Parto da una premessa: se la Commissione per la Revisione Cinematografica (più semplicemente: censura) bolla un film come “vietato ai minori di 18 anni” le conseguenze per la promozione e la distribuzione dello stesso sono pesantissime: i suoi trailer non potranno essere trasmessi in televisione e neppure al cinema, le multisale non lo potranno programmare e nemmeno esporre i manifesti, e quel che è peggio, non potrà essere trasmesso in televisione nemmeno dopo le ventidue, con ovvie conseguenze economiche. Ecco perché parecchi produttori e registi sono stati costretti ad autocensurarsi per evitare la “bollatura”. Altra cosa certa è l’incompetenza e la malafede di questa commissione, che guardacaso non colpisce MAI quei blockbusters violenti, demenziali e cruenti distribuiti dalle grandi majors ma si accanisce ormai quasi solo ed esclusivamente con pellicole indipendenti che trattano argomenti delicati. Come se il Cinema dovesse sostituirsi alle famiglie, alla scuola, agli adulti. Ma nell’Italietta bigotta, perbenista e ipocrita, quella dei ministri che frequentano segretamente le escort e pubblicamente condannano la prostituzione, c’è poco da stupirsi.
Con Fernando Ramallo, Jordi Vilches, Marieta Orozco, Esther Nubiola
Delicato racconto di formazione di due adolescenti alle prese con i primi dubbi sulla sessualità. Nonostante sia un film castissimo, e benché i protagonisti siano sedicenni, scatta repentino il divieto ai minori di 18 anni. Come se fino a 18 anni i ragazzi non pensassero mai neanche lontanamente al sesso…Suvvia...
Con Diego Luna, Gael García Bernal, Maribel Verdú, Diana Bracho
Il viaggio di Julio e Tenoch verso una spiaggia lontana, e soprattutto verso la stagione della maturità. L’amicizia tra due adolescenti che condividono tutto e scoprono insieme la vita. L’inspiegabile divieto ai 18 ha compromesso la distribuzione di questo ottimo film.
Una ragazza lasciatasi con il fidanzato propone all’amico maestro elementare (e gay) di cui è segretamente innamorata, di venire ad abitare nel suo appartamento…Non ho mai capito perché questa innocua e gradevole commedia (dallo stile british, mai demenziale) fosse stata vietata: forse solo per il fatto che ci sia un personaggio gay?
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