Il posto delle fragole
- Drammatico
- Svezia
- durata 95'
Titolo originale Smultronstället
Regia di Ingmar Bergman
Con Victor Sjöström, Bibi Andersson, Ingrid Thulin, Gunnar Björnstrand
L'aforisma di Orazio (Epistole a Bullazio, libro I, lett. XI), riproposto in modo simile da Seneca (Animum debes mutare non caelum) nelle Epistole a Lucilio, mette in evidenza la futilità del viaggiare per liberarsi dagli affanni dell'animo. [Da Wikipedia].
Ma siamo proprio sicuri di tale ( e “tanta”) affermazione?
Se infatti richiamiamo su Internet la parola “il viaggio”, ci imbattiamo in un’interessante voce “Il viaggio come metafora della vita” tratta da http://doc.studenti.it/tema/italiano/2/viaggio-come-metafora-vita.html in cui si esprime un concetto totalmente diverso. Infatti, fin dai mitici viaggi di Erodoto, passando per il viaggio di Ulisse ed approdando a Dante, il viaggio ha sempre significato superamento di mille pericoli, ostacoli, in tal modo diventando prova di conoscenza, in primis di se stessi. Sotto tale aspetto, allora, si potrà meglio intendere il viaggio in auto in compagnia della nuora del vecchio medico ne Il posto delle fragole, che ripercorre a ritroso la propria vita, rivivendo momenti di gioia e di dolore, in un processo analitico – a sfondo catartico – che gli permetterà di addormentarsi tranquillo alla fine dello stesso. Nel film A proposito di Schmidt, il viaggio che Warren, neopensionato americano, da poco rimasto vedovo, intraprende a bordo di un camper per raggiungere la figlia che sta per sposarsi, con l’unico intento di dissuaderla dal matrimonio, non sembra altrettanto fruttuoso, a giudicare dall’esito. Il medesimo ripercorre alcuni luoghi della sua vita, dalla casa ove visse da bambino, ora trasformata in un’officina, all’università..Qui sono presenti alcune suggestioni che riportano al Posto delle Fragole…ma non è un viaggio interiore quello che effettua Warren, bensì un vano tentativo di riempire l’enorme senso di vuoto che gli deriva dalla (tardiva) presa di coscienza di aver vissuto una vita inutile…Ma non tutti i viaggi sono così sterili: infatti, Il viaggio della sposa, “finalizzato formalmente al raggiungimento del luogo del matrimonio, [è] in realtà itinerario di una crescita personale e di un fruttuoso scambio con il a suo modo saggio Bartolo” [mm40; 12/12/2009]. Ne Il viaggio di Jeanne troviamo “un’introspezione psicologica dei personaggi che spinge ad un’analisi sul tema della crescita, [che] porterà i personaggi a riflettere sulla propria vita e guardare verso il futuro con un occhio nuovo”[Giancarlo Visitilli, 20/12/2009].
In Thelma e Louise il viaggio, con l’effetto liberatorio che dà poter attraversare pianure sterminate, fa da catalizzatore ai desideri inespressi e alle giuste rivendicazioni di due donne vittime di una società maschilista…Il sogno si infrangerà contro una realtà violenta, contro cui le nostre reagiranno nell’unico modo in cui possono reagire: con altrettanta violenza…La fine, dolorosa ma a un tempo liberatrice, sarà il salto nel Gran Canyon. Ne In viaggio con papà, protagonisti Sordi e Verdone, al di là delle inevitabili battute esilaranti, emerge l’amara constatazione dell’incomunicabilità tra due generazioni che pure vorrebbero comprendersi, e, forse, amarsi. Ne Il sorpasso il tema dell’incomunicabilità tra due mondi – quello di Bruno Cortona (Gassmann), rappresentante di una Roma da dolce vita, superficiale e scansafatiche, ed il giovane studente timido Roberto Mariani (Jean-Louis Trintignant,) – si tocca con mano fin dalle prime battute del film; ma la personalità del più esperto Cortona, assieme al potere deviante del gioco e del rischio, avranno il sopravvento sulle buone intenzioni dello studente, fino al dramma. In Palermo Milano solo andata c’è infine, a mio parere, la presa di coscienza dello spettatore di fronte alla malavita organizzata…Questo forse è un viaggio che serve a tutti noi…..
Titolo originale Smultronstället
Regia di Ingmar Bergman
Con Victor Sjöström, Bibi Andersson, Ingrid Thulin, Gunnar Björnstrand
Regia di Dino Risi
Con Vittorio Gassman, Jean-Louis Trintignant, Catherine Spaak, Claudio Gora
Titolo originale Thelma & Louise
Regia di Ridley Scott
Con Susan Sarandon, Geena Davis, Harvey Keitel, Michael Madsen, Brad Pitt
Regia di Alberto Sordi
Con Alberto Sordi, Carlo Verdone, Edy Angelillo, Tiziana Pini, Giuliana Calandra
Regia di Sergio Rubini
Con Sergio Rubini, Giovanna Mezzogiorno, Carlo Mucari, Franco Javarone, Umberto Orsini
Titolo originale Les grandes personnes
Regia di Anne Novion
Con Jean-Pierre Darroussin, Anaïs Demoustier, Judith Henry, Lia Boysen, Jakob Eklund
Regia di Claudio Fragasso
Con Giancarlo Giannini, Raoul Bova, Ricky Memphis, Romina Mondello, Stefania Sandrelli
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