Così, per gioco, mi prendo la briga di scegliere (e mettere in ordine di importanza!) i sette più grandi registi italiani viventi. Considerando che negli ultimi anni abbiamo perso colonne come Risi, Vancini, Antonioni, Comencini e via dicendo, ed inoltre tenendo presente che la mia memoria potrebbe andare pure incontro a topiche paurose (sono pressochè certo che qualcosa mi debba essere sfuggito... ma d'altronde l'ho premesso: si fa per gioco), ecco cosa ne ho ricavato. Credo che sui primi due posti non potranno sorgere obiezioni, ma dal terzo in giù probabilmente molto ci sarebbe da discutere: chiaramente, ognuno segue ciò che il gusto personale gli dice. Dispiace inoltre per i nomi rimasti fuori, ma appunto, sono gusti: Tornatore, Salvatores, Avati, o ancora Damiani, Maselli, Olmi, i Taviani, Giordana, Magni... Se avete voglia di giocare, fatevi avanti!
Eterno sperimentatore i cui meriti non sono stati ancora pienamente riconosciuti, ha fatto alcuni flop, ma non ha mai perso la voglia di cercare qualcosa di nuovo, nè - soprattutto - la coerenza dell'impegno sociale e civile.
Un grande protagonista della stagione del cinema civile, nonchè il regista che più ha utilizzato (e che quindi più volte è stato scelto da) Volontè: garanzie di qualità migliori possono essercene poche.
Tanti bei film, qualche capolavoro, ma anche alcune cadute di stile (Diavolo in corpo), sempre però riuscendo a rialzarsi: per questo rimane dietro ad un 'perfezionista' come Moretti.
@fixer: hai assolutamente ragione! e infatti è quello che ho fatto : )
@miccialunga: Winspeare mai sentito, vedo che ha pochi titoli... grazie del suggerimento. ad ogni modo il punto non era 'i (più o meno) nuovi autori su cui puntare', ma vedo che in tanti hanno proposto dei nomi su questa falsariga e allora aggiungo pure: Enzo Monteleone, Giuseppe Piccioni, Daniele Vicari, ma soprattutto Leone Pompucci e Sergio Rubini (anche se pare già in decadenza). e sicuramente altri dignitosi/buoni mi sfuggono... giusto almeno citare Virzì, che tuttora se non erro mancava nell'elenco, e che sta crescendo di film in film.
Concordo con gli altri commenti, è un "gioco" ed è impossibile circoscrivere a soli 7 nomi un panorama così ampio... Personalmente ritengo imprescindibili Gianni Amelio, Paolo Benvenuti, Daniele Ciprì e Franco Maresco, Mario Martone, i "giovani" Garrone, Sorrentino, Crialese e Diritti e, tra i "grandi vecchi", ovviamente Olmi, Monicelli, Scola e gli altri che hai inserito tra i tuoi 7... Ciao!!!
Ha ragione Fixer, Olmi è tra i primi - il fatto è che la play richiede di includere i 'viventi' e (ma questo non mi sottrae alla colpa di avere omesso Olmi) ad essere sincero non so quali registi siano ancora in vita, quindi per riparare aggiungo Marco Bechis, Davide Ferrario, Guido Chiesa, Ruggero Gabbai, Vincenzo Marra, Beppe Gaudino, Salvatore Mereu, Franco Piavoli, Alessandro Piva, Pasquale Pozzessere, Sergio Rubini, Kim Rossi Stuart. - non grandissimi ma viventi e promettenti.
Dopo la piccola pausa vacanziera rincalzo su Argento. Ha ottime doti registiche ma le ha sfruttate quasi tutte ad inizio carriera passando il resto della vita a campare di rendita (in my humble opinion). Pregi: il perfezionismo che lo ha portato ad utilizzare fino a trenta piste sonore diverse in una stessa sequenza in Suspiria ed a fare sperimentazioni tecniche ai limiti della genialità in Quattro mosche di velluto grigio dove la scena della morte dell'assassina viene girata al rallentatore (per due settimane!), sostituendo alle normali lenti dei prismi ed immergendo la pellicola in una soluzione oleosa con risultati pregevoli. Difetti: la mancanza di coerenza e di una trama solida nelle sue storie e la tendenza sempre più marcata a condire le poche (per quanto apprezzabili) trovate geniali con scene splatter e trovate banali. Oh e tutto questo l'ho scoperto grazie a te che mi hai stuzzicato la curiosità! Anzi, quasi quasi vado a fare una bella play sull'horror che ho qualche chicchetta per le mani. :-)
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@fixer: hai assolutamente ragione! e infatti è quello che ho fatto : )
@miccialunga: Winspeare mai sentito, vedo che ha pochi titoli... grazie del suggerimento. ad ogni modo il punto non era 'i (più o meno) nuovi autori su cui puntare', ma vedo che in tanti hanno proposto dei nomi su questa falsariga e allora aggiungo pure: Enzo Monteleone, Giuseppe Piccioni, Daniele Vicari, ma soprattutto Leone Pompucci e Sergio Rubini (anche se pare già in decadenza). e sicuramente altri dignitosi/buoni mi sfuggono... giusto almeno citare Virzì, che tuttora se non erro mancava nell'elenco, e che sta crescendo di film in film.
Concordo con gli altri commenti, è un "gioco" ed è impossibile circoscrivere a soli 7 nomi un panorama così ampio... Personalmente ritengo imprescindibili Gianni Amelio, Paolo Benvenuti, Daniele Ciprì e Franco Maresco, Mario Martone, i "giovani" Garrone, Sorrentino, Crialese e Diritti e, tra i "grandi vecchi", ovviamente Olmi, Monicelli, Scola e gli altri che hai inserito tra i tuoi 7... Ciao!!!
Ha ragione Fixer, Olmi è tra i primi - il fatto è che la play richiede di includere i 'viventi' e (ma questo non mi sottrae alla colpa di avere omesso Olmi) ad essere sincero non so quali registi siano ancora in vita, quindi per riparare aggiungo Marco Bechis, Davide Ferrario, Guido Chiesa, Ruggero Gabbai, Vincenzo Marra, Beppe Gaudino, Salvatore Mereu, Franco Piavoli, Alessandro Piva, Pasquale Pozzessere, Sergio Rubini, Kim Rossi Stuart. - non grandissimi ma viventi e promettenti.
Monicelli merita senz'altro il primo posto... Sensazionale!
Dopo la piccola pausa vacanziera rincalzo su Argento. Ha ottime doti registiche ma le ha sfruttate quasi tutte ad inizio carriera passando il resto della vita a campare di rendita (in my humble opinion). Pregi: il perfezionismo che lo ha portato ad utilizzare fino a trenta piste sonore diverse in una stessa sequenza in Suspiria ed a fare sperimentazioni tecniche ai limiti della genialità in Quattro mosche di velluto grigio dove la scena della morte dell'assassina viene girata al rallentatore (per due settimane!), sostituendo alle normali lenti dei prismi ed immergendo la pellicola in una soluzione oleosa con risultati pregevoli. Difetti: la mancanza di coerenza e di una trama solida nelle sue storie e la tendenza sempre più marcata a condire le poche (per quanto apprezzabili) trovate geniali con scene splatter e trovate banali. Oh e tutto questo l'ho scoperto grazie a te che mi hai stuzzicato la curiosità! Anzi, quasi quasi vado a fare una bella play sull'horror che ho qualche chicchetta per le mani. :-)
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