Sette killer movie che tracciano un percorso ideale nella rappresentazione del sicario: una figura ad alto potenziale allegorico che si presta a riflettere angosce archetipiche e ansie moderne. Scelte deliberatamente arbitrarie.
Con Alan Ladd, Veronica Lake, Robert Preston, Laird Cregar, Tully Marshall, Marc Lawrence
Adattando il Graham Greene di A Gun for Sale, Frank Tuttle concepisce lo stringatissimo (80') prototipo del killer movie. Raven (splendido nome ovviamente debitore a Poe) è un sociopatico ("I don't trust anybody", sibila al suo mandante) che riversa tutto il suo affetto sui felini, nei quali identifica se stesso e la propria fortuna ("I killed my luck", gracchia amareggiato dopo aver soffocato un gatto che rischiava di farlo pizzicare). Benché spiccio, il suo ritratto caratteriale è di grande modernità, sfociando in una confessione dalle forti risonanze psicoanalitiche fatta nottetempo a Ellen Graham (Veronica Lake), una donna presa in ostaggio durante la fuga dalla polizia. Su tutto (siamo nel 1942) lo spettro della guerra.
Con Vince Edwards, Philip Pine, Herschel Bernardi, Caprice Toriel
Il killer come specchio dell'alienazione professionale. Per potersi comprare una casa sul fiume Ohio, Claude (Vince Edwards) lascia il precedente lavoro e riorienta le proprie competenze verso una nuova e più redditizia attività: il sicario. "I want to buy a certain house on the Ohio River. With my salary, it'd take about 23 years. I can't wait" dice al primo committente. Freddezza, astuzia e precisione sono le doti che traghetta da una professione all'altra. Ma in questa nuova occupazione si sbaglia una volta sola, un unico errore costa il posto di lavoro (e non solo). E' l'incapacità di strangolare una donna impaurita a provocare la rovina di Claude: la fabbrica della morte non ammette interferenze emotive, ogni sentimento è bandito nel lavoro alienato.
Con Jô Shishido, Annu Mari, Mariko Ogawa, Isao Tamagawa, Hiroshi Minami
Seijun Suzuki trasporta la riflessione sulla figura del sicario nei territori del fatalismo e del piacere perverso. Inteso come fato e caso, il destino del killer numero tre Hanada è irrimediabilmente segnato. Omicidi a catena e farfalle "leggere come un soffio" che si posano sul mirino facendogli mancare il bersaglio. Le regole sono le solite: fallire equivale a una condanna. Hanada si prepara a morire con voluttuoso sadomasochismo, Suzuki fa a pezzi la sua psiche con allucinato furore.
Con Alain Delon, Nathalie Delon, François Périer, Cathy Rosier, Catherine Jourdan
Il ritratto di un sicario come analisi di uno schizofrenico. Melville fa di Jef Costello (Delon) una maschera tragica, stretta tra il perfezionismo del professionista e il corteggiamento della propria morte. L'autocontrollo si identifica col delirio di onnipotenza, la purezza dei gesti con un rituale suicida: l'io di Jef si dilata fermo su se stesso.
Titolo originale Ghost Dog: The Way of the Samurai
Regia di Jim Jarmusch
Con Forest Whitaker, John Tormey, Victor Argo, Isaach De Bankolé, Henry Silva
Intrecciando fatalismo suzukiano ed esistenzialismo melvilliano, Jarmusch proietta la figura del killer nel melting pot del New Jersey. Il codice del samurai postmoderno è fatto di massime dell'Hagakure, gelatai creoli e ritmi rap: senza seriosità e con gustose divagazioni rashomoneggianti. Il sicario dialoga con la realtà.
Nel film di Michael Mann il killer non si limita a interagire con l'ambiente, ma vi si immerge totalmente. Incapsulato in un metallico abito grigio, Vincent (Cruise) improvvisa nella notte losangelina con attitudine da jazzista. Environment: uno spartito da reinterpretare.
Con Tilda Swinton, Bill Murray, Gael García Bernal, John Hurt, Paz de la Huerta
The Limits of Control sono anche i limiti della rappresentazione del killer. Scatolette di fiammiferi da scambiare, biglietti cifrati da leggere e ingurgitare, personaggi misteriosi che pronunciano frasi enigmatiche, percezioni che si accavallano: l'hitman solitario di Jarmusch è immune allo spaesamento esistenziale dei suoi predecessori, usa l'immaginazione. Professione: sicario.
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