l'esilarante immagine di sacha baron cohen impegnato a ringraziare il suo maestro spirituale evocato da un medium mi ha solleticato la fantasia. ho preso quindi a prestito il titolo di un vecchio film di mario caiano per racchiudere qualche titolo interessante
Regia di Robert Hampton (Riccardo Freda)
Con Robert Flemyng, Barbara Steele, Maria Teresa Vianello, Silvano Tranquilli
riccardo freda, nei primi anni '60, sfidò la censura in questo gotico d'annata, suggerendo qualcosa che, a mia memoria, fino allora era stato impensabile: la necrofilia
Regia di Joe D'Amato
Con Kieran Canter, Cinzia Monreale, Franca Stoppi, Sam Modesto, Lucia D'Elia, Anna Cardini
nel decennio successivo l'italia diventa lo zenith del cinema horror mondiale, il buon vecchio massaccesi non si lascia sfuggire l'occasione di inserire il tema in uno dei più grandi capolavori dell'horror di quegli anni
Titolo originale Lad de små børn
Regia di Paprika Steen
Con Sofie Gråbøl, Michael Birkkjær, Søren Pilmark, Lena Endre
cerdà è un altro poeta della morte, l'episodio finale della sua trilogia ("genesis", "the awakening", "aftermath") è quello più crudo e indigesto, un film non per tutti
Titolo originale Kissed
Regia di Lynne Stopkewich
Con Molly Parker, Peter Outerbridge, Jay Brazeau, Natasha Morley
un film più accessibile al grande pubblico (tanto da andare in onda su italia 1) ci arriva dal canada. molto curato, calato in un contesto di amori giovanili, veramente ben riuscito a mio modo di vedere
Regia di Lamberto Bava
Con Bernice Stegers, Stanko Molnar, Veronica Zinny, Roberto Posse, Ferdinando Orlandi
sempre nell'ambito dei film per tutti troviamo la prima pellicola diretta da lamberto bava, anche se la gran parte del lavoro è merito di pupi e antonio avati. lo si riconosce molto bene nel confronto con la filmografia successiva del regista romano. un horror d'atmosfera, come si diceva una volta, con un ottimo finale
Titolo originale Ghost
Regia di Jerry Zucker
Con Patrick Swayze, Demi Moore, Whoopi Goldberg, Tony Goldwyn, Rick Aviles
e in chiusura lasciamo un po' di spazio al lato più romantico della faccenda, il film di jerry zucker, osannato da generazioni di fanciulle in lacrime, è la versiona platonica dell'amore oltre (o per) la morte
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