Ultimamente scorro i titoli dei tg con la solita apatica rassegnazione.
L’altra sera, invece, sono sobbalzato dalla sedia:
una moschea a ground zero! E con l’approvazione di Obama!
Grande idea, grandissima dimostrazione di umanità, comprensione, visione globale ed esatta di quello che un autentico cristiano dovrebbe coltivare.
Ma è bastato un semplice giro di opinioni tra amici e conoscenti per constatare come cosi non sia.
Il fatto che “ovviamente” mezzo mondo storca il naso all’idea, e che in larga parte si tratti del mezzo mondo cristiano, non è “ovvio” per nulla.
Per quanto mi riguarda, l’idea mi entusiasma.
Se altrove i cristiani li ammazzano, noi non solo possiamo, ma dobbiamo rispondere con una moschea a ground zero.
Vogliamo far notare differenze col mondo islamico? (ammesso che ce ne siano…).
Cerchiamo di esserlo davvero, differenti.
Gesù sarebbe il primo ad accorrere con la cazzuola.
Col sorriso e col buon senso.
Quello che manca a troppi novelli proseliti.
Gli stessi che vorrebbero abbassare la soglia per la Comunione dagli attuali sette anni.
Chessò, magari a cinque, a quattro, perché non direttamente in nursery?
Regia di Youssef Chahine, Amos Gitai, Alejandro González Iñárritu, Shohei Imamura, Claude Lelouch, Ken Loach, Samira Makhmalbaf, Mira Nair, Idrissa Ouedraogo, Sean Penn, Danis Tanovic
Con Ernest Borgnine, Dzana Pinjo, Taleb Adlah, Kumiro Aso, Akira Emoto, Jake Bern
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