Vengo a prenderti
- Commedia
- Italia, Gran Bretagna, Francia
- durata 100'
Titolo originale The Shadow Dancer
Regia di Brad Mirman
Con Joshua Jackson, Harvey Keitel, Claire Forlani, John Rhys-Davies, Giancarlo Giannini
E' tremendamente in bilico, questo comunque Necessario "Vieni via con me". In bilico tra avanguardia e retorica, ode civile e camuffamento moraleggiante. E' ispirazione pura, e coraggio, l'orazione di Saviano sulla costituzionalizzazione 'materiale', quotidiana, della prassi affaristica malavitosa. Al nord e ovunque. E' pura anarchia ed irriverente sberleffo il monologar sulfureo di Paolo Rossi, saltimbanco di razza come Benigni prima di lui. Ed il 'Cetto Laqualunque' a firma Albanese, con la sua neologistica apologia del Realismo-in-Purezza, è più vero del (tristemente) vero, più candidabile dei candidati, più realista del Re... più berlusconi di Lui. E' compartecipazione vibrante l'omaggio a Welby, con la lista, a firma Saviano, dei criminali della Storia per le esequie dei quali le gerarchie ecclesiastiche spalancarono, complici e fintamente sordocieche, le 'Porte della Fede', prerogativa che al 'suicida' Welby fu negata. Così come riconcilia con Nessuna 'fede', quanto con la quotidiana e laica Responsabilità dell'esser-Nel-mondo (Nel, senza esser "del"), la predicazione Civica del peccatore Don Andrea Gallo, santo se v'e n'è uno, orgoliosamente in minuscolo. Orgogliosamente umano. MA quanto stride al cospetto di tanta Bellezza quel che è, diciamocelo, la parte più 'fabiofaziosa' del programma: l'epos ed il pathos cercati al limite del voyeurismo, del 'testimoniar autoptico'... la figlia dei migranti che in bergamasco stretto ci dice quant'-è-bella-l'-italia (perchè non ha mai visto Malta...), il costringer la vedova Welby alla lettura delle ultime-parole-di-piergiorgio, Beppino Englaro che, impacciato, resta di sasso al centro del proscenio mentre dietro di lui un De Andrè junior - in veste caricatura-zombie dell'Inarrivabile antenato - intona, con luci 'd'atmosfera', le prime strofe de 'la canzone di marinella'... E diamine, sdoganare la 'virtus pubblica' d'un uomo come gianfranco fini, artefice di prima grandezza di parte rilevante del Male Civico prodottosi nell'ultimo ventennio istituzionale, connivente principe (& maggiordomo Re) di colui che la Storia, se ve ne sarà Una, e Giusta, chiamerà eversore, cannibale di civiltà, torturatore di legalità e sì, concediamocelo, 'stupratore della democrazia' (cit.), beh, è scelta che lascia a dir poco interdetti. Anche di 'esempi' COSI', ha bisogno l'avanguardia critica ed il moderno progressismo antiberlusconiano? Ossia, convogliare, chiamare a raccolta Chiunque non sia (fisicamente) Lui? Mio dio, anche gianfranco fini? Al cui 'merito' va cosa...? d'aver tradito dopo anni di connivenza 'attiva', perchè beccato con le mani-nel-sacco, e perchè, in prospettiva, troppo poco longevo per sperare in un'eredità-al-trono mortis causa? Come se in Assemblea Costituente, all'indomani della Liberazione, si fosse plaudito a Starace o a Badoglio. Non scherziamo, signori. E con certe Figure, Io non vengo via.
Titolo originale The Shadow Dancer
Regia di Brad Mirman
Con Joshua Jackson, Harvey Keitel, Claire Forlani, John Rhys-Davies, Giancarlo Giannini
Regia di Vittorio Caprioli
Con Imma Piro, Max Delys, Ciro Ippolito, Nina De Padova, Giancarlo Maestri
Titolo originale Far from the Madding Crowd
Regia di John Schlesinger
Con Julie Christie, Terence Stamp, Peter Finch, Alan Bates, Prunella Ransome
Regia di Carlo Ventura
Con Mariangela Melato, Enrico Lucci, Daniele Passaro, Dino Nole, Alex Feldman, Dylan Fergus
Regia di Francesco Nuti
Con Francesco Nuti, Isabella Ferrari, Anna Galiena, Alessandro Haber, Cristina Gaioni
Titolo originale Va e vem
Regia di João César Monteiro
Con João César Monteiro, Rita Pereira Marques, Manuela de Freitas
Titolo originale He Stayed for Breakfast
Regia di Alexander Hall
Con Loretta Young, Melvyn Douglas, Alan Marshal, Eugene Pallette
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