Il poeta latino Lucrezio, attraverso la storia di Ifigenia, figlia di Agamennone barbaramente sacrificata alla dea Artemide, riporta uno degli esempi più significativi di superstizione nel Mondo Antico. Il mito narra che il capo dell’esercito greco Agamennone avesse ucciso una cerva sacra ad Artemide e che la dea si fosse vendicata ostacolando la partenza dei Greci per la guerra di Troia. Per placare l’ira della dea ed indurla a inviare venti favorevoli alla partenza, venne ritenuto necessario sacrificare una fanciulla. La scelta cadde su Ifigenia che crede di andare a nozze e invece va incontro alla morte, sotto gli occhi del padre che, accecato dalla superstizione e dalla ragion di stato, non si oppone all’uccisione dell’amata primogenita. Lucrezio condanna apertamente la superstizione (chiamata religio) poiché porta gli uomini a commettere azioni empie e scellerate.
IL SACRIFICIO DI IFIGENIA Quello che temo è però che tu forse pensi di affrontare i principi di una scienza empia e intraprendere la via del delitto; ma ben più spesso al contrario fu quella religione a partorire empietà e misfatti. Così in Aulide i capi scelti dei Greci, il fiore degli uomini, insozzarono turpemente col sangue di Ifigenia l’altare della vergine Trivia. Quando la benda che le circondava i capelli virginali le cadde ugualmente sulle due guance, e vide il padre che stava, triste, davanti all’altare, e i sacerdoti che accanto a lui nascondevano il ferro, e i soldati che a vederla piangevano, muta per il terrore cadeva a terra in ginocchio. In quel frangente, non le era d’aiuto, infelice!, l’aver donato per prima al re il nome di padre. Sorretta dalle mani degli uomini, fu portata tremante all’altare non già per compiere il rito solenne e uscirne accompagnata dal lucente Imeneo, ma per cadere vittima infelice sotto i colpi del padre, impuramente pura nel tempo adatto alle nozze perché la flotta avesse una partenza fausta e felice. A un così atroce misfatto poté indurre la religione.
Con Sandra Hüller, Burghart Klaußner, Imogen Kogge, Anna Blomeier, Nicholas Reinke
Il film, tratto da una storia vera, narra la vicenda di una studentessa universitaria che, per colpa dell’integralismo cattolico della famiglia di origine, scambia la sua malattia mentale per possessione demoniaca. La ragazza muore in seguito a ripetuti esorcismi a cui è stata sottoposta. Tutto questo accade nella Germania degli anni Settanta.
Alessandria d’Egitto, fine del III secolo d.c. La filosofa ed astronoma Ipazia è una donna libera ed emancipata, impegnata a salvare il patrimonio della celebre biblioteca cittadina . Accusata di stregoneria,viene barbaramente uccisa dai fanatici cristiani.
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