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L'eloquenza, la retorica: ovvero come aggirare la verità
di fixer ultimo aggiornamento
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fixer

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L'eloquenza, la retorica: ovvero come aggirare la verità

"Amici, Romani, concittadini: prestatemi orecchio: io vengo a seppellire Cesare, non a lodarlo [...]" Come riuscì Marco Antonio a convincere una folla urlante, appena convinta dalle inoppugnabili argomentazioni di Bruto, a farle cambiare idea e a spingerla a chiedere la morte per i congiurati? Shakespeare, sulla scorta di alcuni storiografi, elaborò una delle pagine più straordinarie della storia della letteratura, inventando un discorso acutissimo, arguto ed intelligente. Il retore sa bene come accattivarsi le folle e sa altrettanto bene che la verità scomoda, per essere aggirata, deve essere "oscurata" da argomenti che piacciano alla folla. La storia del cinema ci ha lasciato alcune pagine memorabili in proposito. Provo a tentare di proporre qualche esempio

Playlist film

Giulio Cesare

  • Drammatico
  • USA
  • durata 121'

Titolo originale Julius Caesar

Regia di Joseph L. Mankiewicz

Con Marlon Brando, James Mason, John Gielgud, Louis Calhern, Greer Garson, Edmond O'Brien

Giulio Cesare

In streaming su Amazon Video

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Joseph L.Mankiewicz ha tradotto fedelmente dall'originale tragedia shakespeariana il testo e ha realizzato un film abbastanza interessante, dove la parte del leone la fanno grandi interpreti come Marlon Brando, James Mason, John Gielgud e Louis Calhern (e scusate se è poco!)

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

I bassifondi di San Francisco

  • Azione
  • USA
  • durata 100'

Titolo originale Knock on any Door

Regia di Nicholas Ray

Con Humphrey Bogart, John Derek, George Macready, Allene Roberts, Candy Toxton, Mickey Knox

I bassifondi di San Francisco

E' un film minore di Nicholas Ray, eppure quanto mi ha colpito l'arringa dell'avvocato Morton (Humphrey Bogart) che difende una causa persa, quella del suo cliente Nick Romano(John Derek)! Infatti la causa la perde e Nick finirà sulla "sedia". Eppure quanto colpiscono le sue parole! Quanto socialmente inappuntabile la sua difesa quanto eloquente la sua arringa! Una vera pagina di eloquenza! Ma la verità trionfa e a nulla valgono tutti i suoi tentativi di aggirare i fatti per condurre la giuria verso altre conclusioni.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

...e giustizia per tutti

  • Drammatico
  • USA
  • durata 117'

Titolo originale ...And Justice for All

Regia di Norman Jewison

Con Al Pacino, Jack Warden, John Forsythe, Craig T. Nelson, Lee Strasberg, Jeffrey Tambor

...e giustizia per tutti

In streaming su Amazon Video

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A volte l'eloquenza e la retorica devono cedere
il passo alla ricerca della verità, specie se l'avvocato ha degli scrupoli. Scrupoli che gli troncheranno la carriera.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Ultima notte a Warlock

  • Western
  • USA
  • durata 123'

Titolo originale Warlock

Regia di Edward Dmytryk

Con Henry Fonda, Anthony Quinn, Richard Widmark, Dorothy Malone, Dolores Michaels

Ultima notte a Warlock

In streaming su Plex

Henry Fonda è un "gunman": ok, tutti lo sanno. Ma la città l'ha chiamato a difenderla ed egli ci riesce. Lo fa con puntiglio e sul serio, al punto da uccidere il suo miglior amico. Un giudice lo condanna con parole dettate da una buona base legale ma viziate dal verme della codardia. Non vuole ammettere che anch'egli è responsabile: Fonda lo smaschera e mette a nudo tutta la sua vigliaccheria, celata dietro un'abile cortina retorica.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Vincitori e vinti

  • Drammatico
  • USA
  • durata 178'

Titolo originale Judgment at Nuremberg

Regia di Stanley Kramer

Con Spencer Tracy, Maximilian Schell, Marlene Dietrich, Burt Lancaster

Vincitori e vinti

In streaming su Prime Video

Questo film straordinario mette in luce, fra l'altro, i disperati tentativi di un giovane avvocato tedesco (Maximilian Schell), di sviare le accuse della Corte di Norimberga, attenuando le terribili colpe di un'intera classe di illustri giuristi tedeschi, caduti nell'abominio nell'adeguarse la giustizia alle follie hitleriane. Max è abile, ma qui la verità urla e non si limita a mostrarsi.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Legge criminale

