Adesso qualcuno dirà che sono partito di testa o che di cinema non ne capisco nulla: la realtà è che, piaccia o non piaccia, adoro James Cameron, e lo considero uno dei più grandi registi di sempre. Tra questi suoi 7 film, almeno la metà in una eventuale classifica dei 100 migliori film di sempre (ormai l'han fatta tutti una classifica del genere) ci starebbero benissimo.
L'avevo già scritto: più che un film d'azione (tra l'altro bellissimo), credo sia uno dei più grandi esempi di tecnica registica moderna, con mille inquadrature sparate a raffica e nuove angolazioni prospettiche. Capolavoro, sotto tutti i punti di vista.
Sembra di essere ritornati alla divisione tra guelfi e ghibellini: non siamo però a Firenze, e nemmeno a fine 1200. Io sto con chi lo considera un capolavoro, perché effettivamente apre nuovi scenari cinematografici adottando tecniche e macchinari decisamente innovativi. Perché è spettacolo a 360 gradi ed è puro cinema d'evasione girato però con tecniche sperimentali alquanto azzardate (sei anni per sviluppare una cinepresa digitale ad alta definizione 3D). E' vero, ha una trama inconsistente, ma anche "Metropolis" di Fritz Lang aveva una trama piuttosto moscia e squinternata, eppure passò alla Storia senza che nessuno battesse ciglio.
Meglio del capostipite, e la cosa era abbastanza difficile, considerato il fatto che il primo era quasi un capolavoro. Più di due ore girate ad altissima velocità, con una tensione pazzesca e sequenze da mandarsi a memoria.
Segnò un'epoca e fece di Cameron uno dei più grandi registi visionari di quel tempo. Già avanti secoli rispetto ai colleghi: di botto, la fama di Rambo eroe super duro venne offuscata dal gigante corazzato interpretato da Arnold Schwarzenegger.
Lasciando perdere il casino delle ragazzine per il bel Leonardo, è effettivamente un film notevole, sia nelle proporzioni sia nelle ambizioni. La prima parte forse è un po' lenta (ma come preludio per l'imminente tragedia non è male), ma la seconda parte è qualcosa capace di lasciare realmente a bocca aperta, robe così, al cinema, fino ad allora, non si erano mai viste. E poi è anche un bel ritratto della società di quell'epoca, divisa brutalmente in classi e pregiudizi. Tutto perfetto, anche gli 11 Oscar guadagnati: anzi, ne meritava due in più (Di Caprio e la Winslet, per intenderci). P.S.: L'ho rivisto di recente, e fin a prima l'avevo considerato un film riuscito a metà, ma con Cameron è facile sbagliarsi.
Qualcuno lo considera il capolavoro di Cameron, certo è un film estremamente ambizioso, eppure perfettamente riuscito. In più di due ore è racchiusa tutta la concezione del cinema di Cameron: spettacolo allo stato puro, tensione, magniloquenza. Un po' come Sergio Leone (anch'egli spettacolo e magniloquente) qualche anno prima.
Con Tricia O'Neil, Ted Richert, Steve Marachuck, Ricky Paull Goldin
In streaming su Amazon Prime Video
Primo lungometraggio firmato James Cameron: sorprendente, pur nel suo essere smaccatamente rozzo. Unico difetto: dura poco, meno di un'ora e mezza. Da vedere.
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