Come Dio comanda
- Drammatico
- Italia
- durata 103'
Titolo originale Come Dio comanda
Regia di Gabriele Salvatores
Con Filippo Timi, Alvaro Caleca, Elio Germano, Fabio De Luigi, Angelica Leo, Vasco Mirandola
Un giorno. Un mese. Un anno. Il tempo scorre e io sto quasi sempre seduto a fare dei strani lavori con la mia mente: raccolgo le immagini, colleziono scene tratte dai film e, infine, studio tutte le particolarità dei personaggi del cinema. Devo tutto a Gabriele Salvatores perché lui ha capito la vera importanza dei personaggi. Un film brutto può diventare bello se ci sono i personaggi interessanti. Anche le immagini del film sono importantissime per creare la giusta atmosfera cinematografica.
Le immagini suggestive e particolari dei film servono anche per infarcire il trailer in modo da attirare lo spettatore. Avevo annottato tutto quello che avevo studiato e approfondito. Purtroppo tutto il materiale scritto è finito nel fuoco per paura di essere scoperto da due persone che mi hanno messo nel mondo. Non amo spiegare a loro chi sono io, solo il Nostro Amico lassù sa chi sono io.
Nascondere la mia esistenza è parallela al mio percorso di cineoperatore dilettante. Filmo gli animali di nascosto, mi nascondo dietro un albero per filmare un albero che si lascia muovere dal vento, filmo le persone senza farmi notare. Ogni tanto il mio modo di filmare è statico e freddo, una mia scelta che vuole ricordare la gelida regia dell’ultimo film di Pasolini. Essendo un grande amante della natura ho voluto registrare in mille modi il modo in cui l’aria accarezza l’erba. Però l’ombra di Salvatores mi incombe spesso perché tutta la bellezza che sta all’interno della scena deve essere disturbata da qualcosa di tenebroso ed inaspettato. Qualcosa di spaventoso come l’improvvisa apparizione del bambino sequestrato nella fossa in “Io non ho paura”. Da quel punto ho iniziato a coniugare la bellezza delle scene che filmo con qualcosa che ci può disturbare. Un continuo altalenare tra bellezza e orrore oppure tra felicità e disgrazia. Quel strano altalenarsi di emozioni l’ho imparato dal trailer di “Come Dio comanda” diretto sempre da Salvatores. Sono convinto che il trailer del film tratto dal celebre romanzo di Ammaniti sia uno dei più belli di sempre. Un mix di emozioni dove, in due minuti, racchiude moltissimi aspetti: pioggia e sole, amore e odio, pace e violenza, risate e urla disperate. Veramente straordinario!
Spesso cerco di perfezionare le riprese sulle persone, non sempre mi riescono bene. È così complicato! Dalle persone non si possono fidare perché da loro non si ricevono certezze: cambiano umore, si nascondono, perdono le staffe e la loro spontaneità svanisce di colpo.
Quindi mi tocca quasi sempre a rifugiare dietro un palo ed aspettare il momento giusto per la ripresa. Bisogna sempre avere l’intuito giusto per cogliere l’attimo migliore. Le mie scene sulle persone sono quasi impeccabili, frutto di un lungo lavoro in sala di montaggio. Un fotogramma in più, un fotogramma in meno. Sul mio taccuino personale, l’unico oggetto che riesco a nasconderlo, c’è una frase del compianto Krzysztof Kieslowski che l’ho voluta mettere dentro nella sagoma a forma di cuore: “Le persone muoiono, ma vivranno per sempre dentro nella pellicola”. Cerco di filmare il più possibile, lo faccio per avidità. Temo che il presente venga buttato via e per quel motivo ho iniziato a filmarlo in modo da conservarlo per sempre…
Titolo originale Come Dio comanda
Regia di Gabriele Salvatores
Con Filippo Timi, Alvaro Caleca, Elio Germano, Fabio De Luigi, Angelica Leo, Vasco Mirandola
Titolo originale Amator
Regia di Krzysztof Kieslowski
Con Jerzy Stuhr, Malgorzata Zabkowska, Ewa Pokas, Stefan Czyzewski
Titolo originale The Cameraman
Regia di Edward Sedgwick
Con Buster Keaton, Marceline Day, Harold Goodwin, Harry Gribbon , Sidney Bracey
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