  • Thriller
  • Canada
  • durata 108'

Titolo originale Criminal Law

Regia di Martin Campbell

Con Gary Oldman, Kevin Bacon, Karen Young, Tess Harper, Joe Don Baker, Sean McCann, Ron Lea

Legge criminale

In streaming su Amazon Video

vedi tutti

A volte, difendere il proprio cliente sapendolo colpevole, produce danni gravissimi alla società. L'eloquenza riesce a nascondere la verità, ma questa si prenderà la sua vendetta.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Omertà

  • Drammatico
  • USA
  • durata 102'

Titolo originale The People Against O'Hara

Regia di John Sturges

Con Spencer Tracy, Diana Lynn, Pat O'Brien, John Hodiak, Eduardo Ciannelli

Omertà

Il vecchio avvocato (Spencer Tracy), sul viale del tramonto, cerca di tornare alla grande accettando una causa difficile, che lo spingerà a compiere atti illegali pur di far trionfare la sua linea di difesa. Scoperto, capirà di avere rovinato per sempre la sua reputazione. Solo immolandosi, potrà riscattarsi.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No
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Ultimi commenti

  1. Carica precedenti
  2. fixer
    di fixer

    Non so chi ha scritto che in tempo di guerra la prima vittima è la verità. E in tempo di pace? Caro Lorenzo, hai ragione: tutta la comunicazione è malata di retorica. A chi interessa la verità? A voler guardare bene, quasi a nessuno. Troppo spesso la "nostra" verità è quella che ci piace, quella che ci mette in pace con la coscienza. Mi chiedo se a uno scienziato cui viene esposta una teoria che fa a pugni con la sua quale sia la sua reazione. Mi chiedo se a un politico cui viene svelato un fatto che mette in crisi le sue convinzioni (quando va bene) o il suo partito (nella stragrande maggioranza dei casi) come reagirebbe. E gli intellettuali? Tutta la storia è stracolma di intellettuali pronti a vendersi, pronti ad abdicare alla propria dignità pur di restare sulla torre d'avorio. Sappiamo bene quanti intellettuali italiani anti-fascisti, chiesero in privato al duce di ricordarsi di loro! La verità la vogliono tutti e nessuno l'accetta. L'onestà intellettuale è un tesoro che non brilla nella nostra terra; il coraggio di conoscere cose vere ma sgradevoli e in grado di metterci in crisi non lo riconosco qui. Quinlan è un pò il classico poliziotto che "deve" far passare una teoria. Qui da noi si passa più tempo a depistare che a ricercare la verità. Il nostro Paese-ha confidato in un momento di debolezza un magistrato-non è in grado di sopportare la verità (riferendosi appunto alle stragi mafiose e ai relativi depistaggi). poi ecco arrivare i pompieri di gran carriera. Se i cittadini sapessero chi sono veramente coloro che li governano accetterebbero la verità o sarebbero più inclini a credere al solito pompiere pronto a rassicurarli a base di menzogne. Marco Antonio sapeva bene che Cesare stava diventando il signore assoluto di Roma, in spregio al Senato. Bruto e Cassio avvisarono la folla del pericolo, ma, alla fine presero per buona la teoria di Marco Antonio. Cesare aveva reso grande Roma e dato al popolo grandi e ricchi donativi. Che si fottessero pure i senatori. Credimi, caro Lorenzo, non è cambiato nulla sotto il sole!

