1.Visitor of a Museum
- Drammatico
- URSS, Germania, Svizzera
- durata 136'
Titolo originale Posetitel muzeya
Regia di Konstantin Lopushansky
Con Viktor Mikhaylov, Vera Mayorova, Vadim Lobanov, Irina Rakshina, Aleksandr Rasinsky
Pur essendo ormai, non dico un veterano del sito, ma almeno un membro di vecchia data, insomma improvvisamente mi è balzata in mente l'idea di compilare anch'io una lista dei sette film favoriti, che non è una lista definitiva, e soprattutto non comprende i sette film che preferisco in assoluto, i quali probabilmente non esistono visto che le mie toplist di solito mutano radicalmente nel giro di pochi mesi (altre volte durano anni). Non so perchè ho deciso di farla nè voglio saperlo, voglio solo seguire un impulso. In questo periodo mi piacciono questi, al massimo fra un paio di mesi ne faccio un'altra...:
POSETITEL MUZEYA - VISITOR OF A MUSEUM (di K. Lopushanskij): Affresco apocalittico e nichilista sulla morte della civiltà, l'atrocità della condizione umana e il silenzio di Dio. Qualcuno lo ha definito un inno al degrado e alla desolazione. Un Tarkovskij in versione horror.
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LA VOCE DELLA LUNA (F.Fellini): Delicato, sognante, lunare elogio della follia, non privo ovviamente di una profondità filosofica: "non devi capire, devi solo ascoltare, e pregare che quelle voci non la smettano mai di chiamarti" "se facessimo un po' di silenzio, se tutti facessimo un po' di silenzio, forse qualcosa riusciremmo a capire". Film a cui sono legato fin dall'infanzia.
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LE TRE CORONE DEL MARINAIO (di R.Ruiz): Il miglior film di Ruiz, gioiellino di avanguardismo cinematografico, un film che unisce surrealismo e gusto barocco per la "meraviglia", a metà fra un labirinto borgesiano e un saggio di Leibniz. Film comunque piuttosto arduo di un autore che sto ancora approfondendo.
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LA VILLE DES PIRATES (di R.Ruiz):
Film straniante, alieno, altro gioiello di Ruiz a metà strada fra surrealismo e pensiero post-strutturalista (Ruiz era amico di Klossowski), che sperimenta come il precedente inedite forme di narrazione (qua c'è un tempo circolare che sembra procedere senza progredire), ancora più allucinato e delirante del primo, girato spesso improvvisando sulla base dei sogni fatti il giorno prima. Anche di questo qui non c'ho capito proprio tutto tutto, ma per me è maledettamente affascinante e poetico, e poi è come sprofondare in un sogno. Il finale è da brivido.
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LO SGUARDO DI ULISSE (di T.Angelopoulos): Film elegiaco, non perfetto, va bene, ma con momenti di grande intensità poetica, e poi le immagini di Angelopoulos spesso ipnotizzano per la loro forza lirica, i suoi piani-sequenza iglobano lo spettatore facendogli vivere quasi in prima persona il viaggio del protagonista, che è un viaggio dell'anima. E poi c'è la rivisitazione in chiave moderna (e pessimista) del mito: il viaggio non ha una meta nè un inizio, il mondo non ha più un centro, il tempo diventa circolare, tutto è ormai un eterno divenire senza senso.
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POSSESSION (di Andrzej Zulawski): Opera estrema e disturbante, che affonda in maniera implacabile in quelle zone della psiche che nessuno vorrebbe conoscere. La Adjani rischiò di impazzire sul set, e dichiarò "è un film che non andava fatto".
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MADRE E FIGLIO (di A. Sokurov): film, secondo me, geniale.
Per un pelo, ma solo per un pelo, non ho inserito il "Faust" di Svankmajer, e poi ho lasciato fuori classiconi come Il posto delle fragole, 2001 odissea nello spazio, La dolce vita, Otto e mezzo.
Titolo originale Posetitel muzeya
Regia di Konstantin Lopushansky
Con Viktor Mikhaylov, Vera Mayorova, Vadim Lobanov, Irina Rakshina, Aleksandr Rasinsky
Regia di Federico Fellini
Con Roberto Benigni, Paolo Villaggio, Nadia Ottaviani, Angelo Orlando
Titolo originale Le trois couronnes du matelot
Regia di Raúl Ruiz
Con Jean-Bernard Guillard, Philippe Deplanche, Jean Badin, Nadège Clair
Titolo originale La ville des pirates
Regia di Raúl Ruiz
Con Anne Alvaro, Melvil Poupaud, Hugues Quester
Titolo originale To vlemma tou Ulisse
Regia di Theo Anghelopoulos
Con Harvey Keitel, Maia Morgenstern, Erland Josephson
Titolo originale Possession
Regia di Andrzej Zulawski
Con Isabelle Adjani, Sam Neill, Heinz Bennent, Margit Carstensen, Johanna Hofer
Titolo originale Mat' i syn
Regia di Aleksandr Sokurov
Con Gudrun Geyer, Aleksej Ananishnov
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