando una stagione ciclistica di gare ottima (parlo di professionisti) e anche un ottima stagione (parlo di tempo) anche per me. Scarpe con attacchi aspettatemi!!
Con Lamberto Maggiorani, Enzo Staiola, Lianella Carell, Elena Altieri, Gino Saltamerenda
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Il miglior film di De Sica è una riflessione dolorosa sull'importanza che aveva a quel tempo uno strumento come la bicicletta. Specialmente per un uomo che di lavoro fa l'attacchino comunale. Il regista disse "Rintracciare il drammatico nelle situazioni quotidiane, il meraviglioso nella piccola cronaca" Capolavoro.
Con Cui Lin, Li Bin, Zhou Xun, Gao Yuanyuan, Li Shuang, Zhao Yiwei
Anche in questo caso si parla sempre di ladri di biciclette. Soltanto, come detto dal titolo, a Pechino. Estratto della recensione del nostro Bradipo68 sul film (se mi posso permettere): "Ladri di biciclette alla pechinese:vidi questo film in un Festival e mi fece subito un ottima impressione nonostante una mia atavica idiosincrasia per molto cinema orientale.Il fatto che mi piacque molto è presto spiegato:questo film è ben più di un omaggio al De Sica di Ladri di biciclette pur richiamandosi assai poco nello stile al neorealismo italiano" Grandissime parole e un applauso al nostro Bradipo!!
Con Silvana Pampanini, Delia Scala, Renato Rascel, Aroldo Tieri, Franca Marzi
Molto poco conosciuto questo film di Carlo Campogalliani. Minuscola parte per Totò. Il film non è un granchè ma la verve comica di Peppino De Filippo diverte.
Capolavoro di Michael Radford del 1994. Divenne celebre per essere stata l'ultima interpretazione di Massimo Troisi e, curiosamente, morì a sole 12 ore dopo le riprese. "Quando la spieghi la poesia diventa banale, meglio di ogni spiegazione è l'esperienza diretta delle emozioni che può svelare la poesia ad un animo predisposto a comprenderla."
C'è un film della serie "Don Camillo" (non ricordo quale) dove i due indimenticabili protagonisti si cimentano in una gara non dichiarata sulle due ruote (non dichiarata perché non era dignitoso che il parroco e il sindaco di mettessero a gareggiare....), il risultato è esilarante....altri tempi altro cinema. Più recentemente "Happy Family", il protagonista narratore è praticamente sempre in bicicletta, Salvatores deve avere una passione per le due ruote perché anche in "Marrakesh Express" fa cimentare Abatantuono e C. con il deserto sui pedali. Un saluto
Per un amante della bicicletta come sei ti consiglio anche il delizioso "All american boys" di Peter Yates con protagonista un giovane appassionato di bici. Io che in città giro solo in bici l'ho amato fin da subito. Già Kikisan poi ti ha suggerito lo splendido "Laissez passer" di Tavernier: la luinga sequenza in biciletta è un capolavoro! Un saluto
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Un Tatì impettito che gira su una bicicletta ("Vacanze di monsieur Hulot") è uno spettacolo. Un saluto Dedo
C'è un film della serie "Don Camillo" (non ricordo quale) dove i due indimenticabili protagonisti si cimentano in una gara non dichiarata sulle due ruote (non dichiarata perché non era dignitoso che il parroco e il sindaco di mettessero a gareggiare....), il risultato è esilarante....altri tempi altro cinema. Più recentemente "Happy Family", il protagonista narratore è praticamente sempre in bicicletta, Salvatores deve avere una passione per le due ruote perché anche in "Marrakesh Express" fa cimentare Abatantuono e C. con il deserto sui pedali. Un saluto
Per un amante della bicicletta come sei ti consiglio anche il delizioso "All american boys" di Peter Yates con protagonista un giovane appassionato di bici. Io che in città giro solo in bici l'ho amato fin da subito. Già Kikisan poi ti ha suggerito lo splendido "Laissez passer" di Tavernier: la luinga sequenza in biciletta è un capolavoro! Un saluto
@degoffro: Non mi ricordo il film che hai citato, magari l'ho anche visto, ma non mi ricordo nemmeno la scena che hai citato. Un saluto!!
mi vengono in mente GIORNO DI FESTA e LA VITA E BELLA.. un saluto!
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