L’altro giorno camminavo per caso sulla via Aristippo, quando mi imbatto in un cane dalla fisionomia umana. Faccio per andare avanti ma mi arresto.
– Ciao, Marcello – sento alle mie spalle.
Mi giro, nessuno, tranne il cane che mi ricorda qualcuno.
La via Aristippo è frequentata da cani colti, non credo che quegli esseri spelacchiati siano finiti lì per caso. Il filosofo cinico di Cirene deve averli attratti, si sentono nel loro habitat intellettuale gli eredi a quattro zampe.
Una leggenda metropolitana narra che in mezzo a quelle bestie malridotte dovrebbe trovarsi il persuasore di suicidi, non l’originale ma un discendente dell’anonimo tanatofilo.
Il cane dal tratto umano si è allontanato dal gruppo.
– Ciao, Marcello – mi saluta leccandomi la mano. – Ce l’hai ‘na siga?
Sono sbalordito. Spero che non sia il persuasore di suicidio: va bene che ho qualche problema di tipo esistenziale, ma non ho nessuna intenzione di lasciarmi persuadere a lasciare questo mondo.
– Non mi riconosci? – continua il cane deluso. – Sono Neppi Camisazza, non ti ricordi di me?
– Neppi – gli dico, mentre scrollo la sua zampa. – Se mi ricordo di te? Come no! Ho ancora l’ellepì di Captain Beefheart, Ice Cream for Crow…
Non mi lascia finire:
– Certo, non me lo hai più restituito, mica solo quello, ti ricordi gli Holy Modal Rounders, me lo chiedesti in prestito con la scusa che nel gruppo c’era Sam Shepard, poi i Del-Byzanteen perché ci suonava Jim Jarmusch… ti piace sempre il cinema?
– Sì che mi piace, Neppi… ti facevo a Londra.
– Bullshit, Marcè, la crisi anche lì, venti anni ci sono stato, venti anni, poi mi hanno tolto lo stipendio sociale… ho chiesto in giro, niente, ho partecipato pure a un quiz tipo Amadeus, lì si chiama Call and Response, sai il blues, sono più musical show quei bidoni english!
– E tu, hai una cultura rock spaventosa, no!
– E be’ certo, ma quando mi hanno chiesto di fare l’elenco dei nomi, li ho sfiatati da Amon Düll a Zeni Geva, pure sulla ‘u’ volevano fottermi, ed io, zac, gli Ultrabidè, i nipporumoristi con Yamantaka Eye…
– Quanto hai vinto?
– Un cazzo ho vinto… arrivo alla ‘elle’, sparo Led Zeppelin, Lemonheads, Love Battery e quel rottinculo di showman dice ‘e Laura Pausini ti dice nulla?’… capisci, Marcè, Laura Pausini, mai coverta, credimi!
– Cazzo, Neppi, io la conosco e cerco di dimenticarla.
Continua, è un fiume in piena.
La moglie lo ha cacciato di casa. Per qualche tempo ha retto, poi i laburisti sono crollati. Un varco nella mente gli si è aperto
– Non avevo un cazzo da fare, per un po’ mi ha ospitato un amico dei Geraldine Fibber’s, Jimmy Coconaut. A casa sua…
A casa di Jimmy vedeva il tg uno (chi cazzo è ‘sto Minzolin?), pure tg cinque.
– Ueh, Marcè, giorno dopo giorno mi sono reso conto che in Italia i telegiornali parlano sempre dei cani.
È vero, nei telegiornali italiani c’è lo spazio-cani, ogni giorno.
– Un giorno il cane dall’analista, il giorno dopo i guanti firmati per cani, un altro ancora l’anonima cani alcolisti… – sputa.
– Non me ne parlare, Neppi, io pensavo che fosse il cavallo l’animale nobile dal tratto antropomorfico, invece il cane ha vinto, e si capisce, secoli di sudditanza, scodinzolamenti, leccamenti, il cane ha vantaggi che neppure i portatori di handicap – aggiungo.
– Cani, cani in adozione, anagrafe canina, bibite per cani, matrimoni misti tra cani, credo religioso canino, messe funebri per cani morti di aids, questo te la dice lunga, Marcè, significa che i padroni si inculano pure i cani – è arrabbiato, gli fumano le narici, è così nervoso che alza la gamba.
