Boschi folti, vallate dove la presenza umana è rada se non inesistente, fronde che lasciano passare a fatica i raggi del sole e su tutto un silenzio rotto solo da fruscii....potrebbe essere la descrizione di un paesaggio degli Appennini oppure di una regione dell'Europa centrale, oppure ancora, per andare più lontano, di una zona degli Appalachi. Non importa, quello che invece conta (almeno ai fini di quanto qui si vuol raccontare) è che quello che abbiamo appena descritto potrebbe essere lo scenario di una rilassante passeggiata, utile a disintossicarsi dal "fragore" della vita quotidiana (soprattutto per chi abita in città) oppure....l'ambientazione di un film horror. Da sempre la natura offre due aspetti all'uomo: da un lato luogo di "riposo" mentale e fisico dove ritemprarsi e ritrovare una dimensione più intima, dall'altro elemento estraneo, alieno alle comodità a cui ormai siamo abituati, un qualcosa che ci incute timore. Non dovrebbe essere così dato che anche noi dalla natura proveniamo, ma l'abitudine alla cosiddetta "vita civile" con il suo costante rumore di fondo ci allontana dal sentire la natura e, soprattutto, i suoi silenzi un qualcosa cui noi apparteniamo. Il fatto è che "l'elemento estraneo" siamo ormai diventati noi, e finiamo non solo con il nutrire timore verso luoghi che sono riusciti a conservare un aspetto "selvaggio" ma anche verso le persone che in questi luoghi riescono a vivere, trovandoli persino poco "umani" nel loro addattamento a uno stile di vita dove i tempi sono dettati dalla natura e dalle stagioni anziché dall'agenda o dal palmare. Questa duplicità di attrazione - repulsione non poteva non generare paure che il cinema e la letteratura hanno sfruttato ampiamente. Dal punto di vista letterario, proporre una bibliografia non sembra il caso, poiché sarebbe sicuramente incompleta, a fronte di molti autori stranieri (Stephen King ha dato ambientazione campestre a molti dei suoi racconti più riusciti, ma andando indietro nel tempo come non pensare a Lovecraft e al suo immaginario New England di boschi sconfinati e fattorie isolate, o ancora a un padre nobile come Nathaniel Hawthorne) qui ci limitiamo a citare il bravo Eraldo Baldini, cui ho rubato il titolo di questa playlist. Etnologo esperto di tradizioni legate alle popolazioni dell'Appennino (in particolare quello emiliano-romagnolo), Baldini ha utilizzato le sue approfondite conoscenze per produrre alcuni romanzi e racconti davvero di grande pathos, dove il thriller si mescola abilmente con le atmosfere consone all'horror. Anche il cinema si è avvalso di ambientazioni naturali per proporre inquietudini o addirittura per coinvolgere lo spettatore in vere immersioni nell'horror. Senza andare troppo indietro nel tempo ricordiamo l'eclatante caso di The Blair Witch Project ambientato interamente nei boschi del Maryland, o ancora la coppia assediata in una casa isolata nei boschi rumeni in Them. E come non menzionare l'inquietante Deadman di Jarmusch ambientato quasi tutto in un bosco surreale e crudelissimo. Assai più recentemente rileviamo l'importanza che una ambientazione "naturale" ha avuto in due thriller come Shutter Island e L'Uomo nell'ombra. In realtà gli esempi si sprecano.Di seguito propongo una selezione di titoli cinematografici, e, in linea con la mia scelta di dare risalto ad un autore nazionale, tutti rigorosamente italiani (tranne uno), pellicole in cui ho ritrovato le atmosfere illustrate qui sopra.
Nella assolata campagna romagnola Avati ambienta una delirante storia di delitti effferati. Un vero colpo a cuore il finale di questo film, che è un cult imprecindibile per gli amanti del giallo-horror
Con Florinda Bolkan, Barbara Bouchet, Tomas Milian, Irene Papas, Marc Porel, Georges Wilson
Un'altra pellicola di culto: superstizioni ed antichi rituali legati alla natura fanno da sfondo ad una vicenda raccapricciante. Nella campagna del profondo Sud la strega incute ancora timore ma......
Con Gianluca Curti, Federico Greco, Roberto Leggio, Simonetta Solder
Nell'odierno ma ancora selvaggio Polesine si cercano conferme per un supposto viaggio in Italia del Solitario di Providence. Anche qui riti antichi prendono forma tra inquietanti paludi.....
L'orrore fa la sua apparizione fra le montagne, ancora una volta il paesaggio più quieto fa da contraltare a una storia tra le più tremende viste recentemente sullo schermo
Con Lino Capolicchio, Gianni Cavina, Carlo Delle Piane, Roberta Paladini
Nuovamente Pupi Avati, che questa volta ci regala una deliziosa favola nera. Visto tanti anni fa, sarebbe molto bello rivederlo ma se ne sono perse le tracce....speriamo che qualcuno se ne ricordi
Con Giuseppe Bocchino, Aitana Sánchez-Gijón, Giuseppe Cristiano, Mattia Di Pierro
Ancora una natura assolata, questa volta quella del Sud, per una storia di amicizia e di cattiveria (dei grandi verso i piccoli e gli indifesi). Non è un horror ma sa essere disturbante quanto e più di un horror
Splendida parabola cinematografica sulla impossibilità per l'uomo di sfuggire al male che ci devasta. Non si può sfuggire a qualcosa che rechiamo dentro di noi
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