Si inizia blacklistando gli utenti scomodi e magari si finisce per fare a pezzi qualcuno. Questa playlist è dedicata al dolce Heiko che ha appena tentato di mettermi il bavaglio blacklistandomi.
Con Spencer Tracy, Ingrid Bergman, Lana Turner, Ian Hunter, Donald Crisp, Barton MacLane
Stevenson ci sta dicendo che persino dietro la persona più mite e gentile può celarsi un terribile mostro. O, come sostiene nonno Sigmund: l’Io è soltanto la punta dell’iceberg. Diffidare delle apparenze.
Disturbo Dissociativo di Identità (meglio noto come Disturbo di Personalità Multipla) dal punto di vista di zio Alfred. Norman Bates uccide le donne da cui è attratto perché posseduto dalla gelosia materna. In realtà ha ucciso la madre molti anni prima, dopo averla scoperta in compagnia dell’amante e ne ha assunto la personalità per superare il trauma della perdita. Le cause di una simile aberrazione sono da ricercarsi quasi sempre in un trauma infantile.
Con Nicole Kidman, Matt Dillon, Joaquin Phoenix, Illeana Douglas, Casey Affleck
la bella Suzanne Stone sogna di diventare una star televisiva e, pur di riuscirci è disposta a superare qualunque ostacolo, arrivando persino a sacrificare il marito. Ottimo esempio di Disturbo Istrionico di Personalità. La patologia consiste nella ricerca smodata di attenzione e dipendenza dall’approvazione altrui; proprio come la protagonista del film, la persona affetta usa qualsiasi mezzo per soddisfare questo desiderio di protagonismo. Il suo modus operandi consiste nella recitazione (ovvero la simulazione di un’emotività e un’empatia inesistenti), la seduzione, l’atteggiamento da leader e, soprattutto, la manipolazione del prossimo.
liberamente ispirato alla vera storia di Frank Abagnale che a soli sedici anni diventa un abile contraffattore. Grazie alle sue doti camaleontiche, Frank passerà da un’identità all’altra con straordinaria disinvoltura arrivando a incassare, nel corso della sua breve ma intensa carriera, più di 4 milioni di dollari in assegni falsi. Pur non soffrendo di alcun disturbo di personalità, l’ebbrezza della libertà e la continua sfida di diventare chiunque desideri lo porteranno a cambiare identità molte volte. Lui stesso dirà “le persone sanno solo quello che gli racconti”, ma bisogna essere capaci di raccontare perché non è da tutti spacciarsi per pilota, pediatra ed avvocato a soli diciassette anni e risultare credibile agli occhi della società. Nonostante ciò alla fine Frank sarà arrestato da Carl Hanratty, agente dell’FBI specialista in frode bancaria. In altre parole, puoi essere furbo quanto vuoi, ma si trova sempre qualcuno più furbo di te pronto a smascherarti.
Sono decisamente contrario all'utilizzo dei blacklistaggi. Roba da medioevo. La discussione deve essere sempre permessa. Quando si arriva all'insulto sistematico (anche in privato) esiste un database che debitamente informato agirà di conseguenza.
@LAMPUR = quindi, secondo te, per ogni minimo malinteso/battibecco tra 40.000 utenti, dovrebbe intervenire DATABASE? A tal punto, avrebbe lavoro per i prossimi 945782 anni! :-))))))))) Non sarebbe medioevale, sarebbe da bambini dell'asilo che si rivolgono continuamente alla maestra. Sarebbe fantascientifico. E poi, bisognerebbe scindere l'insulto sistematico dalla reazione da stuzzicamento e provocazione. Come fai a scindere le persecuzioni contro singoli, sparuti utenti (ESISTONO!) dagli atti dei molestatori?
@Dalton, ho paura che tu stia generalizzando la tua esperienza personale con il blacklistaggio mentre questo dibattito si inserisce in un contesto ben preciso di cui tu evidentemente non sei a conoscenza. Qui non è in discussione il blacklistaggio, ma l'uso che ne fa Heiko (per futili motivi).
ah, allora è come sospettavo... la prassi di HEIKO dovrebbe essere, teoricamente: 1) stuzzicare il prossimo; 2) blacklistarlo. Questa dovrebbe essere l'unica ragione di una vostra protesta PUBBLICA. In tal caso, quoto LAMPUR e suggerisco di chiedere aiuto a Database, che è sempre propenso a debellare le ingiustizie verso l'utenza. Scusate la mia intromissione. Mi ritiro nelle mie stanze.
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Sono decisamente contrario all'utilizzo dei blacklistaggi. Roba da medioevo. La discussione deve essere sempre permessa. Quando si arriva all'insulto sistematico (anche in privato) esiste un database che debitamente informato agirà di conseguenza.
@LAMPUR = quindi, secondo te, per ogni minimo malinteso/battibecco tra 40.000 utenti, dovrebbe intervenire DATABASE? A tal punto, avrebbe lavoro per i prossimi 945782 anni! :-))))))))) Non sarebbe medioevale, sarebbe da bambini dell'asilo che si rivolgono continuamente alla maestra. Sarebbe fantascientifico. E poi, bisognerebbe scindere l'insulto sistematico dalla reazione da stuzzicamento e provocazione. Come fai a scindere le persecuzioni contro singoli, sparuti utenti (ESISTONO!) dagli atti dei molestatori?
Al massimo convengo quando qualcuno ci cita in una playlist mentre ci troviamo nella sua blacklist, allora sì che protesterei al gestore!
@Dalton, ho paura che tu stia generalizzando la tua esperienza personale con il blacklistaggio mentre questo dibattito si inserisce in un contesto ben preciso di cui tu evidentemente non sei a conoscenza. Qui non è in discussione il blacklistaggio, ma l'uso che ne fa Heiko (per futili motivi).
ah, allora è come sospettavo... la prassi di HEIKO dovrebbe essere, teoricamente: 1) stuzzicare il prossimo; 2) blacklistarlo. Questa dovrebbe essere l'unica ragione di una vostra protesta PUBBLICA. In tal caso, quoto LAMPUR e suggerisco di chiedere aiuto a Database, che è sempre propenso a debellare le ingiustizie verso l'utenza. Scusate la mia intromissione. Mi ritiro nelle mie stanze.
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