– Scusami, ‘sta cosa mi fa pisciare!
– Fa’ pure, Neppi, sono un tipo moderno, io.
–       La notizia canina – continua – arriva per ultima, ma è densa più della pagina
politica… dentiere per cani, psicanalisti per cani, lavasecco per cani, chiese per cani… hai sentito che vogliono cambiare il finale di Riccardo III, ‘il mio regno… il mio regno per un cane’…
– L’ho sentito e come, mi sembra giusto… sempre i cavalli, un pensierino ai delfini però…
– Non sei informato, Marcè, i delfini sono al secondo posto tra le notizie dei tiggi…
–       Mai quanto i cani… hai visto la new wave del cinema italiano?
–       E che sarebbe?
–       Film diretti da cani, un must per i cinefili/cinofili.
– … cani poliziotti – rincaro, – ieri hanno dato sedici mesi di carcere a un poliziotto-cane perché…
– Non ci credo… è impossibile – ulula Neppi. – si saranno sbagliati. Sono una specie protetta… strano perché ce ne sono molti i giro.  
Per calmarlo gli chiedo se ha sentito l’ultimo cd dei Dog Eat Dog.
Non mi lascia finire.
– Senti, a me di musica dove ci sono cani… no… è troppo, piuttosto tu dovresti avere il mio ellepi dei Pavlov’s Dog, e se non erro anche uno della Bonzo Dog Doo Dah Band.
– Credo di averli lasciati a casa della mia ex, spero che non li abbia buttati nel cassonetto, sai è ancora arrabbiata con me… lei non sopportava i Painkiller, ci lasciammo per questioni di decibel.
– Ti prego, quei dischi, cazzo, valgono una cifra, potrei racimolare qualcosa nelle antiquities.
– Non so dirti, Neppi, se li ha buttati, ti regalo un bootleg di Jeffrey Lee Peerce inciso durante una seduta spiritica a Miami a casa di Uncle Bayou, quello che scuoia il maiale in Southern Comfort di Walter Hill.
– Oh, sempre co’ ‘sto cazzo di cinema tu!
– Neppi, devo pure comunicare ora che… insomma hai visto… sono morti tutti… Gianni, cancro ai polmoni, Cristina idem, la mia musmè… vado a concionare su un sito cinofilo, pardon, cinefilo… scrivo, parlo, conosco gente, giro, vedo, leggo.
Entra in una specie di trance letargica, un tempo fumava e si faceva di tutto, Neppi.
– Quando ho sentito al tiggì che in Italia davano la pensione sociale ai cani, ho preso l’autostop… mi apre lo sportello un camionista, è armato di un machete, ‘niente scherzi’ mi fa, ‘io sono della Padania’.
È tornato in Italia per avere la pensione sociale dei cani!
– Mi è toccato farmi la prima comunione canina, poi mi hanno preso le impronte delle zampe… mi hanno trattato bene… caviale, lacrima di Irpinia Mastroberardino, dolce, nutella…
– Sai che vogliono abolirla?
– Che cosa?
– La nutella… hanno bruciato le copie di Nanni Moretti.
– Cristo Cane – sbotta. – Ma non è che in Italia stiamo diventando tutti cani?
Colgo il momento.
– Senti, tu ch sei di cuccia qui, puoi dirmi chi è il persuasore di suicidi?
– Chi, quello? Se ne è andato… me lo ricordo, un bassotto spelacchiato, abbaiava sempre, voleva che imparassimo a memoria la frase finale della Fattoria degli animali…
– La legge è uguale per tutti, ma per alcuni è più eguale degli altri? – suggerisco.
– Sì, proprio questa frase… che imbecille!
– Ma adesso dov’è? – insisto.
– E che ne so… Wendy il chihuahua mi ha detto che è sparito portandosi appresso tutti gli inquilini del palazzo dei Centocani di via Berardi… prima hanno razziato tutto, ossi, ciotole, carne in scatola scaduta… scomparsi nel nulla.
– Basta, Neppi, ho capito.