Ci sono attori, attori e concezioni di attori. Cinematograficamente l'attore è, per il sottoscritto, una mera pedina nelle mani di sceneggiatore e regista. Se però alla base c'è della solidità talentuosa, il lavoro dell'attore cinematografico si trasforma in qualcosa di sublime. Spesso, però, ci sono attori fortunati e attori sfortunati. I primi azzeccano dei film e, anche se spesso il loro talento non è dei migliori, sono considerati al top delle loro possibilità e osannati in maniera irritante e troppo generosa; i secondi, invece, sbagliano con le scelte e spesso sono confinati al "è bravo/a, ma non basta a salvare il film." Vengono piazzati in baracconi tremendi eppure riescono a uscirne con stile. Ecco, questi sono gli attori cinematograficamente validi. Gli altri sono tutti privilegiati o cani sotto una buona ala di fattore Culo.
L'emblema di questa categoria. Negli ultimi venti anni ha girato quasi soltanto fesserie riprovevoli e bruttissime. Dalle quali, però, è riuscito ad emergere come una perla grezza. Strepitoso e immenso, mai sufficientemente elogiato.
I film riusciti di Jeremy Irons si contano sulle dita di una mano. Eppure la sua è sempre una presenza nervosa, sessualmente appetibile, da mal di testa dovuto a sforzi nell'attenzione. Sì, anche in Eragon.
Probabilmente la più sottovalutata attrice del nuovo Millennio. Stupenda, (auto)ironica e coriacea. Con un Paul Thomas Anderson, in un film ritagliato solo per lei, farebbe faville. Per adesso, però, solo progetti ingenerosi.
Un talento esplosivo. L'uso che ne facciamo in Italia è semplicemente indecoroso; non per forza prono a ruoli drammatici, ma si spera che un giorno arrivi qualche regista con tempi comici decenti che gli regali un Film.
Un cinema che privilegia gentaglia come Angelina Jolie, Kristen Stewart e l'ultima Kate Winslet non sa cosa farsene di un genio della recitazione come Nicole Kidman. Sarebbe stato meglio, per lei, se avesse avuto gli occhi a mandorla: la sua recitazione controllata, silenziosa, fluviale ben si confa' al cinema orientale.
Quest'uomo ha vinto un Oscar, eppure non riesce a trovare una storia che gli si appiccichi addosso. Non è possibile. In Adaptation è fenomenale; e allora perché fargli fare persino la spalla di Robert Pattinson?
Un uomo dalla fisicità quasi impressionante. Un pezzo di carne dinamico ed eclettico. Che ci sta a fare in From Paris with Love? Dov'è Terrence Malick? Come può realizzare un film con fighette come Pitt e Sean Penn quando in giro c'è giontravolta?
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