Negli anni venti, quando il cinema era ancora muto, i registi si sforzavano di usare quei pochi mezzi a disposizione ( soprattutto luci e macchina da presa) per creare effetti particolari che potessero creare nello spettatore un maggior coinvolgimento nell'azione. Oggigiorno possono sembrare mezzucci puerili, invece lo sforzo artistico delle loro menti era caratteristica dei geni.
Con Albert Dieudonné, Annabella, Antonin Artaud, Abel Gance
AbelGance per meglio rendere l'effetto della battaglia montò una cinepresa sul dorso del cavallo mettendo lo spettatore nella stessa posizione del protagonista in fuga.
Titolo originale Nosferatu, eine Symphonie des Grauens
Regia di Friedrich W. Murnau
Con Max Schreck, Gustav von Vangenheim, Greta Schroeder
del vampiro che sale le lunghe scale vediamo solo l'ombra sulla parete resa enorma dalla fonte di luce molto piùin basso ; il sistema verrà poi superutilizzato.
Con Ivan Mozzhukhin, Marcelle Pradot, Michel Simon, Lois Moran, Marthe Mellot
Mentre il protagonista è sedutoin treno lo spettatore vede ciò che sta pensando attraverso immagini in sovrimpressione sulle immagini dei binari. Il sistema venne usato tantissimo, persino in alcuni film contemporanei
Con Aleksandr Antonov, Grigorij Aleksandrov, Vladimir Barskij, Michail Gomarov
La drammaticità della scena della scalinata di Odessa è accentuata dall'alternarsi della ripresa dall'alto, poi dal basso con i gradini che creano numerose linee diagonali che si invertono.
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