Chi è concorde a tale provvedimento (?) tiri una riga!
Il ministro dei beni culturali Sandro Bondi - ex comunista passato al polo, dopo aver scoperto che viviamo in un'economia di mercato - ha varato un decreto che ripropone qui in Italia il PG (PARENTAL GUIDANCE SUGGEST) applicato negli USA. Oltreoceano questo pseudo-divieto, semplicemente, suggerisce la presenza d'un maggiorenne per coloro che non hanno compiuto 10 anni. Qui da noi avrà il valore di impedimento alla visione. Negli States ci abituano continuamente a stranezze (da quelle parti, l'innocuo Frost/Nixon è stato proibito ai minori di 17 anni non accompagnati) e noi li seguiamo a ruota.
Chi gestirà questo divieto? Qualche affiliato con le case di distribuzione, al fine di instradare il pubblico verso alcune pellicole piuttosto che ad altre? Quanti film di Tognazzi, Benigni e Banfi, a dir poco pudici per gli standard attuali ma etichettati nei decenni addietro come VM 14 anni, continuano ad andare in onda dopo le 23.30 per via di quei nullaosta censorei! Con l'attivazione di questo nuovo emendamento, i primi film che meriterebbero d'essere proibiti alle fasce più tenere, data la loro scurrilità, sono i cine-panettoni. Tuttavia essi fruttano un sacco di quattrini agli appartenenti alla classe dirigente che ha promosso tale legge. Immaginate la scena: una massa borghese, nel periodo natalizio, accompagna la propria prole a vedere il consueto film di De Sica (figlio); poi alla biglietteria mostrano la sentenza proibitiva, perciò il nucleo familiare rimane con un palmo di naso, come nel finale d'un film neorealista di DeSica (padre).
ALLO STESSO TEMPO, IL MINISTRO HA ANNUNCIATO CHE SI DARA' UN FRENO ALLE SOVVENZIONI PER LE OPERE CINEMATOGRAFICHEE PER I SUOI ADDETTI AI LAVORI. L'Italia ha problemi più urgenti da dover affrontare, priorità maggiori su cui investire come ... ad esempio ... LE PENSIONI, LA TELEVISIONE, L'ACCOGLIENZA DEGLI EXTRACOMUNITARI (non appartenenti ai paesi della NATO), ect ...
STRANO CHE GLI ESERCENTI DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE O DELLE VIDEOTECHE, IN QUESTO PERIODO DI CRISI, NON ABBIANO PROTESTATO CONTRO QUESTO ULTERIORE VINCOLO AI LORO GUADAGNI ...
E i più piccoli cosa ne pensano? Creiamo regole su costoro senza nemmeno interpellarli? Già vennero demotivati ad appassionarsi alla settima arte sin dal principio, per mezzo dei famigerati bollini (strumento per eccellenza d'un governo che pretende di sindacare gli aspetti morali più profondi del proprio elettorato, negando ad esso ogni facoltà selettiva autonoma). Mica i fanciulli possono giocare a pallone o leggere romanzi tutto il dì. Falli disaffezzionare ulteriormente al cinema e a loro cosa resterà da fare?
