Le cose per il povero Léaud non girano proprio, allora organizza un romcabolesco suicidio: ingaggia un killer per farsi freddare. Ma proprio quando l'ultim'ora sta per scoccare ecco che sboccia l'amore... Lui ritrova una ragione per vivere ma il killer è un professionista serio e vuole portare il termine il lavoro per cui è stato pagato. Kaurismaki, gira uno dei suoi film più grandi, una sorta di omaggio al Truffaut più vicino ad Hitchcock contaminato gustosamente con il suo tragicomico ottimismo...
Con Jô Shishido, Annu Mari, Mariko Ogawa, Isao Tamagawa, Hiroshi Minami
Epocale film di Suzuki, in cui ci delizia con la sua poetica del killer dandy, tra tempi morti, esplosioni di ritmo e una perfetta alternanza di soggettive e campi lunghi...
Film poco conosciuto che descrive la crisi del killer, della sua solitudine, di come, una volta compiuto il lavoro sia solo una pedina sacrificabile. Molto suggestivo simbolicamente, incredibile inizio e grande galleria di personaggi secondari...
Titolo originale Ghost Dog: The Way of the Samurai
Regia di Jim Jarmusch
Con Forest Whitaker, John Tormey, Victor Argo, Isaach De Bankolé, Henry Silva
Riuscitissimo connubio tra USA e Giappone. Amara riflessione sullo scontro fra cinismo e integrità morale che riesce a non scadere mai nel patetismo. Oltre all'appassionato omaggio alla cultura giapponese, il film, grazie anche alla sapiente ironia di Jarmusch, è forse la massima rappresentazione della cultura hip hop East Coast (per buona pace di Spike Lee).
Una delle vette del grande John Woo... Un killer vuole prendersi cura della ragazza a cui a causato la perdita della vista in un fuoco incrociato durante un "lavoro". Da qui inizia una violenta via crucis verso una sanguinosa redenzione. Drammatico, pieno di simbologie spudoratamente religiose, violentissimo ed iperrealista... Lasciatevi cullare da scintille di sangue e lacrime, prima che tutto finisca in un frullo ralenty di ali di colomba... e finalmente quest'anno arriva il leone alla carriera (che Woo meritava ben prima di Burton!)
Questo recente film mi ha sorpreso. L'ambientazione e la storia dalla sospensione brechtiana sono davvero riuscite. In pratica è la storia di due killer che si nascondono a Bruges dal loro boss infuriato. Qui la loro vita sembra vivere un momento di stallo, succedono cose, ci si innamora, si scopre in fondo la vita da un'altra prospettiva, ma ovviamente bisogna fare i conti con il passato prossimo. Suggestiva variazione sul tema e riflessione esistenziale di ampio respiro. Brendan Gleeson è un grande attore, qui ha modo di mostrare tutte le sue qualità, una volta tanto non macchietta potteriana dai secondi contati... Suggestivo il lavoro sull'accento nella versione originale.
Con Alain Delon, Nathalie Delon, François Périer, Cathy Rosier, Catherine Jourdan
Altro grande noir. Melville lo chiama semplicemente "Il samurai". Ritratto di un anti-eroe solitario destinato a non salvarsi. Sicuramente uno degli imperdibili nel genere. Colonna sonora da antologia.
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