La promesse
- Drammatico
- Belgio
- durata 90'
Titolo originale La promesse
Regia di Luc Dardenne, Jean-Pierre Dardenne
Con Jérémie Rénier, Olivier Gourmet, Assita Ouedraogo

Gli occhi di Igor che imparano a squarciare il mondo.
Il cinema dei fratelli Dardenne è il termometro che misura il grado di miseria umana presente nella nostra dorata modernità. Con la camera ostinatamenta a spalla, si insinuano negli anfratti più reconditi del modello economico occidentale facendone emergere i lati oscuri in tutta la loro pregnanza antisociale, scoprendo realtà esistenziali che si vogliono tenere nascoste, relegate ai margini dell'ostentazione della ricchezza, lontane dagli occhi che non vedono perchè non vogliono sapere. La profonda aderenza alla realtà fattuale impregna di laica religiosità il loro cinema ed è tanto forte da giustificare ogni eccesso di pesantezza, da smorzare ogni legittima perplessità sulla persistente reiterazione del loro rigore stilistico. Perchè la loro coerenza poetica non arriva mai a farsi mero didascalismo, e la loro militanza men che mai moralismo d'accatto. Quello dei Dardenne è un cinema sociale che non fa sconti. Di quelli che non si dovrebbe smettere mai di avere bisogno.
Titolo originale La promesse
Regia di Luc Dardenne, Jean-Pierre Dardenne
Con Jérémie Rénier, Olivier Gourmet, Assita Ouedraogo
Gli occhi di Igor che imparano a squarciare il mondo.
Titolo originale Rosetta
Regia di Luc Dardenne, Jean-Pierre Dardenne
Con Émilie Dequenne, Fabrizio Rongione, Anne Yernaux, Olivier Gourmet
Un pugno nello stomaco per chi si volta sempre dall'altra parte.
Titolo originale Le fils
Regia di Luc Dardenne, Jean-Pierre Dardenne
Con Olivier Gourmet, Morgan Marinne, Isabella Soupart
Sguardi al servizio del cinema e il cinema al servizio di un'idea di sofferenza.
Titolo originale L'enfant
Regia di Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne
Con Jérémie Rénier, Déborah François, Jérémie Segard, Fabrizio Rongione
Si pedina una carrozzina. Intorno c'è un vuoto che agghiaccia.
Titolo originale Le silence de Lorna
Regia di Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne
Con Arta Dobroshi, Jérémie Rénier, Fabrizio Rongione, Alban Ukaj, Morgan Marinne
Lorna e Claudy, due pedine. E poi la redenzione.
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Qui mi tocchi proprio il cuore....
Elemento non secondario, il loro cinema ha in buona parte previsto ed anticipato i devastanti effetti della grande crisi economica del 2008 e quindi, da un punto di vista storico-filologico, l'importanza della loro opera sta sensibilmente aumentando. Agli inizi del 2000 alcuni critici-detrattori rilevavano quanto fosse anacronistico ritrarre, con tale desolante disperazione, le sparute sacche di povertà (e degrado sociale) nel cuore della ricca Europa, fra Paesi Bassi, Ruhr e Francia del nord. Oggi abbiamo la conferma del corto respiro di quelle posizioni. Poi va da sè, a mio parere, il concomitante ed eccelso valore estetico e poetico dei loro film, come sottolinei correttamente nella tua puntuale playlist, Peppe. Purtroppo a quanto mi è dato notare, la ns dorata modernità sta già rapidamente inabissandosi, allargando sempre più il flusso del suo vortice, e non credo che stavolta qualcuno verrà a raccogliere i ns sos (come vedi l'ottimismo non mi fa difetto...). Un saluto!
Non dimenticherò mai la scena finale di Rosetta dove Emilie Dequenne avanza stremata con la bombola del gas in mano(una via crucis dei nostri giorni).
Memorabile anche Il matrimonio di Lorna specialmente quando la protagonista decide di concedersi sessualmente al marito(?) per lenire la crisi di astinenza dalla droga.
Cinema necessario per guardare "oltre" (virgolettato perchè in realtà ce l'abbiamo a fianco) la superficie delle cose, e che letteralmente adoro, quello dei fratelli Dardenne.
Ottima, e giustamente sentita, play!
Il figlio resta uno dei film più belli e particolari che ricordo di aver visto.
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