A - Passare l'ora e mezza di durata del film nel vicolo della propria periferia, ad allenare le proprie doti di bullismo. B - Aumentare la propria competenza tecnica sullo streaming di Megavideo o su E-Mule, sperando di non incappare in qualche "INCAUTO ACQUISTO" ... C - Procurarsi di contrabbando, all'uscita dalla classe, qualche bel videogame "gore-slasher-splatter" (es.: Grand thief auto IV) D - Passare ancor più tempo nelle chat web o su Facebook, fino ad anestetizzarsi riguardo le community dal taglio adolescenziale - e delle loro flame war - per incamminarsi precocemente su lidi più concreti come www.studiohotline.com oppure www.escortforum.net Alla domanda "Puoi accedere soltanto se sei maggiorenne:lo sei?" essi risponderanno in coro "COME NO!" E - LA TELEVISIONE
Qualcuno mi risponderà: "Ci sono tanti film e cartoni animati per tutti da poter vedere ... " Bisognerebbe ammettere che il cinema, almeno in Italia, è diventato molto più raffinato rispetto a 25 anni fa. Fino ad allora, la moltitudine delle ragazze che volevano sfondare nello spettacolo, si ritrovavano sfondate nei film di Buzzanca e Joe D'amato. Ne conosciamo a bizzeffe di storie riguardo coloro che non hanno retto l'ambiente e si sono ritrovate in manicomio o in giri d'eroina: da Lilli Carati a Maria Schneider. Al giorno d'oggi, chi vuol intraprendere la strada della recitazione ha a disposizione processi più "dignitosi", come le nuove compagnie teatrali, fiction televisive e i reality-game giovanili. Per carità, anch'esse rappresentano una potenziale forma di precariato futuro. Tuttavia, se non sputtani le tue piccole rendite di gioventù in alcol-cocaina-serate mondane, puoi farti un gruzzoletto che ti consente di vivere senza fare scandalo mediatico e ... il mantenuto/la mantenuta. Al di là dei consueti moralismi, anche i calendari e il mestiere di cubista hanno assunto livelli artistici sempre più qualitativi. La violenza ed alcune sciatterie dei vari Fulci e Deodato oramai trovano spazio, malapena, in qualche film di Fragasso e Dario Argento. Infine, negli ultimi film di Tinto Brass, le interpreti sono prevalentemente ragazze venute dall'Est in cerca d'un Pigmalione (e di una naturalizzazione italiota). Ci avevate fatto caso?
Gli unici veri portavoce, a livello internazionale, delle visioni malsane son rimasti Quentin Tarantino, Lloyd Kaufman e i moderatori del sito www.rotten.com Al momento attuale, l'oscenità e il grand-guignol sono stati instradati prevalentemente nei palinsesti televisivi. Es.:
- DISTRACTION - DIVA FUTURA SHOW - GERMANO MOSCONI - JERRY SPRINGER SHOW - LA PUPA E IL SECCHIONE - L'ISOLA DEI FAMOSI - MAI DIRE BANZAI - WANNA MARCHI SHOW - WRESTLING SMACKDOWN
Questa legge si rivelerà un passo del gambero. Ma la storia del cinema nazionale, al di fuori del DAMS, delle riviste specializzate o dei forum di cinema, ci ha insegnato qualcosa?
Con Raymond Cordy, Henri Marchand, Paul Olivier, Rolla France
Al duce piacque il film ma infastidiva il titolo, che venne perciò alterato dalla prima persona plurale a quella singolare. Respinti di blocco LA CORAZZATA POTEMKIN, LA GUERRA LAMPO DEI FRATELLI MARX, BELVE SU BERLINO, IL GRANDE DITTATORE.
Corto ispirato alla libertà artistica di Kenneth Anger. L'aver sfiorato la tematica gay fece irretire i Catoni dell'epoca, al punto di rendere quasi irreperibile ogni sua bobina.
"Scandalo! Anatema!" tuonò Oscar Luigi Scalfaro, portavoce dei democristiani e dei monarchici, sulle prime pagine dei giornali: mentre SWEET LIFE raggranellava miliardi in mezzo pianeta, qui da noi venne VM 16 ANNI.
Altro che "Sweet life" o "Easy Life" - quest'ultimo è il titolo estero de IL SORPASSO - per Risi durante il boom ... dell'Italietta bacchettona. Il tenue socialismo di quest'opera gli causò un bel VM 18. Stesso destino toccò al suo seguente LA MARCIA SU ROMA e al monicelliano LA GRANDE GUERRA. Per tale ragione questi 3 film, oramai "perbenistici", ancora oggi passano di rado nei palinsesti televisivi nazionali ...
Con Vanessa Redgrave, Oliver Reed, Dudley Sutton, Max Adrian, Gemma Jones, Murray Melvin
"Non era un film con sequenze così ardite da poterle potare. O accetti il suo livello morale oppure lo respingi di blocco" sentenziò un giornalista dell'Avvenire: tale giornalista venne licenziato dal quotidiano e gli "organi di tutela della Famiglia Cristiana" fecero il possibile affinchè qui da noi si applicasse la seconda ipotesi ... Identico destino per I BREVI GIORNI SELVAGGI con Barbara Hershery
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