Per fortuna l'hanno abolita; era la prosecuzione dei sistemi coercitivi fascisti pur in piena democrazia. Il ricordo di quegli anni si identifica con una noia assoluta, la sveglia alle cinque e a letto alle ventuno ; le ore del giorno sempre eguali nel loro trascorrere senza gioia, marciando per i cortili o pulendo camerate e cessi. Si scriveva alla ragazza che dopo un pò non rispondeva più perché ne aveva trovato un altro più presente, si aspettava con ansia quelle due ore di libera uscita ma spesso non uscivi per "l'uniforme in disordine", dovevi lottare contro i "nonni" per circa tre mesi e quando diventavi nonno tu, ti sentivi stupido a bagnare la gente mentre dorme. Per non parlare poi dei sergenti, se ti prendevano in antipatia : ti rendevano la vita impossibile tanto da piangere per la rabbia e purtroppo ciò ha determinato tanti casi di suicidi ; inutile parlare di "nostalgia di casa" era purtroppo reazione alle vessazioni. Alcuni film descrivono bene questo mondo ormai scomparso.
Con Claudio Amendola, Massimo Dapporto, Claudio Botosso, Alessandro Benvenuti
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Un bel film di Marco Risi che descrive perfettamente lo squallore della vita militare dei soldati di leva. In particolare la figura, così frequente, del superiore implacabile.
Con Enrico Lo Verso, Stefano Accorsi, Francesco Siciliano, Claudia Pandolfi, Lorenzo Amato
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Un film di Angelo Longoni, tratto dalla sua pièce tatrale ispirata al triste periodo che segnò numerosi suicidi di giovani reclute. Il film ha molte pecche, ma si salva per il messaggio.
La prima parte ci mostra le angherie che subisce una recluta timida e introversa da parte dei commilitoni arroganti e sadici, coperti da un sottufficiale disonesto. Grande Montgomery Clift.
Sua maestà Kubrick mette mano all'argomento e ci lascia un documento imperituro sulla tremenda crisi che può attraversare un animo gentile se sottoposto alla violenta disciplina militare. Avevo i brividi alla prima visione del film.
Un simpatico film , tagliato addosso ad un Elvis Presley soldato di leva distaccato in Germania e quindi a suo agio in divisa; belle canzoni (G.I. Blues che dice "pensavamo di venire a fare gli eroi, ma tutto ciò che facciamo è marciare..) e le fantastiche gambe di Juliette Prowse.
Anche Morandi era soldato di leva, anche lui interpretò sè stesso in divisa; ma siamo a tutt'altri livelli, anche se Gianni (che incontrai durante un campo invernale) era un compagnone simpatico.
SMEMORATI: era il poligono di Torre Veneri altresì denominato San Cataldo. E di polvere ne ho mangiata parecchia anche io (la cosa che mi fece impressione, abituato alla Liguria ricca di torrenti, era la pressoché totale assenza di corsi d'acqua, solo lagune salmastre, sembrava di essere ai tropici) anche si ci sno stato solo per un paio di settimane. Il soggiorno ebbe comunque il risvolto positivo di una visita ad Otranto (grazie a un sottotenente romano di cui conservo un ottimo ricordo) e alla sua splendida cattedrale. Un saluto da un ex cavalleggero.
@giannisv66 i soliti "snob" voi cavallegggeri... Chiamatevi carristi come tutti, tanto sul cavallo non ci siete mai saliti hahaha. Era proprio Torre Veneri/San Cataldo grazie.
Grande Panflo, è vero mai visto un cavallo in dodici mesi. Però che spasso sul carro armato, ero capocarro ma ogni scusa era buona per pilotarlo. Beata gioventù, oggi magari me la farei sotto.....
Sempre a lamentarvi, marmittoni !!! Ma se il periodo della naja è stato sicuramente uno dei migliori periodi della vostra vita. Giovani, energici, pieni di vitalità, a contatto con tanti coetanei dei posti più disparati, di alcuni dei quali avete sicuramente un buon ricordo, se non amicizia, e, soprattutto (visto dalla parte di ufficiale medico) rompiballe. Fra i compiti di un sottotenente medico assegnato ad un reggimento ("Lupi di Toscana") vi era quello di sovrintendere all'igene della cucina sia come ambiente che nel confezionamento dei pasti. Ogni giorno capitavo in cucina a controllare. Presto presi l'abitudine di mangiare alla mensa truppa. Eravavate quasi tutti schifiltosi del pasto e non riuscivo a capire, dato che mangiando le stesse cose, io invece la trovavo "ottima ed abbondante". Scansavo volentieri la mensa ufficiali, che per altro poco si discostava da quella della truppa. Adesso sparatemi addosso, ma per me è rimasto uno dei migliori anni della mia vita. Un saluto a voi, ingrata truppa Dedo
Te credo @Dedo, da ufficiale medico la vita di caserma è tutt'altra cosa !! Mai pulito cessi intasati, o marciato per quattro ore in tondo in cortile, o sbattuto in CPR perché non salutato un...ufficiale medico ; ahahah..Sto scherzando Dedo.
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SMEMORATI: era il poligono di Torre Veneri altresì denominato San Cataldo. E di polvere ne ho mangiata parecchia anche io (la cosa che mi fece impressione, abituato alla Liguria ricca di torrenti, era la pressoché totale assenza di corsi d'acqua, solo lagune salmastre, sembrava di essere ai tropici) anche si ci sno stato solo per un paio di settimane. Il soggiorno ebbe comunque il risvolto positivo di una visita ad Otranto (grazie a un sottotenente romano di cui conservo un ottimo ricordo) e alla sua splendida cattedrale. Un saluto da un ex cavalleggero.
@giannisv66 i soliti "snob" voi cavallegggeri... Chiamatevi carristi come tutti, tanto sul cavallo non ci siete mai saliti hahaha. Era proprio Torre Veneri/San Cataldo grazie.
Grande Panflo, è vero mai visto un cavallo in dodici mesi. Però che spasso sul carro armato, ero capocarro ma ogni scusa era buona per pilotarlo. Beata gioventù, oggi magari me la farei sotto.....
Sempre a lamentarvi, marmittoni !!! Ma se il periodo della naja è stato sicuramente uno dei migliori periodi della vostra vita. Giovani, energici, pieni di vitalità, a contatto con tanti coetanei dei posti più disparati, di alcuni dei quali avete sicuramente un buon ricordo, se non amicizia, e, soprattutto (visto dalla parte di ufficiale medico) rompiballe. Fra i compiti di un sottotenente medico assegnato ad un reggimento ("Lupi di Toscana") vi era quello di sovrintendere all'igene della cucina sia come ambiente che nel confezionamento dei pasti. Ogni giorno capitavo in cucina a controllare. Presto presi l'abitudine di mangiare alla mensa truppa. Eravavate quasi tutti schifiltosi del pasto e non riuscivo a capire, dato che mangiando le stesse cose, io invece la trovavo "ottima ed abbondante". Scansavo volentieri la mensa ufficiali, che per altro poco si discostava da quella della truppa. Adesso sparatemi addosso, ma per me è rimasto uno dei migliori anni della mia vita. Un saluto a voi, ingrata truppa Dedo
Te credo @Dedo, da ufficiale medico la vita di caserma è tutt'altra cosa !! Mai pulito cessi intasati, o marciato per quattro ore in tondo in cortile, o sbattuto in CPR perché non salutato un...ufficiale medico ; ahahah..Sto scherzando Dedo.
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