Parallelamente alle fortune del wester all'italiana, nasce un sottofilone di successo, che potremmo chiamare "tortilla western". Visto che la Spagna assomiglia così tanto al messico, perchè non usarla per farci qualche film sulla rivoluzione? Ecco allora il filone terzomondista, imperniato sulla difficile amicizia fra un messicano di umili origini e un professionista, yankee o europeo. Il mercenario anglosassone è al solito bello intelligente e inossidabile, mentre il messicano è un povero disgraziato alla Tuco, alla quale vanno tutte storte.
Questi film sono infarciti di comizi politici che appessantiscono la resa spettacolare della vicenda, quando c'è. Ne citiamo alcuni fra i più "impegnati":
Regia di Damiano Damiani
Con Gian Maria Volonté, Klaus Kinski, Lou Castel, Martine Beswick, Andrea Checchi
Il primo grandioso "tortilla western". Il gringo Bill Tate (Lou Castel) deve uccidere un generalissimo della revoluciòn. Per questo si allea con l'ingenuo El Chuncho (Gian Maria Volontè). Finalissimo da "preparare i fazzoletti"
Regia di Sergio Corbucci
Con Franco Nero, Tomas Milian, Fernando Rey, Jack Palance, Gino Pernice, Francisco Bodalgo
Un mercenario svedese (Franco Nero) e un rivoluzionario (Thomas Milian) cercano di sopravvivere e arricchirsi nel Messico in fiamme. Il tema musicale di Enni Morricone non se ne va più dalla testa. L'inimitabile Jack Palance fa un cattivo dalla mano artificiale, fumatore di marijuana.
Regia di Giulio Petroni
Con Tomas Milian, Orson Welles, John Steiner, Luciano Casamonica, José Torres
Tepepa è un messicano che continua la sua rivoluzione, incontra un dottore inglese col quale ha un conto da regolare, l'uomo lo accusa del suicidio della sua fidanzata. Un autentico classico dei western rivoluzionari.
Regia di Sergio Corbucci
Con Franco Nero, Tony Musante, Franco Giacobini, Jack Palance, Giovanna Ralli
Paco allora assolda un mercenario chiamato "Il Polacco", per combattere la sua rivoluzione personale contro i ricchi proprietati terrieri. Ma ben presto "il Polacco" con le sue idee farà nascere in lui altri ideali e altre strade.
Regia di Sergio Sollima
Con Tomas Milian, Donald O'Brien, Chelo Alonso, John Ireland
Un rivoluzionario rivela in punto di morte a Cuchillo dov'è nascosto un carico d'oro che dovrà servire alla rivoluzione messicana. Cuchillo parte alla ricerca di quell'oro al quale però sono interessati
anche altri individui: il capo rivoluzionario Santillana, lo sceriffo Cassidy, Reza e i suoi predoni, e gli agenti francesi al soldo del governo di Città del Messico.
Regia di Lee W. Beaver (Carlo Lizzani)
Con Lou Castel, Mark Damon, Pier Paolo Pasolini
In Messico durante la rivoluzione ,un bambino scampato all'eccidio della famiglia, viene allevato da un prete protestante. finchè una volta divenuto pistolero provetto
è costretto a lasciare la famiglia per andare alla ricerca della sorella scappata di casa finita in mano agli uomini di un ricco padrone senza scrupoli che ha costretto la a prostituirsi. Quando capirà che quelli erano gli stessi uomini che hanno massacrato la sua famiglia quando
era bambino si scatenerà contro di loro aderendo anche alla rivoluzione. Western di Carlo Lizzani.
Regia di Sergio Leone
Con Rod Steiger, James Coburn, Romolo Valli, Maria Monti, Rik Battaglia, Franco Graziosi
Un fuorilegge messicano, Juan Miranda con i suoi 5 figli e la sua banda di banditi incontrano Sean Mallory un'irlandese esperto di esplosivi. Miranda si allea con l'uomo per svaligiare un banca, ma Mallory ben presto lo coinvolgerà a combattere nella rivoluzione al fianco dei rivoltosi di Pancho Villa e Emiliano Zapata. Nel 1971, per la prima volta nella sua carriera, Leone arriva ultimo, con "Giù la testa!", un film che inizialmente doveva solo produrre per la regia di Peter Bogdanovich o Sam Peckinpah (ma entrambi si tirarono indietro). La regia quindi è affidata all'esordiente Giancarlo Santi, aiuto di Leone in "C'era una volta il west", ma i due protagonisti, James Coburn e Rod Steiger, non vogliono farsi dirigere da uno sconosciuto. Cosi Leone, a malavoglia, prende in mano il timone, e ne esce un'altro grande capolavoro.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta