Un anno fa iniziavo la frequentazione di questo sito e vi ho scoperto il piacere sano di conservare la mia memoria cinematografica. Ho sempre avuto l'attidune alla scrittura ma l'abitudine di annotare riflessioni sul mio contingente ha riguardato il cinema solo e sempre nei suoi aspetti generali. Poi, d'incanto, ecco sbocciare la piacevole abitudine di scrivere qualcosa subito dopo aver visto un film, di condividere una passione con modalità nuove, di scambiarsi cenni di gratitudine e di provare gusto ad affrontare le tematiche socio-politiche che riguardano la nostra modernità attraverso il cinema. Ho sempre pensato al cinema come ad un'altro strumento dato all'uomo per cercare di aumentare il proprio senso critico e, quindi, migliorarsi come cittadino. Ho ricevuto molti impulsi e contratto molti debiti in questo spazio : film che non conoscevo e autori che ho imparato ad approfondire meglio fanno la gratitudine che devo a quanti contribuiscono a renderlo ricco e multiforme. Credo che la forza di questo sito stia nella varia umanità che lo frequenta, nei diversi registri interpretativi, nei diversi modi con cui ognuno si rapporta con la materia cinematografica e mudula la sua presenza al suo interno. Ci sono quelli che io non ci credo che non scrivono per professione e quelli che appuntano solo poche righe, quelli che lo usano come strumento di svago e quelli che si prendono troppo sul serio, gli imbecilli e gli incazzati militanti, quelli che amano il cinema e quelli a cui piace solo vedere i film. Del resto, in quanto parte del più generale universo di Internet e data l'acclarata identificazione tra ciò che accade nella vita reale e ciò che è presente nella rete, è quantomeno plausibile asserire che questo spazio è suscettibile di ospitare ogni tipo d'autore e ogni possibile impulso che gli arriva dall'esterno, inclusi i geni involutivi di un paese in stato comatoso. La deriva qualunquista si annida ovunque e il mondo della rete è quello meno indicato per andarvi a ricercare oasi di verginità. A noi tutti spetta il dovere di preservare questo sito dagli eccessi involutivi, impedire che gli spazi vengano occupati oltre misura dal chiacchiericcio vacuo e improduttivo. Ne vale la sua conservazione nel segno di una qualità e identità civica sempre crescente. A tal proposito, voglio condividere con voi una riflessione di cui ho avuto ulteriore conferma circa una settimana fa. Appena scritte le mie impressioni sul film, "L'australiano" di Jerzy Skolimowski, data la particolare complesità dell'opera, mi sono messo a spulciare un pò nella rete per cercare di saperne di più. Quello che ho constatato è una cosa che può essere applicata a tanti altri film e cioè che per chi volesse saperne di più su questo film (e su altri, ripeto) lo strumento migliore è il sito di Film tv con i contributi dei suoi opinionisti (e il migliore in assoluto, a mio avviso, quello di Valerio-Spopola). Qui dentro ci sono diverse persone colte e molti ottimi recensori, acuti conoscitori delle pagine più sconosciute della storia del cinema e raffinati cesellatori di parole, playlister eccezionali e simpatici buontemponi. Voglio sperare che anch'io, nel mio piccolo, in quest'anno che è trascoso, abbia contribuito a rendere migliore questo sito.
La lista dei film indicata sotto vuole essere una sorta di continuazione di quella fatta l'anno scorso con la precisazione che una scelta di questo tipo ha un valore puramente caratterizzante e non può certo pretendere di esaurire il novero delle preferenze. Ad ogni modo, più anni, più film e meno esclusioni imbarazzanti. Un auspicio, insomma, che faccio a me stesso per una duratura frequentazione in vostra piacevolissima compagnia.
Con François Leterrier, Roland Monod, Charles Le Clainche
Per Fontaine il superfluo non può mettere in pericolo l'attenta devozione ad uno scopo. La sacralizzazione del tempo dell'attesa in un capolavoro di ineguagliabile essenzialità stilistica.
Con Tarik Akan, Halil Hergün, Necmettin Cobanoglu, Serif Sezer
Si pedinano cinque uomini per entrare nelle contraddizioni socio-politiche della Turchia, un paese stretto tra le ambizioni occidentali e la sua identità islamica. Un favoloso affresco storico di un maestro dimenticato.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta