Le due sorelle
- Thriller
- USA
- durata 93'
Titolo originale Sisters
Regia di Brian De Palma
Con Margot Kidder, Jennifer Salt, Charles Durning, Lisle Wilson, William Finley
Da qui inizia tutto, come temi e come tecnica.
Qualche giorno fa Maghella ha dedicato una bella play ai 70 anni di Dario Argento. Sabato 11 settembre anche Brian De Palma compie 70 anni. I due autori non si sono mai troppo stimati ma è indubbio che abbiano lasciato più di un segno indelebile sulla scena cinematografica. Il buon Brian è idolatrato da alcuni, detestato da altri, sopravvalutato per i più. Con lui è difficile avere mezze misure. Grandissimo amico di Martin Scorsese, Francis Coppola, Steven Spielberg e George Lucas non ha mai avuto né la fortuna critica dei primi due, né quella commerciale degli altri due, salvo rarissime eccezioni. Dopo gli inizi sperimentali e godardiani, De Palma, con “Le due sorelle”, si converte al thriller spesso con venature horror. Ossessionato da Hitchcock, dotato di un talento visionario che ancora oggi ha pochi eguali oltre che di una tecnica prodigiosa (un sito francese a lui dedicato non a caso si chiama “Il virtuoso della settima arte”), gran direttore di attori, Brian riesce a declinare i suoi temi ricorrenti in opere fascinose, eccessive, barocche valorizzate ancora di più da montaggi esemplari e musiche travolgenti e calzanti (tra i suoi collaboratori più fidati i nostri Pino Donaggio e Ennio Morricone). Accusato sovente di manierismo, di vuoto citazionismo o di sterile compiacimento, il suo cinema si riconosce lontano mille miglia: anche i suoi titoli meno riusciti rivelano, infatti, un occhio inedito, non allineato, sorprendente, e contengono sequenze che sono autentici e miracolosi pezzi di bravura. Forse il vero problema di Brian è di non avere sempre a disposizione sceneggiature degne di questo nome, perché, quando capita, vedi “Gli intoccabili” o “Carlito’s way” i risultati sono dirompenti e prodigiosi. De Palma privilegia l’immagine e lo sguardo allo script e questo può legittimamente non piacere, infastidire ed essere considerato un limite, un accademico esibizionismo. A questo proposito il regista in un’intervista ha dichiarato: “Il linguaggio dell’immagine è la mia preoccupazione principale. Cerco, prima di tutto, dei soggetti che mi diano grandi possibilità sul piano visivo. Il mio stile è già abbastanza complesso perché non cerchi la semplicità nello svolgimento del racconto. Il cinema è essenzialmente arte grafica, immagini in movimento.” Candidato 5 volte ai Razzie awards come peggiore regista (incredibile ma vero, anche per “Vestito per uccidere”, “Scarface” e “Omicidio a luci rosse”), mai nominato agli Oscar (il che non è certo un male, visto gli abbagli che spesso i membri dell’Academy prendono, che dire, per esempio di Anthony Minghella? – pace all’anima sua), tra i suoi celebri rifiuti spicca, oltre a “Flashdance” (progetto abbandonato per “Scarface”), un altro film poi ereditato da Adrian Lyne, “Attrazione fatale” che la Paramount gli aveva proposto di dirigere. Brian però preferì non girarlo perché, a suo modo di vedere, era un remake non dichiarato di “Brivido nella notte” esordio alla regia di Clint Eastwood. Negli ultimi anni invece è ormai stato emarginato da Hollywood dopo il mezzo fiasco di “Mission to Mars”, ma anche in Italia il suo ultimo “Redacted” è uscito direttamente in dvd. Sembra che stia per andare in porto un suo vecchio progetto “Toyer” da girare a Venezia con capitali europei, come già ha segnalato Travis, mentre sul prequel de “Gli intoccabili” e sul remake de “Lo strangolatore di Boston” per ora si sono perse le tracce. Con questa mia play, incentrata volutamente su alcuni dei suoi titoli meno noti o più sfortunati, rendo omaggio ad un Autore che mi ha fatto amare il cinema/cinema, capace di catturarmi grazie alla sua ammaliante abilità di metteur en scène suadente e magnetico.
P.S. Il titolo della playlist riprende quello della recensione che Tullio Kezich dedicava a “Mission:impossible”.
Titolo originale Sisters
Regia di Brian De Palma
Con Margot Kidder, Jennifer Salt, Charles Durning, Lisle Wilson, William Finley
Da qui inizia tutto, come temi e come tecnica.
Titolo originale Obsession
Regia di Brian De Palma
Con Cliff Robertson, Geneviève Bujold, John Lithgow, Wanda Blackman, Sylvia Kuumba Williams
Sceneggiatura di Paul Schrader, musiche di Bernard Herrmann, fotografia di Vilmos Zsigmond, regia di De Palma, c’è bisogno di aggiungere altro? Sì, il film è uno splendido remake de “La donna che visse due volte”.
Titolo originale The Fury
Regia di Brian De Palma
Con Kirk Douglas, John Cassavetes, Amy Irving, Charles Durning, Carrie Snodgress
Horror sensoriale, “furioso” ed avvincente, dominato dalla coppia Kirk Douglas e John Cassavetes.
Titolo originale Blow Out
Regia di Brian De Palma
Con John Travolta, Nancy Allen, John Lithgow, Dennis Franz, Peter Boyden, Curt May
De Palma avrebbe dovuto dirigere, con protagonista Travolta, “Il principe della città” poi passato a Lumet. “Ripiega” su questo thriller politico di struggente coinvolgimento emotivo.
Titolo originale Wise Guys
Regia di Brian De Palma
Con Danny DeVito, Joe Piscopo, Harvey Keitel, Ray Sharkey, Dan Hedaya, Lou Albano
Irresistibile commedia nera che ironizza su un genere che ha fatto (“Scarface”) e farà (“Gli intoccabili” e “Carlito’s way”) la fortuna di Brian, il quale coglie l’occasione per omaggiare l’amico Scorsese. Non a caso nel cast figura anche Harvey Keitel.
Titolo originale The Bonfire of the Vanities
Regia di Brian De Palma
Con Tom Hanks, Bruce Willis, Melanie Griffith, Morgan Freeman
Il flop dei flop. Basta una dichiarazione di Tom Hanks: “Quel film è stato il mio Vietnam”.
Titolo originale Mission to Mars
Regia di Brian De Palma
Con Gary Sinise, Tim Robbins, Don Cheadle, Kim Delaney, Elise Neal, Connie Nielsen
Fantascienza intelligente e controcorrente in epoca di film rumorosi e gonfiati. Certo la parte finale è quanto meno discutibile, ma la prima ora sfiora il capolavoro.
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