  3. Utente rimosso (Marcello Del Cam
    di Utente rimosso (Marcello Del Cam

    Caro amico, il mio commento era più esteso e meno frettoloso di quello che ho pubblicato: un salto di energia elettrica mi ha cancellato gran parte di ciò che avevo scritto. Il tuo intuito è arrivato a colmare, con il consueto acume, ciò che ho lasciato inespresso. Aggiungo: c'è una retorica buona e una cattiva? Lo so che vado fuori tema, ma devo dirti che mi ha colpito un'intervista in cui Cacciari osserva come i discorsi di Vendola siano simili (non per contenuti) a quelli di Berlusconi; lo stesso Vendola non fa mistero che ciò sia vero. in effetti, il linguaggio biblico-retorico-barocco-leccese di Vendola ha origini nel teatro parlato di Marco Paolini e Ascanio Celestini, con imprestiti dagli scrittori barocchi del sud (Consolo, per esempio): letteratura che diventa teatro che diventa messaggio politico. C'è di più: l'incedere ipotattico di molta letteratura 'stile libero' (vedi Lucarelli) influenza il 'parlato' (retorico) di Saviano che simula il romanzo anche quando non scrive. Questo cerchio retorico, infinitamente più colto della retorica delle 'parole d'ordine' del campo berlusconiano, sono sufficienti a produrre effetti politici di cambiamento del sistema di governo, considerato che da venti anni il popolo televisivo ha introiettato la retorica 'cattiva'? Faccio un esempio: al punto di non ritorno in cui è caduta la cultura nel nostro Paese, dove assurdamente il presidente del consiglio sigla con la sua voce un invito pubblicitario volto a decantare la bellezza dell'Italia, come assumerebbero le masse sghignazzanti alla battuta oscena di Berlusconi sul ministro Rosi Bindi, una opposta difesa (della donna anche) che fosse proferita in termini eleganti dalla retorica vendoliana? Purtroppo temo che l'effetto sulle masse sarebbe uguale: sghignazzerebbero al contrario. La salvezza non poggia sulla retorica ma sul contributo degli intellettuali, ciascuno con la forza delle opere e del collegamento con la politica: quello che una volta si chiamava ‘impegno’. La rivista “Alfabeta 2” ha indagato sullo stato dell’arte. Bene, la maggior parte degli intellettuali (Eco, Trevi, ecc) ha scelto l’esilio in patria. Non è una buona notizia. Non ci resta che affidarci alla retorica ‘buona’. Ciao.

  4. Utente rimosso (Marcello Del Cam
    di Utente rimosso (Marcello Del Cam

    Una possibile risposta, yume, è nei libri. Sulla mia educazione politica hanno influito più i romanzi di Pratolini (oggi dimenticati), uno scrittore di alta pedagogia antifascista, l'appartato Gadda, l'irruento Vittorini, gli scrittori americani (Hemingway, il primo Steinbeck, Caldwell, Faulkner, Fast, Henry Roth, London, Schulberg, ecc), i classici russi, francesi, inglesi dell'Ottocento che i discorsi di Togliatti, Paietta, Ingrao. Ma sul conto di questi grandi uomini politici c'è da dire che parlavano attraverso questi libri. Le 'scuole di partito' (oggi esecrate anche a sinistra) hanno avuto un ruolo fondamentale nella formazione dell'intellettuale organico, secondo la visione gramsciana. Ho avuto tra le mani un testo delle Frattocchie e posso testimoniare che l'indottrinamento era estraneo, in esso c'era il primato della costruzione dell'uomo a misura del compito cui era chiamato: storia della filosofia, storia, elementi di teoria generale del cinema e del teatro, affidati a intellettuali come Bela Balazs, Gerardo Chiaromonte, Pasinetti. Negli anni Sessanta ho parlato con operai che citavano Hegel e Feuerbach, discutevano di teoria del montaggio parallelo in Griffith, acquistavano libri a rate dalla casa editrice Einaudi. Conoscevano il mondo e le mosse del nemico di classe. E con loro potevi parlare delle notti di Marlow e Lord Jim, di Balzac e di Lukacs. Il libro più amato era "Il tallone di ferro" di Jack London. Sempre i libri. E vedevo mio padre, davanti al televisore - lui che ne sapeva poco di politica - esclamare, dopo un intervento di Terracini: "Non ho capito niente, ma parla così bene!". Magari diceva la stessa cosa quando sentiva Almirante o Malagodi, segno che la 'retorica alta' era diffusa tra gli uomini della classe dirigente; era gente che praticava nel parlare l'insegnamento dei libri unito a una pacatezza nelle asserzioni e nelle argomentazioni (queste ultime sono il fulcro della retorica) che anche a chi ne sapeva poco arrivavano con la fascinazione della parola convincente. Erano i politici professionisti come li aveva descritti Max Weber: retorica e argomentazione secondo le teorie di Perelman. Non sono un nostalgico, vado a passo con i tempi, ma non distrattamente. Attento a scrutare se casomai, nel frastuono degli slogan applicati alla politica, riesca a cogliere qualcuno che sappia parlare di politica con i libri nel cervello. Ma Beckett mi sussurra: "Immaginazione morta immagina."

  5. billykwan
    di billykwan

    Intervengo in ritardo, cari amici, e nulla ho da aggiungere alle vostre dotte e acute dissertazioni. Solo un ringraziamento per avermi arricchito una volta di più.

  6. fixer
    di fixer

    Sono andato a trovare l'amico Billy sulla play di Preminger. Gira e rigira, trovo a volte ottimi spunti. Un abbraccio a tutti.

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